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Loustal

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Isabella de Frissac
view post Posted on 23/1/2016, 19:25 by: Isabella de Frissac
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Giannizzero Nero

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Le mie letture di Loustal

La notte dell'alligatore
White Sonya
L'amore è una pianta verde
Il sangue della mala
I fratelli Adamov

Qualche tempo fa, leggendo su AlterAlter un racconto di Pazienza, avevo notato anche le tavole di una puntata di un disegnatore francese: Jaques de Loustal e da lì, colpita dal suo uso del colore, ho cominciato a leggere le sue opere.
Subito mi è apparsa la tradizione del noir francese, forse perché sono una lettrice appassionata di Simenon come Loustal stesso, d'altra parte.

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Il noir dei suoi racconti lo esprime però con l'uso del colore e con i silenzi che mi hanno indotto spesso alla contemplazione delle sua tavole, anche a tutta pagina, fermandomi su certi colori cupi quasi che il giallo, l'arancio o il marrone distesi sulle pagine, venissero come sporcati.

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In effetti, è questo che avviene mentre narra di solitudine, di miserie e di abiezioni come nel “Sangue della mala“, intriso di marroni, di sangue e di conti in sospeso, con pallottole che pongono crudelmente termine a una vita dietro l'altra, fino alla resa dei conti che è inarrestabile.
Personalmente quest'opera mi ha colpito come un pugno nello stomaco perché ho sentito l'orrore di una esistenza senza possibilità di riscatto, fino all'ultimo gesto quando il protagonista Louis pone fine alla vita della figlia, ridotta a un povero essere, abusata da uomini in fila davanti al suo capanno.
Forse l'unico gesto di pietà e di amore nella vita di questo killer è quello di ucciderla e chiuderle gli occhi.
Spesso le stanze dei suoi racconti non mostrano finestre, perché le finestre rappresentano luce, aria, possibilità di vedere qualche volta un paesaggio o l'infinito.

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Ma i personaggi di Loustal non possono avere un tale sguardo perché ripiegati su se stessi, verso un destino ineluttabile come accade in “White Sonya”, la cui protagonista non ha la possibilità di riscatto ma può solo vendicarsi in piena consapevolezza.

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Anche leggendo “I Fratelli Adamov” ho avuto la sensazione di distillare pagine di disgusto e indifferenza in un noir che ho trovato davvero molto pesante.
Loustal è anche un viaggiatore, lo è alla Chatwin, con lentezza e prendendo appunti e allora gli è facile illustrare e colorare terre lontane che vuole farci conoscere.

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Le sue tavole diventano acquerelli con grande ricchezza di sfumature, il cielo diventa di un blu estivo con un sole così giallo da poterlo percepire caldo sulla pelle, oppure arriva una tempesta di sabbia come nella “Notte dell'alligatore” e allora per noi che guardiamo, è come essere dietro a una finestra, possiamo sentire il vento che soffia e la sabbia che sfrigola sui vetri o ci può essere facile immaginare il bicchiere fresco per una bibita ghiacciata, con un paesaggio tropicale attorno, denso di colore.

Per Loustal risulta significativo anche il bianco e il nero come nel racconto di sole tre pagine “La vie en Blues”, dove l'unico colore è quello della musica Blues che in inglese, al singolare e non a caso, ha il significato di malinconia.
A tutto questo aggiungerei un riflessione strettamente personale sulle tavole che Loustal ha dipinto e non solo per i suoi fumetti. Guardando le sue immagini mi ha ricordato da subito Hopper, un artista considerato maestro del realismo americano con le sue immagini immerse nel silenzio come quelle di Loustal, anche se con figure meglio delineate e colori appena più soffusi ma sempre come macchie di colore.
Gli ambienti sono spesso disadorni, ridotti al puro essenziale come certe immagini notturne delle sue città americane, illuminate solo da qualche cono di luce gialla o dall'insegna di un bar dove figure solitarie sono imbevute nella fredda luce azzurrina dei neon.

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Poi ci sono le donne, spesso di spalle davanti a una finestra, sicuramente indifferenti a chi le sta osservando, spesso nude o semivestite, ignare di una loro possibile carica erotica e con lo sguardo che possiamo immaginare altrettanto indifferente o forse perso in chissà quale sogno oltre l'orizzonte.

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Ma questo, come spesso accade, è un'altra storia...

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Edited by mr.zinoviev - 18/11/2020, 04:01
 
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