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Albi di resa o di busta, Hanno meno valore?

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Katou_kun
view post Posted on 13/4/2014, 09:57




Tratto dal blog Chico e i Fumetti
http://chico-fumetti.blogspot.it/2013/06/c...-o-di.html#more


Apro e chiudo questa discussione per tentare di comprendere qualche cosa di più nel mondo dei fumetti e talvolta del malcostume che lo circonda ma sopratutto di provare a DIFENDERCI da eventuali informazioni errate forniteci solo ed esclusivamente con scopo doloso
L'albo di resa è un albo che, rimasto invenduto alla sua prima uscita in edicola, è stato"marchiato" dall'editore o dal distributore con l’obiettivo di riproporlo in edicola successivamente ad un prezzo inferiore di quello di copertina, per smaltire le giacenze. La marchiatura dell'albo era una pratica molto diffusa almeno fino alla prima metà degli anni '80, perché, al contrario di oggi, era molto diffuso il meccanismo di riproposta degli albi vecchi nelle edicole, spesso all'interno di "buste sorpresa" (da qui il termine "fumetto di busta", sinonimo di "fumetto di resa") che contenevano vari albi ad un prezzo vantaggioso. Marchiare l'albo era necessario per evitare che edicolanti furbi togliessero i fumetti dalle buste per rivenderli sfusi a prezzo pieno.

Alcuni collezionisti ritengono che fumetto “di resa” o “di busta” non siano esattamente sinonimi, nel senso che un fumetto del primo tipo non è necessariamente anche del secondo (perché non è per forza finito dentro una busta), ma questa distinzione è quasi filosofica e non cambia la sostanza delle cose: in pratica sono espressioni equivalenti.C'erano vari modi di contrassegnare i fumetti. Il più truce di tutti consisteva nel tagliare un angolo del giornalino:

Il più diffuso, invece, era colorare il bordo superiore o inferiore (o entrambi) di rosso, di blu, o di un altro colore. In altri casi più rari veniva colorata la costa, veniva fatto in un timbro in copertina (metodo diffuso negli anni ’50), o altro.

Poiché l'albo di resa è stato in qualche modo manomesso rispetto al suo aspetto originario, il suo valore in campo collezionistico è generalmente inferiore a quello dello stesso albo che, a parità di condizioni di conservazione, non proviene da resa. Quantificare l'abbassamento di valore non è sempre facile, e dipende da caso a caso. Dipende dalla rarità dell'albo in questione (ovviamente, se l'albo è molto raro la resa incide meno), dalla serie a cui l'albo appartiene, e anche dall'invasività della marchiatura. L'angolo tagliato è di solito un difetto grave già in sé, mentre la colorazione dei bordi è tanto più grave quanto più il colore è pesante e sconfina sulle copertine.

L'aspetto positivo degli albi di resa è che sono più facili da trovare in ottime condizioni di conservazione, poiché a volte si tratta di fondi di magazzino entrati direttamente nel circuito collezionistico senza essere passati per il lettore coevo, e dunque non è infrequente che siano senza segni di lettura e usura. A volte però hanno, più frequentemente rispetto agli albi normali, dei segni ineliminabili sulle copertine normalmente definiti segni di corda, che vanno considerati un difetto in più, specialmente se danneggiano anche la costa:

Questi segni sono dovuti ai numerosi viaggi che gli albi di resa hanno dovuto fare, dai magazzini alle edicole, poi di nuovo ai magazzini, di nuovo alle edicole ecc. poiché viaggiavano in pacchi legati con corda o filo di ferro, come documenta questa bella foto:

Inserire o meno albi di resa nelle proprie collezioni è una questione di gusti personali, ma dipende anche dalle disponibilità economiche e dal tipo di collezione che si sta facendo (e cioè dall'effettiva disponibilità sul mercato di albi non di resa).
Infine, non vanno dimenticate due pratiche legate ai fumetti di resa: la rifilatura e la ripulitura. La rifilatura è un'usanza un tempo abbastanza diffusa e fatta molto spesso in maniera artigianale dal proprietario dell’albo. Consisteva nel tagliare fisicamente la parte colorata per eliminare lo sgradevole effetto estetico. Ciò significava accorciare il fumetto di diversi millimetri. Oggi questo difetto è considerato grave o, se la rifilatura è di molti millimetri e/o intacca le vignette, gravissimo (per intenderci: azzera il valore di albi comunemente reperibili).

La ripulitura è invece una pratica effettuata prevalentemente da restauratori e professionisti, che consiste nel togliere il colore con metodi chimici senza alterare le dimensioni del fumetto (o con alterazioni così minime che rientrano nel margine di fluttuazione in altezza che hanno comunemente gli albi). Pur trattandosi di un intervento molto più "sano" ed efficace rispetto alla rifilatura, lascia comunque delle tracce, per cui non restituisce un albo integro. Considerando che il restauro è un’operazione costosa, molto pochi sono gli albi in commercio che hanno subìto questo trattamento.


Un saluto a tutti sperando che le informazioni siano risultate utili o perlomeno interessanti

Edited by mr.zinoviev - 13/4/2014, 13:32
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:24
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Lungo Fucile

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Grazie per questa disamina, sempre utile ;)

A me è capitato di trovare un albo (di Satanik) ripulito tramite "fresatura": evidentemente il colore era assai poco invasivo, e hanno pensato bene di dare una "carteggiata" al taglio superiore colorato. La differenza rispetto a un albo integro è di una frazione di millimetro (si capisce da una piccola "orecchia" che svela chiaramente l'operazione), ma un occhio attento la nota. Per i miei gusti, un albo colorato è assai più accettabile di uno ripulito, meccanicamente o chimicamente; comunque, visto che il danno è minimo, penso che me lo terrò così. :)
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:25
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Sceriffo di Valmitraglia

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Per me, fatto salvi gli angoli tagliati ( che non mi attirano), è preferibile un albo da edicola di busta ad uno con pieghe o minor freschezza ma non di resa. Insomma tra due copie ipotetiche, preferisco quella di busta. E non per il prezzo minore. Con un occhio però all'entità della colorazione: se macchia le immagini, non mi attira.
Anche perché la resa è originale al pari dell'albo in prima emissione. Stesso discorso per il bollino del riprezzamento. Per me, rimane un pezzo originale in ogni caso, senza distinzione alcuna rispetto alla prima distribuzione.
In collezione ho albi che normalmente si considerano doppi, ma per me non lo sono: ad esempio, con diversi timbri di resa...........
Follie da collezionista, certo. Ma le collezioni sono un piacere personale, condivisibile quanto si vuole, ma strettamente personale.

Sul costo, poi non mi fascio la testa: un fumetto non vale nulla. Semplicemente ho dovuto sopportare un costo per mettermelo in collezione ( e guadagnarmi una scarica di adrenalina?). Se un giorno io o qualcuno lo cederà, potrà forse anche diventare fonte di rientro economico. Ma i miei fumetti, per me, sono solo soldi spesi, come quelli per vedere una partita, fare un viaggio, offrire una cena agli amici..........senza alcuna idea di rientro economico o di investimento.
Il prezzo che sono disposto a pagare scaturisce ogni volta dalla singola contrattazione. Così può capitare che oggi pago 100 un albo tinto di anilina e domani 50 lo stesso albo altrettanto fiammante non di resa. E per me, sono entrambi "originali", anzi una piacevole personalizzazione della collezione.

La variabilità del prezzo esiste indipendentemente dal fatto che un albo sia o meno di resa. Per lo stesso pezzo, da dieci commercianti diversi potremmo spuntare dieci prezzi diversi. In linea generale, l'albo di resa dovrebbe costare di meno. La percentuale dipende ovviamente dal tipo di albo: da trascurabile od assente, quando si parla di albi importanti, al 50% ed oltre per albi comuni.
Che è poi la stessa percentuale di valutazione che applico agli albi " normali" a seconda della qualità:


mediocre:0
discreto: 1
buono: 2
ottimo:4
edicola 8.

In realtà, poiché per me mediocre e discreto ( ed in questa categoria includo TUTTI gli albi con difetti effettivi= privi di parte dell'immagine o delle parti scritte attinenti al fumetto), la mia scala personale è mediocre discreto:o, Buono 1, ottimo 2, edicola 4. Ovviamente da applicare poi alle singole trattative.

Edited by billyhusky - 13/4/2014, 11:39
 
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Katou_kun
view post Posted on 13/4/2014, 10:35




Io ho fatto la mia uomo ragno prima serie a pezzi, e non ho voluto nessun albo di resa o di busta, quindi mi è costata molto di più. Ma capisco benissimo che è una scelta personale, non a tutti dà fastidio la colorazione. La peggior cosa oltre all'angolo tagliato è la rifilatura, molto meglio i bordi blu o rossi. È anche vero che certi albi si trovano solo di resa e anch'essi con costi molto alti proprio perché di difficile reperimento.
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:37
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Terribile Brigante del West

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CITAZIONE (Katou_kun @ 13/4/2014, 10:57) 

Ottimo intervento chiarificatore!

CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 11:25) 
Sul costo, poi non mi fascio la testa: un fumetto non vale nulla.
Pertanto, il prezzo che sono disposto a pagare scaturisce ogni volta dalla singola contrattazione.

Non posso che condividere al 100%...
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:41
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Ragazzo Giallo

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Infatti, come scrivevo altrove, io non ho nulla contro gli albi di resa : non sono ristampe, furono stampati uguali e alla pari degli altri, anche se rimessi in circolazione in un secondo momento. Anzi, la colorazione è anche quella un segno di un tempo che fu, e ricordo con quanta emozione, da bambino, aprivo buste per trovare albi vecchi ma perfetti di stampa, e mi affezionai anche a quelle tipiche colorazioni ( che ormai non si usano più ). Per esempio proprio qualche giorno fa ho comprato un Kriminal n.239 di busta ma perfetto, a sostituire la copia che già avevo, in condizioni pessime ( e oltretutto era di busta pure quello :lol: ).

Però devo dire che ero affezionato al trattamento degli albi Corno, altre case editrici facevano invece operazioni più brutte, per esempio i Bonelli ( anche se ai tempi usavano altri nomi ) : di busta ne ho presi pochi, ma non mi piaceva per niente quella colorazione verde, oltretutto parziale sul bianco che trovavo visivamente brutta ( anche se uno dei pochi che trovai è il primo numero di Ken Parker, che conservo ancora gelosamente, pur essendo di busta :lol: :wub: ).

Altro modo BRUTTISSIMO di contrassegnare gli albi di busta era quello di Diabolik, con quelle tre orrende strisce nere addirittura sulla costola, alternate al colore della costoletta :blink:

E ovviamente concordo pure io sulla bruttura della mutilazione ( il taglio, spesso anche molto esteso, che veniva riservato solitamente ai fumetti erotici, nonchè alle riviste porno fotografiche.

Quanto ai segni delle corde, beh, questi li ho visti spesso anche sui fumetti nuovi appena distribuiti in edicola ( e a volte le ho anche comprate copie con i segni delle corde ) pur non essendo di busta : anche i fumetti non di resa venivano impacchettati a pile per la distrubuzione, e in genere le copie che stavano agli estremi ne pagavano le conseguenze.
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:44
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (Katou_kun @ 13/4/2014, 11:35) 
È anche vero che certi albi si trovano solo di resa e anch'essi con costi molto alti proprio perché di difficile reperimento.

Verissimo. Comunque, anche il saper attendere di trovare un albo come lo vorremmo fa parte del piacere del collezionare.

Volevo solo dire che l'equazione segni di legaccio= resa non sempre è vera. Con quel sistema, sia con spaghi che fil di ferro, alle edicole sono stati consegnati anche gli albi in prima uscita. Almeno, quando ero un ragazzo........
 
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Katou_kun
view post Posted on 13/4/2014, 10:51




Concordo con voi sui segni di corda, non sempre sono sinonimo di resa, e mi trovo d'accordo anche sul fatto che l'attesa per un collezionista è essenziale, non solo per prendere l'oggetto desiderato ma anche per una contrattazione che a volte ti fà spuntare un prezzo più basso.
Concordo con Marc quando parla dei Diabolik di resa, quelle righe nere in costa sono obbrobriose :angry:
 
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view post Posted on 13/4/2014, 10:53
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 11:44) 
CITAZIONE (Katou_kun @ 13/4/2014, 11:35) 
È anche vero che certi albi si trovano solo di resa e anch'essi con costi molto alti proprio perché di difficile reperimento.

Verissimo. Comunque, anche il saper attendere di trovare un albo come lo vorremmo fa parte del piacere del collezionare.

Volevo solo dire che l'equazione segni di legaccio= resa non sempre è vera. Con quel sistema, sia con spaghi che fil di ferro, alle edicole sono stati consegnati anche gli albi in prima uscita. Almeno, quando ero un ragazzo........

Infatti, lo avevo appena scritto :cool:


A proposito, dimenticavo, gli albi di resa però mai distribuiti ( che solitamente vengono definiti di "magazzino" ) hanno invece un valore molto alto, non essendo stati trattati come quelli di busta, e di conseguenza perfetti sotto tutti i punti di vista : un po' di albi in quelle condizioni li ho, tutti dello stesso periodo e trovati circa 15 anni dopo in una rivendita dell'usato. Forse erano rese di un edicolante che chiuse in quel periodo ( fine 1969-inizio 1970 ) e si tenne le rese in casa per 15 anni prima di cederle al rivenditore dal quale li acquistai.
 
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view post Posted on 13/4/2014, 11:00
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 13/4/2014, 11:53) 
CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 11:44) 
Verissimo. Comunque, anche il saper attendere di trovare un albo come lo vorremmo fa parte del piacere del collezionare.

Volevo solo dire che l'equazione segni di legaccio= resa non sempre è vera. Con quel sistema, sia con spaghi che fil di ferro, alle edicole sono stati consegnati anche gli albi in prima uscita. Almeno, quando ero un ragazzo........

Infatti, lo avevo appena scritto :cool:


A proposito, dimenticavo, gli albi di resa però mai distribuiti ( che solitamente vengono definiti di "magazzino" ) hanno invece un valore molto alto, non essendo stati trattati come quelli di busta, e di conseguenza perfetti sotto tutti i punti di vista : un po' di albi in quelle condizioni li ho, tutti dello stesso periodo e trovati circa 15 anni dopo in una rivendita dell'usato. Forse erano rese di un edicolante che chiuse in quel periodo ( fine 1969-inizio 1970 ) e si tenne le rese in casa per 15 anni prima di cederle al rivenditore dal quale li acquistai.

Capita talvolta che alcuni messaggi sembrino riproposizioni di quanto scritto qualche minuto prima: è dovuto al fatto che più utenti scrivono in contemporanea la stessa cosa. Ovviamente una comparirà prima dell'altra. Niente di male, ovviamente. Anzi, una conferma che non solo dalle mie parti e non solo ai miei tempi con legacci venivano consegnati i pacchi alle rivendite.
 
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wolfdog
view post Posted on 13/4/2014, 11:02




io mi sono sempre chiesto,non avendo mai visto dal vivo tale operazione, come facevano fisicamente a colorare i resi:
con pennellessa intinta in barattolo di colore? con pennarello nel caso di bande e/o righine in costina?
per me è sempre una cosa "misteriosa" :blink:
 
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view post Posted on 13/4/2014, 11:07
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CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 12:00) 
CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 13/4/2014, 11:53) 
Infatti, lo avevo appena scritto :cool:


A proposito, dimenticavo, gli albi di resa però mai distribuiti ( che solitamente vengono definiti di "magazzino" ) hanno invece un valore molto alto, non essendo stati trattati come quelli di busta, e di conseguenza perfetti sotto tutti i punti di vista : un po' di albi in quelle condizioni li ho, tutti dello stesso periodo e trovati circa 15 anni dopo in una rivendita dell'usato. Forse erano rese di un edicolante che chiuse in quel periodo ( fine 1969-inizio 1970 ) e si tenne le rese in casa per 15 anni prima di cederle al rivenditore dal quale li acquistai.

Capita talvolta che alcuni messaggi sembrino riproposizioni di quanto scritto qualche minuto prima: è dovuto al fatto che più utenti scrivono in contemporanea la stessa cosa. Ovviamente una comparirà prima dell'altra. Niente di male, ovviamente. Anzi, una conferma che non solo dalle mie parti e non solo ai miei tempi con legacci venivano consegnati i pacchi alle rivendite.

Certo :cool:

Comunque probabilmente si usa ancora oggi questo sistema, anche se non lo posso dire con certezza : di albi con i segni delle corde non mi sembra di vederne da anni, ma può anche essere che ciò sia dovuto ad una minore frequentazione delle edicole da parte mia. Da bambino l'edicola era il mio tempio preferito, ora mi ci fermo sempre davanti ma son poche le cose nuove che compro, faccio più acquisti di cose dei tempi che furono ( che purtroppo nelle edicole non si trovano più ).
 
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view post Posted on 13/4/2014, 11:10
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (wolfdog @ 13/4/2014, 12:02) 
io mi sono sempre chiesto,non avendo mai visto dal vivo tale operazione, come facevano fisicamente a colorare i resi:
con pennellessa intinta in barattolo di colore? con pennarello nel caso di bande e/o righine in costina?
per me è sempre una cosa "misteriosa" :blink:

Non saprei. Io ho sempre immaginato che un nastro li facesse passare sopra un recipiente con il colorante, a fare sfiorare l'anilina. Poi via ad asciugare. Che poi, si asciugano in un attimo. Così come per gli angoli tagliati, impilati e giù con la taglierina dall'alto, E quelli fuori pila, a ricevere un taglio molto piccolo.
 
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wolfdog
view post Posted on 13/4/2014, 11:13




CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 12:10) 
CITAZIONE (wolfdog @ 13/4/2014, 12:02) 
io mi sono sempre chiesto,non avendo mai visto dal vivo tale operazione, come facevano fisicamente a colorare i resi:
con pennellessa intinta in barattolo di colore? con pennarello nel caso di bande e/o righine in costina?
per me è sempre una cosa "misteriosa" :blink:

Non saprei. Io ho sempre immaginato che un nastro li facesse passare sopra un recipiente con il colorante, a fare sfiorare l'anilina. Poi via ad asciugare. Che poi, si asciugano in un attimo. Così come per gli angoli tagliati, impilati e giù con la taglierina dall'alto, E quelli fuori pila, a ricevere un taglio molto piccolo.

Ecco,anche te vai a "immaginazione", io finchè non trovo una persona che mi dice ."era il mio lavoro e lo facevo così" non mi toglierò il dubbio -_-
 
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view post Posted on 13/4/2014, 11:18
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (wolfdog @ 13/4/2014, 12:13) 
CITAZIONE (billyhusky @ 13/4/2014, 12:10) 
Non saprei. Io ho sempre immaginato che un nastro li facesse passare sopra un recipiente con il colorante, a fare sfiorare l'anilina. Poi via ad asciugare. Che poi, si asciugano in un attimo. Così come per gli angoli tagliati, impilati e giù con la taglierina dall'alto, E quelli fuori pila, a ricevere un taglio molto piccolo.

Ecco,anche te vai a "immaginazione", io finchè non trovo una persona che mi dice ."era il mio lavoro e lo facevo così" non mi toglierò il dubbio -_-

bisognerebbe chiedere a qualcuno delle Case editrici. Anche se con il forte rischio di sentirci mandare a ca...stro......villari.
 
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