I numeri unici

io credo che all'epoca (metà anni 60), i neri erano un vero e proprio fenomeno, le edicole ne erano piene, se ne parlava sui giornali (per via delle critiche di costume che li coinvolsero), etc etc quindi molti vedevano nella vendita di questi albetti un modo (viste le tirature raggiunte) per far soldi a fronte di un piccolo investimento e quindi in tanti tentarono la sorte provando ad editare qualche fumetto nero.
In edicola c'erano case editrici importanti (come la corno, la cervinia, etc) che ne sfornavano parecchi, poi c'erano pure personaggi che si erano imposti (a cominciare da diabolik, sadik, etc) e poi c'era una marea di altri albetti; ora, immaginate il lettore e acquirente di questo genere di albi che in pochi anni passa da un pugno di albi (anche magari di alta qualità come i vari dk-kr-sk) ad una marea di fumetti, molti dei quali editati da case editrici sconosciute, molti dei quali con disegni sotto la media, magari senza personaggi di rilievo (alcune testate erano fatte da storie diverse senza protagonisti principali) o con riproposta sempre delle stesse storie ricopertinate (vedi i cancellieri), magari si trova spiazzato e difficilmente li compra tutti, fa delle scelte e se deve rinunciare a qualcosa rinuncia proprio alle testate minori e alle case editrici meno note.
Ecco quindi che molti neri hanno serie di pochissimi numeri (tantissime sono di soli 2-3 albi) o addirittura in numero unico; credo anche che alcuni personaggi avrebbero potuto avere qualche chance in più dopo la prima uscita ma magari gli editori (nuovi dell'ambiente) credevano che il lavoro di creare un albo fosse molto più semplice (e magari più remunerativo) di quel che in realtà era. Aggiungiamoci poi che il settore fu preso di mira dalla magistratura e magari qualcuno captato l'andazzo non voleva beccarsi qualche denuncia.