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| CITAZIONE (dgfmilano @ 3/8/2010, 10:36) Ciao,
ne avevo sentito parlare mesi fa.
Ecco l'articolo : Calo di vendite, nonostante la trasformazione in bimestrale. Stanchezza degli autori (Castelli in primis), che a quasi 30 anni dall'esordio nelle edicole e con una concorrenza agguerrita da parte di internet e televisione faticano a trovare spunti e 'mysteri' originali da proporre ai lettori, peraltro sempre più 'critici' verso il prodotto. Voglia di cambiare e cercare nuovi mercati, ma sempre nell'ottica del personaggio.
Sono queste le premesse che hanno portato alla notizia 'bomba' che si è diffusa nelle ultime ore: Martin Mystere, o meglio il ‘professor Mystere’ così come lo conosciamo, dovrebbe chiudere. Con il numero 315 di giugno 2011, quando il ‘BVZM’ affronterà per l’ultima volta i suoi nemici per antonomasia, gli ‘Uomini in Nero’, mettendo fine ad un’organizzazione millenaria. Pagando con la vita? Nessun spoiler, quello che è certo è che i numeri 1 e 2 dell’organizzazione, Derek Fisher e April Swann, giocheranno un ruolo molto importante nell’ULTIMA STORIA UFFICIALE di Martin Mystere.
Ma come siamo arrivati a questo? In primis con il fatto che il personaggio, in edicola mensilmente da aprile 1982 a maggio 2005 e poi bimestralmente da allora, ha perso da tempo quella freschezza che ne caratterizzava gli esordi, quando Atlantide era sconosciuta al grande pubblico e i vari misteri della storia potevano essere ricondotti al filo conduttore del fumetto in maniera originale.
Link completo : "http://www.postcardcult.com/articolo.asp?id=1743&sezione=11"
Ciao, Francesco Bravissimo Francesco. Non avrei saputo dove ripescarlo l'articolo... Certo che se chiude la collana di Martin Mystere, siamo sempre più alla frutta... Un vero peccato... Una volta la collezionavo, poi me ne sono liberato e ho tenuto solo i primi 20. Non ho mai capito perchè le quotazioni dei primi numeri si siano congelate da molto tempo. (Un N°1 al massimo arriva a 60/80 € pur essendo la serie più vecchia di 4 anni rispetto a quella di Dylan Dog). Ma forse proprio questo è un sintomo dello scarso interesse dei lettori verso la serie...
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