Posts written by walterdorian

Per me nessun problema, in bocca al lupo

Ipotesi forse fantascientifica ma molto affascinante.grazie

Da tempo sto raccogliendo notizie contrastanti sull' identità del disegnatore Gian, colui che ha disegnato le prime serie di Sadik. Testimonianze che non ritengo molto attendibili , porterebbero a identificare il misterioso Gian col disegnatore Giancarlo Dell'Agnello. Un parente di Dell'Agnello ha recentemente affermato che il disegnatore affermò di aver disegnato Sadik. Insieme ad altri appassionati di neri abbiamo comparato moltissimi disegni di Dell'Agnello con le tavole di Sadik , ma non siamo completamente convinti. un'ipotesi potrebbe essere quella che Dell'Agnello abbia disegnato "su"Sadik, magari fumetti d'appendice o barzellette e non proprio le tavole del fumetto. C'è qualcuno che ha notizie un po' più precise o conosce persone che hanno conosciuto Gian? Qualsiasi informazione anche quella che può sembrare insignificante è molto gradita. Grazie

grazie a te

Vi incollo il racconto che mi ha inviato Mirella : Noi abbiamo fatto solo l 'anilina blu, non le tre strisce nere sulla costola. Prima nel garage di Luisa sotto casa sua, poi hanno comperato il capannone e preso un magazziniere e da allora questa operazione la faceva lui. Tutto manuale le rese ci venivano portate a pacchi di 25 copie legate. Noi una volta slegate, si sceglievano le copie migliori si impilavano di nuovo e con degli spruzzini coloravamo i tre lati.Tutto a mano. Alla fine della giornata avevamo lingua e naso blu.

Rispondo con enorme ritardo, ma ho appena raccolto la testimonianza di Mirella, la storica appreso storica impiegata Astorina addetta ai retini e successivamente anche al lettering. Mirella per l'operazione "marchiatura" delle copie, nei primissimi anni, aiutata da Luisa, l'altra impiegata, addetta al servizio arretrati. Qualche volta sono state aiutate nientedimeno che da Luciana Giussani. Dopo un periodo in cui alla fine della giornata dedicata a questo lavoro, le due signore si ritrovavano con la lingua completamente tinta di blu, decisero di cambiare tecnica e passarono alla (bruttissime ma meno pericolose) tre strisce nere.

Edited by walterdorian - 22/3/2021, 22:05

[QUOTE=patgarrett,12/1/2021, 23:58 ?t=61990318&st=150#entry449417493]

E' una domanda difficile. Qualsiasi sia la mia risposta, da adito a giuste polemiche. In effetti non lo è, anche se le pagine sono tutte originali. Una pagina seppur originale proviene da un altro albo. Cercando un compromesso si puo' dire che si tratta di un albo originale ( che era incompleto) restaurato. Io preferirei sempre un albo originale a tutti gli effetti, ma nel caso questo numero mancasse dalla mia collezione, diciamo che potrei anche accontentarmi.
Faccio un paragone, che non so se puoì calzare, si fa tanto per fare due chiacchere fra appassionati: un auto d'epoca se fa un incidente e gli vengono sostituiti dei pezzi viene sempre considerata originale per l'Asi? So che tra le vetture d'epoca c'è una bella differenza fra "conservato" e "restaurato" , mi verrebbe da pensare alla stessa cosa, ma forse sbaglio. Comunque sia è un piacere parlare con gente come voi.

Grazie sono proprio un coglione, ho cercato per mari e monti e questo dato su un libro che avrò letto decine di volte , mi è sfuggito. Grazie di cuore

ciao, ho fatto io la ricerca sulle copie stampate e vendute del numero uno. Ho trovato tre riviste rispetivamente degli anni 1971-1973-1974 con altrettante interviste ad Angela Giussani . Nelle tre interviste rilasciate in tre periodi diversi, comunque relativamente vicine tra loro, in sostanza si dice che le copie stampate furono circa 20 mila e che le copie invendute meno della metà. Precisamente in una si parla di 20 mila/ 8000, una 19 mila /meno della meta, nell'ultima si dice che ne vendettero solo 8000. La ristampa del 1963, fu realizzata per coprire le edicole rimaste scoperte dalla prima distribuzione ed andò ad integrare le copie della prima edizione tornate invendute e rimesse in vendita con la seconda distribuzione (con striscia blu sopra e sotto), quindi puo' darsi che siano davvero state ristampate in un numero esiguo. Da quel che mi raccontò il marito di Luisa Poli, che lavorava per Sansoni, quando tutta la tiratura invenduta tornò indietro, in Astorina tennero poche copie per il servizio arretrati di quella del 1963, e quelle del 1962, insieme alle altre copie del 1963 andarono al macero. Le copie tenute erano davvero poche, infatti nel 1964 furono ristampate


ho parlato col venditore, mi ha rivelato che è stato comprato da un commerciante, perciò adesso occhio a quella copia, sicuramente tra qualche giorno uscirà di nuovo fuori e l'ultima pagina sarà sicuramente presa da un falso.

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nei quaderni del fumetto n.1 prima edizione del 1992, uscito a lucca 92 per festeggiare i primi 30 anni, ricordo lo stand con la jaguar nera VERA, si parla della tiratura dei primi numeri, non solo del n.1, ed è riportato che essa fu di 18.000 copie per numero. Non si parlò di copie invendute.


Ho anch'io i quaderni del fumetto n. 1 del 1992, scritto dall'amico Ferriani e che considero il libro più importante mai stato pubblicato su Diabolik (mai nessuno, nè prima nè dopo, ha dato così tante notizie inedite su Diabolik), ma mi sfugge dove c'è scritto che la tiratura fu di 18000 copie, potresti dirmelo, mi piacerebbe rileggerlo, visto che per la mia ricerca sono dovuto andare a cercare su tutte altre riviste. Grazie di cuore

Spero di riuscire a farmi capire, non è un discorso semplice, ci provo:
Il numero uno di Diabolik fu una prova in tutti i sensi per prima cosa proprio per la stampa della copertina in quel fomato. Furono riscontrati molti problemi di allineamento della quadricromia (ciò visibile nel filetto assente o presente vicino al numero (che poi non si tratta di filetto ma bensì di sovrapposizione di due colori o assenza di colore). Per evitare che il non perfetto allineamento della quadricromia potesse creare degli spazi bianchi nella testata, in copertina venne realizzata una "toppa" di colore rosso a forma rettangolare che si sovrappone allo sfondo nero della testata, mentre nel retrocopertina la sagoma nera di diabolik sul tutto il perimetro esterno e sovrapposta dallo sfondo rosso). Ma difatto sono poche le copertine arrivate a noi stampate in modo identico. Anche le pagine interne del numero uno fu una vero TEST, fu il primo fumetto stampato in quel formato, e fu stampato in un modo diverso da tutti gli altri numeri successivi. Diabolik viene da sempre stampato in abbinata, cioè in un foglio ci vanno due mezzi albi sovrapposti (nel primo foglio le prime 64 pagine di due albi ,nel secondo foglio le seconde 64 pagine sempre di due albi). Questo permette di fare entrare in due fogli due albi senza spreco di carta. Il numero uno invece fu l'unico realizzato stampando un solo albo un unico foglio. Ciò però comportò una piegatura in più del foglio di stampa e con la rifilatura e taglio delle pagine, si ebbe il risultato di un albo più piccolo, inoltre l'ulteriore piegatura del foglio causò non pochi problemi di centratura delle tavole. Dal numero due si passò quindi alla stampa in abbinata e in questo modo molti problemi furono risolti. Per la stampa in abbinata, si resero necessarie due serie di pellicole, da qui scaturì il fatto che di TUTTI gli albi di Diabolik (eccetto il numero uno) esistano due differenti versioni che differiscono fra loro in alcuni piccoli particolari. Avendo lavorato alla ristampa anastatika (che proprio domani va in edicola col primo numero) ho avuto modo di parlare con le rotolito e con degli stampatori, che mi hanno confermato quanto descritto. Ecco il perchè ad esempio del n. 5 in doppia versione (con fine e senza "fine), ma anche la doppia versione del 3 (retino mancante e presente) del 10 (macchia su splah e senza macchia) , del 12 (machia sul retino e senza macchia) o dell'8 (con macchia bianca che copre i disegni o macchia assente) ecc.


Anche a me ha dato l'impressione che fosse una riproduzione recente (lo scrissi a pag.1) ma fino a quando non ci sarà la certezza al tatto di chi lo comprerà, rimaniamo nella mera supposizione.
Grazie per la tua testimonianza.
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grazie a te

Ho letto con grande interesse i vostri post. Avete detto tutti cose molto sensate. Complimenti.
Il venditore mi ha contattato in privato due giorni fa, voleva solo una valutazione di quella copia. Anche a me, le foto che mi ha inviato, mi hanno fatto venire più di un dubbio. Nonostante non abbia notato nulla di particolare che mi possa far dire con certezza che si tratta di un falso, ci sono molte cose che non mi convincono. Primo la carta dell'interno di copertina. La mia sensazione è che possa essere un falso degli ultimi, ma siccome non mi ha chiesto un parere sulla originalità, ma solo una valutazione gli ho detto quanto potrebbe valere seecondo me se fosse originale. Sull'originalità ha ribadito, non avere dubbi. Gli ho spiegato i che secondo la mia esperienza dalle foto si puo' a volte riconoscere un falso, ma mai stabilire l'autenticità. Mi ha confidato di essere in parola con un compratore, gli ho detto che se non lo vende sono pronto ad acquistarlo io. Mi ha chiesto quanto sarei disposto a pagarlo, gli ho risposto che io offerte non ne faccio, aspetto la sua richiesta ed in base a quanto richiesto gli dico se mi va bene o meno. Ma la sensazione è che con me non si rifaccia vivo. Continuo a seguirvi, curioso di scoprire come andrà a finire. Un caro saluto andrea

grazie per la comprensione :-D
Comunque quando le locandine sono apparse sul numero di Diabolikando, nessuno le ha notate....complimenti, siete ottimi osservatori

Riguardo alle foto delle edicole in cui si vedono le locandine del n. 2 e del n. 1 di Diabolik, non so dove le abbiate prese, ma in quelle foto ho aggiunto io le due locandine con photoshop, perchè le due foto mi servivano per illustrare un articolo che parlava dei primi anni di vita editoriale di Diabolik. le foto sono state pubblicate su Diabolikando, non pensavo potessero finire in rete. chiedo scusa

Di questi falsi, realizzati negli anni 90, indagò pure l'astorina. Si arrivo anche al distributore, ma poi non furono fatte denunce. Questi albi venivano venduto a L. 2000 ma alle edicole arrivavano non da distrubutori normali, ma da persone che con l'editoria ufficiale aveva ben poco a che fare. Scaricavano pacchi di fumetti falsi a 500 lire cad, riscuotevano in contanti e se ne andavano. Le edicole li acquistavano perchè il prezzo era conveniente e nei periodi estivi si vendevano molto bene. Per le diverse coloriture delle costole, concordo col dire che dipende tutto dall'esposizione alla luce. Il verde tende a diventare azzurro, il rosso diventa giallo, mentre il giallo schiarisce molto.

Chi ha il libro "Da Diabolika Diabolikmania" trova un capitolo dedicato proprio a questi falsi

Concordo pienamente, gli albi tigrati sono oorendi, un bell'albo di busta con le pagine colorate da meno fastidio. Le buste di Diabolik....uno dei tanti tarocchi che girano su Ebay e ora anche alle mostre. Col pc oggi si puo' fare davvero di tutto...basta avere un po' di fantasia...l'importante è tenere gli occhi ben aperti, perchè di solito chi produce queste cose lo fa per approfittarsi degli appassionati.