La vecchia abitudine di firmare i propri albi

Sulle vecchissime edizioni Casterman degli albi di Tintin nei frontespizi era stampato di proposito un riquadro dove si potevano firmare i possessori dell'abo a mano a mano che passava di mano.
Io ne possiedo diversi compilati e devo dire che ogni volta che li sfoglio mi torna il buonumore.

Su molti albi USA della platinum/golden age, le firme in copertina sono una sorta di consuetudine. Per alcuni sono fastidiose, per altri un fattore umano interessante (dipende anche dalla firma). A me non dispiace se é ben fatta.

Mi ricordo invece che alla fine degli anni '80 primi '90, in ogni Topolino c'era la possibilità di compilare due righe che dicevano "Questa é la copia n. ... della collezione di ..........". Non credo sia una cosa che disturbi, ma certamente dipende dai criteri che ogni collezionista applica.

Ecco un esempio, dove la firma non mi dà personalmente fastidio:

Io ho diversi comandante Mark (araldo), acquistati da ragazzo in un negozio di fumetti usati, con un le iniziali ed ho scoperto che sono stati di un mio carissimo amico

Io gia da bambino ero un collezionista pignolo e non mi è mai passato per la testa di scrivere sui fumetti infatti non ho mai partecipato ai vari concorsi perche non concepivo l idea di poter ritagliare qualcosa dagli albi

Gli adesivi ed i poster invece li staccavo sempre tranne li ultimi albi ma perche non avevano piu nessun fascino su di me che ormai ero cresciuto

In un'altra discussione ho detto che alla fiera di Reggio (sono appena tornato da questa città) in più occasioni mi è capitato di comprare fumetti (Classici dell'Audacia ed altri che non ricordo ) con la firma "Pilosio". Man mano che li cambiavo quelli firmati (me ne rimane solo uno) li mettevo all'asta. Mi scrive una persona che è lui il "Pilosio" in questione e che erano fumetti che aveva firmato in giovane età e che poi se n'era liberato. Forse perchè doveva partire per gli USA dove mi diceva che risiedeva e mi chiese se volevo acquistare degli albi di TL (che lui aveva portato con se) perchè doveva rimodernare le stanze dei figli (sic). E' chiaro che a sentire questo non gli chiesi nemmeno quanto voleva e se avevano la sua firma. Poi di fumetti con conti vari, lettere, liste della spesa ne ho avuti tanti ma tanti. In un numero degli Oscar Mondadori (che ho qui davanti) e precisamente il n.477 dal titolo "Bristow, il contestatore integrato" di Frank Dickens ho dei disegni fatti a penna sulle prime pagine bianche, con scritte in inglese. Sono disegni perfetti, fatti da una mano esperta e mi è sempre piaciuto pensare che sia stato l'autore a farli.