E dopo aver concluso l'excursus sulle collane dei Texoni e maxi Tex, eccoci giunti alla serie degli Almanacchi del West che dal 2016 cambieranno veste grafica e denominazione. Il primo Almanacco esce nel 1994 e, come recita l'editoriale di Sergio Bonelli, vuole essere un albo che dia nuovo smalto alla passione per il vecchio West con una panoramica dei film e libri più interessanti in circolazione. L'albo è arricchito anche da un documentatissimo dossier sul western all'italiana e cade a proposito l'attenzione su di esso dopo la recente scomparsa del maestro Ennio Morricone, autore di tante ed indimenticabili colonne sonore western.
All'interno c'è un'avventura di Tex che copre 93 delle 176 pagine dell'albo.
La squaw di Zeke Colter!
Allegato all'Almanacco, l'interessante opuscolo che raccoglie alcuni tratti biografici e professionali di 293 autori bonelliani, in una rubrica intitolata "Foto di famiglia", curata da Gianni Bono e pubblicata in seconda o in terza di copertina dei giganti usciti tra il 1974 e il 1992.
Gennaio 1995: secondo Almanacco Interessante servizio su alcune figure femminili di spicco del West: tra le altre, Calamity Jane, Cattle Kate, Catherine Elder e Lily Langtry per la quale spasimava il giudice Roy Bean.
Terza uscita dell'Almanacco del West: gennaio 1996 Due bei servizi da segnalare, uno sui Pony Express e l'altro sul grande ed indimenticabile John Wayne
Ottima collana gli almanacchi, a mio avviso una delle più interessanti iniziative di Bonelli e non soltanto per il genere western ma per tutti altri generi presentati nel corso degli anni
Come detto più volte, il compianto Aldo Capitanio, era un disegnatore dal podio.!! I suoi disegni sono talmente precisi e definiti da renderlo (per me ovviamente) tra i migliori disegnatori di sempre.
Il vicentino Aldo Capitanio nella sua breve carriera ( ci ha lasciato a soli 49 anni) , ha disegnato praticamente tre sole storie per tex: una (Matador!) nei numeri 488 e 489 della gigante, il texone numero 8 e questa, l'ultima, nell'Almanacco del 1997, quattro anni prima della sua morte.
Bella storia che rievoca il passato di Tex durante la Guerra Civile. Storia ben disegnata da Dotti, praticamente al debutto per quanto riguarda Tex. Successivamente disegnerà tre storie per la gigante due per il Magazine e una per la Color Tex.
Segnalo la bella storia, ben disegnata dall'ottimo Andrea Venturi, il dossier Indian Movies e un reportage sui fumetti degli anni 50 incentrati sulle figure di eroi bambini come Capitan Miki o il Piccolo sceriffo.
James Stewart è stato un grande attore, l'ho sempre visto come interprete ideale di un film su Tex come pure Burt Lancaster, Charlton Heston o Gary Cooper.