Le strisce anastatiche di Tex dal 12 ottobre con Gazzetta dello Sport

All'epoca, non esistevano "Prima" e "Seconda" serie; esisteva la "Collana del Tex" (destinata, verosimilmente, a terminare con la Seconda serie) e stop. Semplicemente, si è ripartiti da uno per logiche economico/commerciali, senza neanche una cesura tra le storie.
Sicuramente, qualsiasi ipotetico "distinguo" é stato involontario (sarebbe bastata una semplice fascetta o indicazione "nuova serie").

Detto ciò, in diversi (anche collezionisti insospettabili e commercianti non di "primo pelo"...) confondono ancora "Prima e "Seconda" serie...il segreto (se non si ricordano le storie contenute ed i relativi titoli) sta, almeno, nel premurarsi di controllare le date di pubblicazione (la "Prima" é del 1948/1949, la "Seconda" - tranne che per i primi quattro numeri, che però non dovrebbero creare dubbi in qualsivoglia appassionato - é del 1950/1951).

Ah beh certo, se il materiale lo si vuole "aggratis" (magari, con facoltà di restituirlo a pezzi), le difficoltà aumentano esponenzialmente.....


Ma anche no.
Trattasi di (presunta) edizione anastatica, non di una qualunque ristampa. Non ci dovrebbe essere alcunché da assemblare/completare/restaurare, ma solo da scansionare (una volta trovato un esemplare originale ed integro, beninteso).


Più che "invettiva" (e ti parlo da avvocato, oltre che da collezionista), ho sottolineato che, se mi si dice (...come hanno detto!) di aver utilizzato assemblaggi o addirittura pezzi anastatici per ottenere la "riproduzione fedele e integrale" promessa al cliente-lettore, qualche problemino (di rapporto fiduciario con il suddetto cliente, ed anche - ipoteticamente - di altro genere...) dovrebbe sorgere.

Ribadisco che qui non si tratta dello sfortunato errore materiale di un letterista distratto, ma di una iniziativa che é partita (dichiaratamente) con materiale inidoneo alla buona riuscita della stessa; il risultato finale ne è è stata la logica conseguenza.