Paperi, topi e ... vecchie canzoni, ricordi degli anni 60

Io impazzisco per i video di Youtube sulle canzoni degli anni 60 che mi riportano alla mia gioventù. In particolare mi ricordo le puntate di Canzonissima 68 che andava in onda da ottobre al 6 gennaio ed era collegata con la lotteria di Capodanno. Tra i cantanti in gara c'era anche Enzo Jannacci con la sua canzone dell'estate 68. Ora, se guardate i filmati di Youtube dove il presentatore si lamenta per il gran caldo e le cantanti vestivano abiti scollacciati vien da pensare che la trasmissione fosse stata registrata in piena estate.
Io mi ricordo all'epoca i due numeri di Topolino con la storia allegata in due puntate. All'epoca i riferimenti alle canzoni italiane erano garbati e non invasivi come ai tempi nostri dove si vedono i vari Eros Ramazzotti e Fiorello in versione paperizzata.
Inutile dirlo. gli anni 60 ci hanno regalato emozioni che non dimenticheremo mai in musica e fumetti.
Se la memoria mi aiuta trovo anche altri riferimenti di storie canore però invito a collaborare anche gli altri forumisti altrimenti questa discussione diventa un "one man show".

Ricordo anch'io quella storia e prima o poi la ritroverò. Intanto, per rimanere negli anni 70 ecco una storia che si rifà ad una canzone di Claudio Villa:



Da notare che Claudio Villa da giovane (quando aveva i capelli e il ciuffo) aveva una spiccata somiglianza con il suo ononimo disegnatore di Tex.
Nella storia dell'Almanacco di Topolino mi ricordo che Paperino, durante la sua toilette cantava a squarciagola "Binario triste e solitario".

Mi pare fosse nel numero con il francobollo di Paperino all'interno dell'Operazione Quack

Chi di voi si ricorda la canzone "Lisa dagli occhi blu" che Paperino cantava in questa storia del 1969 con finale a sorpresa.



Oltre a questa, ce ne saranno altre che io non ricordo.

Questa storia del 1968 è ispirata alle manifestazioni musicali dell'epoca e ai complessi beat



Contiene una parodia dei complessi di allora e fa riferimento alla gioventù contestatrice del 1968.

Concordo perfettamente, nella storia in questione Chierchini ha mischiato la beat generation, la hippy generation e pure il Cantagiro italiano. Nelle storie di fantasia certe imprecisioni sono concesse.