DYD_HRM |
|
| Io ho una discreta collezione di videogiochi (persino i primi che ricevetti in regalo ancora inscatolati) e nessuno tocca niente senza il mio consenso.
Di certo il valore economico non è quello di questo poveraccio di New York ma alcune cose hanno soprattutto un valore affettivo (tipo il mio primo gioco per DOS o anche il primissimo per PS1); ricordo ancora la malattia che feci quando mia madre, senza dirmi nulla, gettò la confezione della mia PS2 modello GT3 (al contrario delle classiche scatole blu, quella era rossa con la copertina di GT3 stampata per tutta la scatola): me lo disse mentre eravamo seduti in un bar a Roma, quando le dissi "Devo rimettere in ordine l'armadio delle cose vecchie, c'è la scatola della mia PS2 che vorrei tanto mettere sulla mensola in camera" e lei "Ma guarda che quella vecchia scatola l'ho buttata un paio di mesi fa, scusa ma pensavo fosse da buttare"; avevo 15 anni e credo di aver sentito una rabbia talmente incontrollabile da farmi venire gli occhi lucidi; eravamo in un bar e tutta quella rabbia si scatenò contro la tazzina da caffé che gettai (e dovemmo pagare) per terra oltre ad una sequenza di insulti e imprecazioni che, credo, gli avventori non abbiano neanche capito (visto che li gridai nel mio dialetto). Oggi, dopo tanti anni capisco perfettamente di aver avuto una reazione spropositata (da adolescente, in effetti, ero una testa calda), ma fatto sta che mia madre non getta neanche un pezzo di carta senza dirmi nulla.
Mi sa che la colpa è più del tizio che di sua madre: avrebbe dovuto almeno avvisarla che nel garage custodiva un tesoro e non robaccia per ragazzini.
|
| | |
