Non mi sarei mai aspettato di trovare, fra le bancarelle di Port'Alba (Napoli), purtroppo non una montagna di "Alan Ford" anche molto recenti, in buone condizioni e a soli due euro; e ancor meno che uno degli albi mi avrebbe spinto a riflettere.
Antonio Ricci (che, simpaticamente, prese la storia come un
omaggio) viene bersagliato perché specula sullo schifo del mondo, che però Bunker non vuol certo negare: ne eccettua, da illuminato, i gusti privati, ma non la corruzione, il cui rappresentante
Costanzo (individuato con non so quanta ragione) aveva già attaccato nella "saga" di Anten-Man.
Se aggiungiamo che è dai tempi di "Kriminal" che cinismo e disincanto sono un marchio di fabbrica del
Noster (non sempre a livelli eccelsi), e che la scena finale suggerisce che il resto del materiale "incriminato" fosse più divertente che infamante, potendo destare al più una preoccupazione paranoica in un comprimario a suo tempo introdotto con tinte ben più fosche, la critica dell'Autore - in una storia comunque gradevole - sembra risolversi in un'esortazione alla moderazione passibile di effetto boomerang.
Edited by Vinicio75 - 29/12/2022, 10:07