Quel "tiro mancino", quando Raviola abbandonò i suoi personaggi

Pensavo di essere stato chiaro quando parlavo di "problemi con la giustizia".
Intendevo parlare di problemi creati da leggi idiote che c'erano e,purtroppo ci sono,non certo di problemi di droga (dipendenza da hashish?ma per favore!).
Fatto sta che io la cosa me la ricordo,anche se allora avevo 16 anni,e che la frase riportata nel vignettone in qualche modo la conferma.
Fatto sta che ad un certo punto un professionista serio e perfezionista come Magnus fa arrivare alla redazione una serie di tavole appena abbozzate e molto da elaborare.
Secchi ci fa sapere che era sparito e ,diplomaticamente,non ci spiega altro.
Io proprio non me lo ricordo quando Magnus ha avuto questo tipo di problemi(ovvii problemi di ordine pratico),che durata hanno avuto e in che modo hanno influito sulla sua attività.
Mi chiedevo se non potessero essere stati questi i motivi che lo hanno portato a consegnare tavole non eseguite come era solito fare.

L'ultima riga dell'intervento di Mr.Zinoviev la condivido totalmente

Stiamo parlando di qualcuno che ha lavorato molto e sopratutto bene! Ognuno ha le sue opinioni, ma certe mi fanno proprio inc.. Se fossimo in una storia western vi affronterei in duello.
Uno vuole spacciarlo per un drogato e l'altro per uno che si credeva dio. Ripeto mi fate inca... non si insulta così chi ha lavorato molto e bene.
Scommetto che a voi, Raviola vi sta molto sui "cosidetti". Me lo hanno detto le vostre parole.
Tranquilli, la finisco qui. Ah! Ritenetevi insultati!
Chiedo al moderatore di vintage di CACCIARMI VIA E DI NON FARMI ENTRARE PIU' IN QUESTE DISCUSSIONI!

Attached Image: MattDillon

Ehilà C&B,che ti piglia?
A parte il fatto che uno che si fa delle canne sei TU che lo definisci un drogato ,non certo io,non vedo proprio cosa ci sia di denigratorio nel ricordare certi fatti.
Sei proprio sicuro che a gente che lo ha seguito per decenni e ha apprezzato il suo lavoro,Magnus stia cosi'sulle scatole?
Non vedo poi da quale parte qualcuno lo ha definito uno che si credeva un dio.
Rileggiti tutto daccapo e poi mi sai dire.
Quanto poi alla questione posta e alle mie ipotesi che i suoi guai (guai giudiziari di una persona perbene,sia chiaro) abbiano potuto influire sulla attività,davvero nessuno ricorda niente?
Da parte mia ho letto tanti articoli e saggi su Magnus e tutti quelli che lo hanno conosciuto lo hanno definito una persona di grande cultura e grande umanità ,oltre che un grande artista.
Davvero C&B, se risultasse che questo aspetto insignificante della sua personalità fosse vero,questo basterebbe a demolirlo ai tuoi occhi?

Bellissimo video di Magnus, mi commuovo sempre quando lo rivedo

La sgradevole vicenda di cui si accenna avvenne il 10 gennaio del 1973, viene ricostruita anche nella bella opera di Davide Toffolo "Come rubare un Magnus", grande fumettista discepolo del Divino, nonché vincitore del concorso del decennale di Alan Ford, davanti a Raffaele Della Monica,

da Alan Ford colore n. 5 ottobre 1979


Quella volta il tiro mancino lo fecero a Magnus, sicuramente nell'Italia bacchettona e benpensante dell'epoca, ancora più che oggi, nulla di meglio che colpire l'autore di punta, la star dei tanto vituperati fumetti neri, con un evento che ebbe infatti rilevanza nazionale, basti vedere l'articolo sulla Stampa dell'11 gennaio 1973, che si può trovare nell'archivio online del quotidiano, nella pagina "dall'interno" con tanto di indirizzo di residenza e nome di un amico con cui il Maestro aveva viaggiato all'estero :



Non ho ritenuto opportuno pubblicare la scansione dell'articolo, comunque visibile nell'archivio della Stampa, sia per non urtare i parenti del maestro, sia perché compare anche il nome dell'altra persona coinvolta.

di seguito la vignette in cui Toffolo descrive il brutto momento



Sul fatto che l'evento non influì sulla sua immensa arte, possono essere una dimostrazione sufficiente i bellissimi dipinti pubblicati nell'ultimo volume della collana il grande Magnus, che furono prodotti durante la forzata reclusione





Di certo il 1973 dovette essere un anno particolare per Magnus, sia per l'evento descritto da Toffolo che per la delusione derivante dall'operare del socio, tanto che nella già richiamata intervista su La Settimana a Bologna 46 del 22 novembre 1973 ventilava l'intenzione di abbandonare il fumetto per dedicarsi alla pittura: "Alan Ford è il mio ultimo fumetto. Non mi è più possibile, rinnovarmi, ho raggiunto un limite che non mi consente di andare oltre", oltre a mostrare una incredibile umiltà : "Fra l'altro io non mi reputo un bravissimo disegnatore, ed è per questo che esaspero (e lì mi salvo) il grottesco"



Tornando all'opera di Toffolo, ecco come l'autore friulano descrive anche il tiro mancino fatto agli alanfordisti, come giustamente dice bobwalter, il momento della separazione da Bunker e l'abbandono di Alan Ford