Immagino che il "salto" di un numero, con lo Zorro di Alex Toth, fosse dovuto alle condizioni di salute di Luca Boschi; se così fosse la storia ricorderebbe quello dello stesso E.C. Segar, del quale Boschi raccontava l'opera
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Segar iniziò, con una certa cura, una storia ambientata nella terra dei Goon, ma le condizioni di salute lo costrinsero ad abbandonare tutto ancora agli inizi, ed al suo posto arrivò Doc Winner, che proseguì la serie in maniera diversa da quanto visto sino a quel momento. Ad un certo punto Segar ritornò, ma non durò molto, e dovette essere nuovamente rimpiazzato da un migliorato Doc Winner, per poi scomparire dopo qualche tempo
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Anche in questa serie bracciodiferriana abbiamo visto il curatore scomparire, essere rimpiazzato in edicola, poi tornare e poi lasciarci
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I redazionali valevano da soli il prezzo di copertina (in costante ascesa peraltro
), peccato che fossero stampati con caratteri piccoli, tanto che certe volte si doveva usare la lente d'ingrandimento.
E peccato per le tavole di Sims/Zaboly riprodotte in bianco e nero anziché a colori come nel Popeye Gazzetta, ma si fa quel che si può.
La pubblicazione presentava due produzioni differenti, italiana ed americana, quest'ultima in più versioni, ed era sicuramente piacevole da leggere, anche se le storie italiane erano rivolte ad un pubblico più infantile (erano migliori dell'ultimo Sagendorf però, il primo Sagendorf come testi e io direi anche disegni è senz'altro superiore alla produzione successiva)
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