Braccio di Ferro Cosmo, In edicola dal 18 novembre

Certo che quello di Segar è un altro fumetto, proprio

Capisco, anch'io lo ricordo con affetto, ed è godibile. Più, secondo me, di quel che ho letto di Sagendorf.
Ma Segar per me è un genio assoluto, inarrivabile: è ovvio che la sua creatura sarebbe stata tradita e travisata. Penso che ci sian pochi altri casi di banalizzazione così alta di un personaggio...

Ne aggiungerei una: a pagina 4 si parla di una spedizione nell'Isola dei dadi in cerca della gallina Berenice, errore , ce l'avevano già, era stata portata a Castor da un parente, e lui assieme ad Aroldo (e BdF) se l'era portata dietro sull'isola come portafortuna.

Sembra quasi un disegno in stile cartone animato, comunque, spiega Luca Boschi, si tratta di un omaggio realizzato da una pietra miliare del mondo del fumetto. Chi? La risposta nel prossimo numero .
Da notare come a pag.23 venga raffigurato Donald Trump, curiosamente presente (dentro un quadro) anche nel numero in edicola questo mese di"Alan Ford".
Albo comprato oggi, ho solo iniziato a leggerlo, rimando altre eventuali considerazioni .

Albo letto, storie carine, anche se altra cosa rispetto alle storie americane ristampate da altri prima e dopo. Segar era morto da 25 anni, neanche i cartoni animati erano più quelli dei fratelli Fleischer; la squadra Bianconi cercò spunti nella produzione più recente, per poi sfornare un tipico prodotto dell'epoca, un fumetto per bambini come ne producevano Alpe e Bianconi. Ma i personaggi segariani anche trasformati davano comunque una discreta impronta all'albo e si imprimevano nella memoria (posso dirlo, avendo vissuto quell'epoca).
Certe storie sono più schematiche, altre (soprattutto le prime cronologicamente parlando) un poco più complesse, ma le trovate sono in genere buone . Non male anche l'albo nel complesso, speriamo che prosegua.
Ma un sacco di produzione americana rimarrà fuori comunque
E visto che si avvicinano le feste, a questo indirizzo un Popeye natalizio.

Ma voi avete trovato il numero 2 in edicola?😥

Azz, io in Emilia-Romagna non l’ho visto

Poveri senza dubbio, ma enormemente più liberi.
Nelle loro pagine si poteva raccontare, magari tra le righe, quello che alla Disney non era (e non è) possibile raccontare.

Alla Disney si è andati avanti sempre a bastone e bavaglio