CITAZIONE (bobwalter @ 19/6/2020, 12:39)
nella foto dei modellini qui sopra vedo personaggi che non conosco
e altri che conosco fino dal 1972.
mi fa piacere siano ancora presenti, naturalmente anche loro come me
saranno molto cambiati. (credo )
Seguendo Venom che fa parte del microcosmo ragnesco all'interno dell'universo Marvel, ho seguito bene o male anche le vicende di Peter Parker e posso dire che negli ultimi anni alcuni suoi nemici hanno subito enormi cambiamenti. Leggi ad esempio
qui cosa è successo al Dottor Octopus che ad un certo punto è diventato lui l'Uomo Ragno!
Credo che quella foto col serpente sia proprio di Playboy.
CITAZIONE (Pangur Bán @ 4/6/2020, 20:47)
Purtroppo per me ho già finito le cose non vergognose. Ora cominciano quelle vergognose.
Ecco cosa intendevo:
Le action figure di
Bastard!! L'oscuro dio distruttore prodotte dalla Kotobukiya!
Forse il punto più alto (o basso) del mio periodo 100% otaku che durò qualche anno a cavallo tra il secondo e il terzo millennio.
Nell'ordine: Dark Schneider Jugulator version, Dark Schneider Majin version, l'angelo Michael, l'angelo Gabriel e ultima ma non ultima, Porno Diano (sic!) l'ammiraglia dei Demoni di Satana!
Tutti personaggi nati dalla mente di Kazushi Hagiwara che nel manga
Bastard!! ha mischiato fantasy, fantascienza, heavy metal, religioni orientali, l'apocalisse e la mitologia cristiana, alieni e altro finendo per non capirci più niente lui stesso.
Tre su cinque le acquistai in fumetteria ma Michael e D.S. Majin (con la sua enorme scatola) li comperai ad una fiera di Bologna di fine 2001. Non mi ricordo se era la Fiera del disco e del fumetto o Bologna Comics. Io andai al Palanord e trovai tanti fumetti vintage sui banchi, solo che all'epoca ancora non mi interessavano. Mentre borbottavo tra me "che ci sono venuto a fare?" vidi uno stand con della roba giapponese. Davanti, esposti in bella vista, i modellini in questione che erano da poco usciti in Giappone e lungi dall'essere arrivati o nominati in fumetteria. Dovevo averli, a costo di non tornare a casa, e spesi mi sembra più di 120.000 lire, una cifra che non avevo mai tirato fuori prima (e neanche dopo) per dei gadget. Ormai però ero partito per la tangente e così lasciai la fiera con un ingombrante bustone, povero ma soddisfatto.
Ero uno dei pochi italiani ad averli in quel momento, anzi nella mia mente ero sicuramente l'unico.