Pangur Bán |
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| Gantz è un fumetto che nella prima metà genera una tensione altissima, dopodiché l'autore esagera nell'introdurre elementi fantastici e perde la bussola nel cercare di dare una spiegazione ai misteri da lui stesso creati all'inizio. Il risultato è una parte finale ad alto contenuto trash. Un manga che da un certo punto in poi si sbraga in senso figurato e letterale. Gigant non lo compro ma ho letto i primi 46 capitoli a scrocco. SPOILER Oku prende Gantz, toglie ciò che c'era di buono nei primi volumi, e comincia subito con la parte trash. Sono presenti tutti i suoi cliché e difetti: un protagonista maschile tappo (come in tutti i manga dell'autore che a sua volta è un nano in un mondo di spilungoni e questo deve averlo riempito di complessi); la tipa tettona (come in "Hen") che qui però è l'eroina combattente; la solita critica più o meno manifesta alla società giapponese moderna prima di valori ma attaccata ai social network (come in "Gantz"), invero senza presa se non supportata da una sceneggiatura decente; mostri giganti e distruzione senza sapere perché (come in "Gantz"); guerrieri che dopo un po' si aggiungono con conseguente aumento dei personaggi, allargamento dell'azione e complicazione della trama (come in "Gantz"), una palese e irritante (per me) superficialità nello sviluppo della stessa; fanservice a volontà. Premesso inoltre che già Go Nagai a suo tempo si era inventato Kekko Kamen, un'eroina che indossava una maschera...e basta... ...si può trovare un piccolo punto a favore di Oku nell'ironia di fare di un'attrice porno una pseudo-Ultraman. Non escluderei un collegamento futuro con Gantz.
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