"Ma ho letto sia Equatoria che Sotto il sole.. . Concordo con il tuo giudizio sui disegni e i testi pero' sono rimasto un po pensieroso nella scelta di collocare le storie all'interno della cronologia che gia' si conosceva.
Quella per me e' una scelta che limita molto l' espressivita' dei due autori, la possibilita' di sviluppo del carattere di Corto Maltese e riduce lo spazio temporale a disposizione ponendo delle costrizioni che erano gia' predeterminate da Hugo Pratt."
Da quello che rammento ( ma sono anziano e di memoria fallace) Hugo ci racconta che Corto " scomparve" nel corso della guerra civile di Spagna ( 1936/1939) dando così alle storie del marinaio un ben definito limite temporale. Sarebbe quindi volersi esporre a critiche indiscriminate ( un prodotto apocrifo raccoglie già dubbi e critiche per la sua stessa natura ) se non si rispettassero
almenoquei canoni che l'Autore ha ritenuto di dover stabilire. Tra l'altro, è mia personale convinzione, che aldilà dello " stato in vita" del personaggio, che potrebbe benissimo essere sfuggito alla morte in quel disgraziatissimo frangente, è il
mondo di Corto che muore nel 1939 in Spagna. L'epoca romantica degli avventurieri come il Nostro non trova spazio nelle trincee del II° conflitto mondiale e cede il passo ad altri ,pattuglie del deserto e cacciatori di tesori / archeologi. Il fascino dell'esotico, dei Carabi, di Africa e Sudamerica con territori da scoprire è finito. Detto ciò a me Pellejero ( il suo Corto, intendo) non mi dispiace. Non ho ancora letto " il giorno di Tarowean" ma è lì in libreria, che mi guarda.
"" Non capisco come si possa definire meraviglioso il lavoro di un semplice emulo come Pellejero. Non ci mette niente di suo, è un copia-copia continuo.
Per me è inconcepibile poter
apprezzare dei banali imitatori. Lo stesso dicasi per esempio di Conrad su Asterix."
Si può , certo che si può: esistono centinaia di storie apocrife di S. Holmes e di Sandokan, per esempio, e Zorro , che ha ispirato centinaia di film, fumetti e diversi libri, inclusa una famosa versione televisiva della Disney, trae origine da un unico romanzo " la maledizioni di Capistrano" di Johnston McCulley del 1919 e trova anche un'infinità di emuli più o meno riusciti. La gente si affeziona ai suoi eroi e vuole che qualcuno continui a raccontargli storie come quelle che ha apprezzato. Tanto maggiore è il loro successo quanto più vicina è la somiglianza nello spirito e nello stile all'originale. Si può non trovare il giusto feeling nei nuovi racconti ma Pellejero non è Pratt però fa del suo meglio per proseguire sulla linea tracciata dall'autore. Aldilà dell'operazione meramente " commerciale" , personalmente se dei bei " personaggi" ( letterari, cinematografici o fumettistici ) vengono destati dal sonno nel quale la morte dell'Autore li aveva relegati, provo un certo piacere ( sempre che l'operazione non risulti " ridicola", involontariamente denigratoria), e poi in molti casi repetita iuvant ,come insegnano alcune pubblicazioni a fumetti che sono in edicola da più di 50 anni.