Vintage Comics

Le rarità del futuro, Quali saranno i pezzi più ricercati dei prossimi anni?

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view post Posted on 23/10/2019, 17:36

Giannizzero Nero

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Ecco la prossima.
Il mio non è pessimismo, ma una (amara) constatazione, adeguatamente argomentata con i riferimenti di cui sopra.
Auguro a tutti i giovani un futuro radioso !
Roberto Carli
 
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view post Posted on 23/10/2019, 20:15
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CITAZIONE (cubo cosmico @ 23/10/2019, 00:52) 
(...) mi piacerebbe sapere l'opinione (...) su quelli che potrebbero essere i numeri/personaggi/serie che saranno rivalutati e ricercati nel prossimo futuro.

CITAZIONE (DYD_HRM @ 23/10/2019, 11:21) 
(...) La mia teoria è la seguente: il motore del collezionismo, in molti casi, è la nostalgia (che poi si trasforma in ricerca). Un uomo adulto cerca, innanzitutto, i vari Topolino, Tex, Diabolik, Satanik, Kriminal, Uomo Ragno, Batman ecc ecc per poter (ri)accarezzare tutti quegli albi già toccati durante l'infanzia; poi, da lì, nasce la "malattia" della ricerca,

Veroeat
CITAZIONE (DYD_HRM @ 23/10/2019, 11:21) 
La roba Disney non morirà mai proprio perché, alle spalle, c'è un'industria molto potente (tanto che il 90% dell'intrattenimento USA appartiene a loro) che da generazioni forgia sempre nuovi disneyani.

Anche qui vero character47, anche se i tradizionali personaggi Disney mi sembrano meno popolari di un tempo (niente più "Paperino's" o "Una sorpresa su cinque sarà uno di noi").
C'è stata una modifica nel mercato del fumetto: le ristampe distribuite in edicola dai quotidiani, a cadenza settimanale, sono riuscite là dove gli editori di fumetti tradizionali fallivano :bang: : mentre prima la Marvel classica veniva ristampata (intendo in edicola, non in fumetteria) solo per breve tempo su base mensile, con l'edizione Corriere/Gazzetta si è avuta sin troppo abbondanzagif, e si sono viste cose che prima si potevano solo auspicare (Tintin, Lucky Luke, DC anni 50 ...) :wub: . Anche se ... si ristampano sempre le stesse cose, escludendone altre, non ci sono più antologici e, salvo qualche eccezione, i quotidiani ripropongono materiale vecchio, di quando i fumetti erano veramente popolari, e non i fumetti recenti, meno venduti e più violenti :ph34r: .
Quindi, in futuro certe cose saranno inflazionate (quante ristampe hanno avuto i primi 75 numeri di Alan Ford?woot_jump), altre continueranno ad essere dimenticate, altre più recenti, con meno lettori e minor tiratura già in partenza, saranno un pò di nicchia ...
CITAZIONE (cubo cosmico @ 23/10/2019, 11:27) 
(...) Sembrano esserci mode "momentanee" che portano dagli altari alla polvere serie di recente pubblicazione con una velocità disarmante (...) Il caso più emblematico di tutti per me è dato dalle serie Ultimates, il cui valore è letteralmente sprofondato (...).
La Corno chiuse nell'84, dieci anni dopo, ma forse anche prima, c'era un'enorme richiesta delle sue pubblicazioni. Direi che la stessa cosa NON è successa con Star Comics e Play Press.

Ecco, questi sono due esempi di quello che intendevo dire :quote: . Insomma, a parte l'"archeologia", tra cose inflazionate e cose svalutate non mi sembra di vedere Gronchi Rosa futuri, ma è solo una impressione ... :?:
 
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view post Posted on 24/10/2019, 11:23
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Giannizzero Nero

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Un parere da chi frequenta il mercato da 45 anni. Le cose col tempo cambiano. In questi anni si è ad esempio affermata la cultura del numero-chiave, che cancella ogni logica di rapporto tiratura-prezzo e lo lega esclusivamente alla richiesta, facendo del collezionismo un ambiente borsistico. Parliamo pure del 91 Uomo Ragno Star, perchè è l'esempio ideale e uno spartiacque con cui fare i conti. Parlare di speculazione oggi è ingenuo, dopo 50 anni in cui prezzi come quello di Zenith 52 sono stati ovviamente dilatati a causa di una prima apparizione, o come se il numero 2 di Topolino avesse avuto una tiratura diversa dall'1. I prezzi "naturali" non esistono perchè in natura il mercato non esiste. Oggi in particolare è il cinema a scandire i movimenti delle quotazioni, come sa chi ha provato ad acquistare articoli come Thanos Quest o Silver Surfer 34 di recente. Che la cosa non piaccia è comprensibile, ma l'americanizzazione del mercato è irreversibile ed è molto più utile interpretarla che negarla. Attualmente la gran parte dei numeri-chiave si concentrano nelle serie UR, da Corno (18,44,133-34,149) a Star (lasciando a parte il 9, periodica riedizione della leggenda metropolitana dell'8 negli anni '90: 27,39,91), Marvel Italia (141,273 A,300) e Panini (445A, 451,500 Blu etc.). Ma i movimenti dati dalla moda possono portare anche a discese, come per Batman Planeta, che sino a un paio di anni fa era caccia aperta sui numeri 9,26,28,30A,31-32,35,39,53 e adesso è in disuso.
 
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cubo cosmico
view post Posted on 24/10/2019, 19:34




Quest'ultimo intervento davvero molto interessante...ti chiedo Dario, visto che sembri molto preparato in materia, questi prezzi "gonfiati" su certi numeri Uomo Ragno Corno e Star sono dovuti alle richieste provenienti dall'estero o più semplicemente una parte dei collezionisti italiani si è "americanizzato" ed ha scoperto che il n° X con la prima apparizione di Goblin o la morte di Gwen ha più valore intrinseco del n° Y con la prima apparizione di Orestolo il Papero?
In seconda analisi, se per il momento il fenomeno riguarda solo UR potrebbe avere un senso "investire" sulla prima apparizione del Dottor Destino o Galactus su F4 corno!
 
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view post Posted on 24/10/2019, 21:10
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Sceriffo di Valmitraglia

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Io sono convinto che l'unica speranza di una sopravvivenza del collezionismo di fumetti si può basare solo sulla cutura fumettistica di chi verrà dopo di noi. Insomma sulla nostalgia il collezionismo muore, ed il valore del fumetto tornerà ad essere uello che gli compete naturalmente: carta stampata usata.
Personalmente non mi importa nulla prevedere quello che interesserà agli altri. Io colleziono per me. Un oggetto è raro solo in rapporto alle copie ancora disponibili. Del suo valore commerciale mi preoccupo solo in fase di acquisto, insomma quanto dovrò sborsare per metterlo in collezione. Dopo diventa per me un pezzo che documenta un certo tipo di editoria in un certo periodo. Stop: tutto qui.

Mettetevi l'anima in pace: il collezionismo è fonte di utili economici solo per i commercianti, mai per i collezionisti. E se casualmente una rivendit arà con utile, questo rà nnullato dalle perdite massicce su tutto il resto delle collezioni.

Non fate gli indovini, accontentatevi dell'oggi e godetevelo. Del doman non v'è certezza.
 
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view post Posted on 24/10/2019, 22:48
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Specialista della Scudo

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Come ho più volte detto su questo sito, mi ritengo più un lettore che un collezionista: compro per nostalgia, per curiosità o per il piacere di leggere del materiale, d'epoca e non. Credo che ci siano tante modalità di collezionismo quanti gli individui che collezionano, tutte valide e non opinabili poiché ( e fintanto) c'è la libertà di disporre del proprio denaro come si vuole. L'importante è il piacere che si riceve a fronte dell'esborso. C'è un aspetto particolare del collezionismo che mi ha colpito ed è quello della rarità: alcune volte l'irreperibilità di un albo è dovuta ad una sua bassa tiratura altre invece alla bassa qualità dei suoi contenuti che han fatto si che pochi li volessero conservare . In alcuni casi poi, anche di fronte a tirature eccezionali ( fumetti che vendevano moltissimo) la facile reperibilità e la mancanza di richiesta degli albi usati ha fatto si che alcune testate fossero vendute sul mercato dell'usato a prezzo di carta da macero - penso alle tante pubblicazioni della UNIVERSO, ad esempio, che vent'anni fa nessuno avrebbe volute neanche gratis e che oggi vengono ricercate dai collezionisti e rivalutate dai venditori, al corriere dei piccoli , al Giornalino e al Vittorioso degli anni 70 ,( ma anche quelli più datati non hanno avuto in passato tanti estimatori quanti ne ebbero l'Avventuroso, L'audace, Il Topolino giornale o L'Avventura). Inizia un modesto interesse anche per quelle pubblicazioni/contenitore degli anni 70/80 del secolo scorso ( Skorpio-Lanciostory). Non escludo che anche queste pubblicazioni possano, al pari di Monello e Intrepido degli anni 60, diventare oggetto di richiesta e che i numeri miracolosamente scampati al macero acquisiscano , per la difficile reperibilità, quotazioni di tutto rispetto. Nel collezionismo tutto è possibile e la certezza è soltanto una, che ci saranno sempre individui interessati a conservare oggetti del proprio passato per nostalgia o quelli del passato di altri per amore della storia e per curiosità.
 
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view post Posted on 24/10/2019, 23:06
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Giannizzero Nero

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Per Cubo:
Entrambe le cose. Una parte dei collezionisti, quelli di scuola americana, ha recepito ed esteso la pratica dei numeri-chiave, e a questo si è aggiunta la novità della valorizzazione internazionale delle edizioni italiane di serie USA, giudicate dai forum le migliori al mondo. Mi prendo parte delle responsabilità in questo, come promotore e divulgatore del fumetto americano originale. Prima delle mie campagne informative UR 91 si trovava ovunque a 3 Euro, in 4-5 anni la situazione si è adattata agli sviluppi americani (anche se lì la scala è aliena rispetto a noi, e un albo del 1989 stampato in 650.000 copie ora parte da 250 Euro). Da anni le copie di numeri-chiave italiani si trovano su Ebay.com a prezzi pesanti, specie in versione CGC (una furbata commerciale che chiude l'albo nel plexiglass certificandone lo stato in scala 0-10 e aumentandone il prezzo). I Corno oggi conviene venderli su mercato esterno, dove un FANTASTICI 4 44 da 5 Euro può andare via da 50 a 150 a seconda delle condizioni. Basta informarsi sui cataloghi USA online, altra realtà assente dalla nostra provincia artigianale. Il futuro è questo.

Per lo Sceriffo:
Guarda che di più non potresti sbagliarti. Allarga la visuale al mercato globale e vedrai che il collezionismo di fumetti non è mai stato ricco, esteso e complesso come oggi. E' un mercato dove io, ad esempio, vendendo 30 anni di raccolte italiane ho in pate finanziato i miei riacquisti, e in parte investito su stock da rivendita, in modo che le mie attuali raccolte sono molto più ampie e rivalutate oggi di 10-20 volte. Se dovessi cederle in toto ne avrei un lavoro regolare per 5-10 anni. E' il modo di collezionare elementare di una volta, mettendo uno avanti all'altro numeri tutti equivalenti fino a chiudere una serie, che è alla fine. Oggi si collezionano le prime apparizioni, i numeri storici e quelli tondi, addirittura le edizioni mondiali di solo qualche numero epocale, i gadget, gli sketch, le tavole originali e via dicendo. La verità è che è un periodo irripetibile, con opportunità e prospettive mai viste prima, che non va respinto a priori solo perchè contrasta con le nostre abitudini (io sono del '64, colleziono da 45 anni) di un tempo.

Per Gentiluomo:
Il prezzo effettivo di un albo (ma di un oggetto in generale) è dato dal rapporto tra la sua rarità e la sua richiesta. Oggetti rarissimi - poni i primi Misterix - hanno richieste minime, e oggi oggetti comunissimi - poni certi albi Corno o star o Panini - hanno richiesta tale che vanno immancabilmente venduti in poco tempo. La nostalgia, che era un fattore vasilare sino al recente passato, oggi in un mercato globale dove tutti possono arrivare a tutto ovunque e sempre è divenuta un fattore tra tanti. Io colleziono riviste pulp americane anni '30 e libri fantastici dell'800. Oggi molti di sono si sono svincolati dal proprio contesto di crescita, e stanno realizzando i loro sogni impossibili di ragazzi. Se mi avessero mai detto che avrei avuto una copia della 1a edizione di THE FIRS MEN ON THE MOON di HG Wells del 1901, mi sarei fatto una risata. Oggi ce l'ho in libreria, e me la sono aggiudicata a un prezzo minimo scavalcando la barriera dei commercianti antiquari locali. Non è meraviglioso?
 
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view post Posted on 24/10/2019, 23:17
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Sono d'accordo con te (e non mi sembra di vedere contrasti tra le nostre posizioni). Una precisazione,dariojanish, sul forum ci si chiama l'un l'altro col nickname ( che è quello che compare in alto a sinistra, in grassetto e sottolineato, sopra all'immagine/avatar) o col nome reale ( se noto) mentre quello ai piedi dell'immagine è un attributo che riflette sostanzialmente l'anzianità e la frequentazione del Forum. Io sono John_John ( o Sergio) mentre " lo sceriffo" è Billyhusky ( o Antonio).
 
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view post Posted on 25/10/2019, 08:17
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CITAZIONE (cubo cosmico @ 23/10/2019, 11:27) 
Mah, il problema del ricambio generazionale c'è sicuramente... l'impressione è che siano ben pochi i giovani di oggi interessati al fumetto o al collezionismo.
Sembrano esserci mode "momentanee" che portano dagli altari alla polvere serie di recente pubblicazione con una velocità disarmante... Mi riferisco a certi manga, ma anche serie come TWD e -in parte- Rat-Man.
Il caso più emblematico di tutti per me è dato dalle serie Ultimates, il cui valore è letteralmente sprofondato. Questa era un'altra pubblicazione sulla quale avrei scommesso, ma evidentemente avevano ragione i 'mercanti' che mi avevano preannunciato che era una moda che non sarebbe durata!
Sul materiale anni 30/40 c'è ancora richiesta!? A me pare davvero poco...immagino che regga la Disney, ma credo che le strisce che fino a 20/30 anni fa avevano quotazioni da capogiro siano praticamente invendibili oggi...parlo genericamente, ma su questo potrebbe illuminarci un utente del Forum che è 'del mestiere' da una vita!
Comunque tornando alla tua domanda: mi accontenterei di sapere come si muoverà il mercato tra 5/10 anni!
La Corno chiuse nell'84, dieci anni dopo, ma forse anche prima, c'era un'enorme richiesta delle sue pubblicazioni. Direi che la stessa cosa NON è successa con Star Comics e Play Press.
Certo, se provo ad immaginare collezionisti 'completisti' che fra qualche anno volessero collezionare TUTTO quello che è uscito a livello supereroistico dal 1987 in poi...voglio ridere! Per prima cosa dovrà avere mooolto spazio, poi mooolti soldi (anche a pagare i pezzi 50 centesimi l'uno).
Devo essere sincero, mi farebbe piacere vedere pubblicazioni tipo All American Comics e i suoi albi monografici (forse si chiamavano Marvel Collection?) diventare super ricercate e super richieste. Ma anche le graphic Novels della Play Press.
Io faccio prevalentemente riferimento ai supereroi perché quello è il mio mondo.

Leggendoti, io capisco solo una cosa.
Che non collezioni per passione ma ti limiti a prendere quello che speri si rivaluti di molto con il passare del tempo.
Un pezzo o una serie non ti interessano in funzione del personaggio e dei contenuti, ma esclusivamente in ottica di un futuro guadagno...
... guadagno che puntualmente ti sfuma perchè non riesci a capire da solo quando un determinato pezzo raggiunge i suoi massimi e preso da vane speranze di guadagno maggiore ti attardi a cederlo finchè il suo prezzo crolla.
La verità è che con le cose super-eroistiche che colpri in fumetteria, non ci farai MAI un guadagno, per 2 motivi:
1- Perchè non sei in grado di sfruttare al meglio l'onda per sapere quando lo devi cedere ai massimi.
2- Perchè con quelle serie fatte apposta per spennare i collezionisti, non ti porti mai a casa dei pezzi di storia del fumetto ma solo variant e serie fatte a fini commerciali.

Se "collezioni" con l'occhio a un orizzonte temporale di 5/10 anni, significa che non compri perchè un fumetto lo ami per te, ma lo ami solo se il suo valore si moltiplica.
 
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FrankCaro66
view post Posted on 25/10/2019, 08:29




CITAZIONE (dariojanisch @ 25/10/2019, 00:06) 
Per Cubo:
Entrambe le cose. Una parte dei collezionisti, quelli di scuola americana, ha recepito ed esteso la pratica dei numeri-chiave, e a questo si è aggiunta la novità della valorizzazione internazionale delle edizioni italiane di serie USA, giudicate dai forum le migliori al mondo. Mi prendo parte delle responsabilità in questo, come promotore e divulgatore del fumetto americano originale. Prima delle mie campagne informative UR 91 si trovava ovunque a 3 Euro, in 4-5 anni la situazione si è adattata agli sviluppi americani (anche se lì la scala è aliena rispetto a noi, e un albo del 1989 stampato in 650.000 copie ora parte da 250 Euro). Da anni le copie di numeri-chiave italiani si trovano su Ebay.com a prezzi pesanti, specie in versione CGC (una furbata commerciale che chiude l'albo nel plexiglass certificandone lo stato in scala 0-10 e aumentandone il prezzo). I Corno oggi conviene venderli su mercato esterno, dove un FANTASTICI 4 44 da 5 Euro può andare via da 50 a 150 a seconda delle condizioni. Basta informarsi sui cataloghi USA online, altra realtà assente dalla nostra provincia artigianale. Il futuro è questo.

Ciao Dario Gianish! Io non sapevvo che tu hai introdotto queste pratiche americane da noi!!! Io sinceramente preferivo che tutti gli albi rimanevano poco cari non so se è così un merito che tua hai fatto alzare sti prezzi! :woot: Per fortuna ci sono ancora i vecchi mercatini dove puoi trovare tante belle mattonelle a pochi euri :sodd:
Ma tu sei lo stesso che ho visto su FaceBook? Perchè su FB ti ho visto dire che non ti piacciono i fumetti tenuti bene e che il vero collezionista prende le "ciofeche" (come si dice da noi)... ma se dici che porti la cultura USA da noi io pensavo che tenessi alla conservazione come fanno in America che ho visto albi belli belli venduti cari. E' un chiarimento!!! Anche perchè io penso che se si pensa al futuro le cose ben tenute varranno sempre più di quelle in stato "ciofeche"! E' un chiarimento eh, voglio sapere cosa ne pensi :cin:
 
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view post Posted on 25/10/2019, 08:43
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (dariojanisch @ 25/10/2019, 00:06) 
Per Cubo:
Entrambe le cose. Una parte dei collezionisti, quelli di scuola americana, ha recepito ed esteso la pratica dei numeri-chiave, e a questo si è aggiunta la novità della valorizzazione internazionale delle edizioni italiane di serie USA, giudicate dai forum le migliori al mondo. Mi prendo parte delle responsabilità in questo, come promotore e divulgatore del fumetto americano originale. Prima delle mie campagne informative UR 91 si trovava ovunque a 3 Euro, in 4-5 anni la situazione si è adattata agli sviluppi americani (anche se lì la scala è aliena rispetto a noi, e un albo del 1989 stampato in 650.000 copie ora parte da 250 Euro). Da anni le copie di numeri-chiave italiani si trovano su Ebay.com a prezzi pesanti, specie in versione CGC (una furbata commerciale che chiude l'albo nel plexiglass certificandone lo stato in scala 0-10 e aumentandone il prezzo). I Corno oggi conviene venderli su mercato esterno, dove un FANTASTICI 4 44 da 5 Euro può andare via da 50 a 150 a seconda delle condizioni. Basta informarsi sui cataloghi USA online, altra realtà assente dalla nostra provincia artigianale. Il futuro è questo.

Ero in presenza di una autorità che riesce a influenzare il pensiero e i desideri delle messe di tutta italia e non me ne ero reso conto... :ink:
Allora tu devi essere quel "Dario Janese" che su Facebook snocciola perle di saggezza ai suoi discepoli...!!
Perle tipo questa.:

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CITAZIONE (FrankCaro66 @ 25/10/2019, 09:29) 
Ciao Dario Gianish! Io non sapevvo che tu hai introdotto queste pratiche americane da noi!!! Io sinceramente preferivo che tutti gli albi rimanevano poco cari non so se è così un merito che tua hai fatto alzare sti prezzi! :woot: Per fortuna ci sono ancora i vecchi mercatini dove puoi trovare tante belle mattonelle a pochi euri :sodd:
Ma tu sei lo stesso che ho visto su FaceBook? Perchè su FB ti ho visto dire che non ti piacciono i fumetti tenuti bene e che il vero collezionista prende le "ciofeche" (come si dice da noi)... ma se dici che porti la cultura USA da noi io pensavo che tenessi alla conservazione come fanno in America che ho visto albi belli belli venduti cari. E' un chiarimento!!! Anche perchè io penso che se si pensa al futuro le cose ben tenute varranno sempre più di quelle in stato "ciofeche"! E' un chiarimento eh, voglio sapere cosa ne pensi :cin:

Ti riferisci a questo passaggio..?

B1D3F031-598C-4B1B-B755-E3735F6196A7

A parte che "Albi nuovi perfetti" sono solo nuovi perfetti e non una vecchia donna rifatta...
Semmai una vecchia donna rifatta puo essere un albo restaurato...
 
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view post Posted on 25/10/2019, 08:52
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Inviato di Mjorek

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Vecchia donna rifatta?

È un paragone che reggerebbe se parlassimo di albi difettati fatti restaurare per sembrare nuovi (che infatti sanno di "falso").

Non di albi che eccezionalmente sono rimasti nello stato in cui uscirono in edicola. Perché non mi risulta che in edicola si comprassero già sgualciti, con segni di usura.
 
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view post Posted on 25/10/2019, 09:07
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Secondo queste teorie chi acquista materiale da edicola e lo paga il prezzo di mercato non è un collezionista. :blink:

Il mondo funziona al contrario adesso.
 
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view post Posted on 25/10/2019, 09:17
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Inviato di Mjorek

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Capisco e approvo anche il discorso se si parla di comporre collane di pezzi comuni, ove i prezzi di mercato spesso sono gonfiati. Muovendosi bene si possono comporre pezzo per pezzo spendendo poco.

Inapplicabile su tutto quel materiale DAVVERO raro e ricercato, dove pensare di poter comprare sempre a prezzo di sottovalutazione significa solo non avere mai la possibilità di chiudere, di avere i pezzi chiave, significa attendere vanamente lustri... cioè in sostanza NON collezionare.
 
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view post Posted on 25/10/2019, 09:38
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Terribile Brigante del West

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Ahi!
 
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