Vintage Comics

I miei neri, visto che il genere nero ha numerosi proseliti

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view post Posted on 7/12/2017, 17:38
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Erede della Famiglia De Frissac

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Giusta osservazione:tutte impostate allo stesso modo! :woot:
 
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view post Posted on 7/12/2017, 22:22
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CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 5/12/2017, 23:37) 
Certo che se uno non aveva una mancolista, difficile ricordarsi le copertine per capire quali numeri gli mancavano :D : sono praticamente tutte uguali e anche vagamente comiche, con Killing in secondo piano intento a pestare qualcuno e una tizia in primo piano in posa plastica, come se capitasse di lì per caso :lol:

Pensi realmente che questi fotoromanzi fossero acquistati per seguire le gesta dello scheletrico assassino? Se la gnocca era in primo piano e Killing sullo sfondo ci sarà stato sicuramente un perché... :lol: Tra l'altro le storie erano mediocri e le uccisioni crudeli ed assolutamente gratuite. (C'è un film " the diabolikal super kriminal" nel quale viene narrata la storia e le vicissitudini della testata, intervista con protagonisti e regista...e mostra come il kistch possa divenire un fenomeno di culto oltralpe e in Anatolia.).
 
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view post Posted on 8/12/2017, 16:43
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Uomo Senza Paura

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Io, personalmente, non li ho mai collezionati per il semplice fatto che non appartengono alla categoria "Fumetto"!
Sono infatti dei semplici fotoromanzi e non ho mai capito il motivo per cui Mencaroni li abbia inseriti, insieme a tanta altra paccottiglia di certo non di genere "Noir", da fotoromanzi e riviste sexy di bassa lega a fumetti western, di vichinghi, di guerra, di fantascienza ed anche di supereroi nei suoi due volumi "Avventure Noir" :wacko: Probabilmente per aumentare il brodo e fare duevolumi da oltre € 40,00 ciascuno, quando ne sarebbe bastato solo uno :mmm:
 
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view post Posted on 8/12/2017, 22:01
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[QUOTE
Big Bill " le Casseur"


Io, personalmente, non li ho mai collezionati per il semplice fatto che non appartengono alla categoria "Fumetto"!
Sono infatti dei semplici fotoromanzi e non ho mai capito il motivo per cui Mencaroni li abbia inseriti, insieme a tanta altra paccottiglia di certo non di genere "Noir", da fotoromanzi e riviste sexy di bassa lega a fumetti western, di vichinghi, di guerra, di fantascienza ed anche di supereroi nei suoi due volumi "Avventure Noir][/QUOTE]

Il secondo dei volumi Noir editi da Mencaroni, ma mi sembra di ricordare sia riportato nel testo del volume stesso, mette assieme prodotti eterogenei accumunabili ai " neri" solo per il formato e per il periodo in cui hanno visto l'uscita in edicola.
Che dietro ogni iniziativa editoriale( e non solo quelle dell'ottimo Luca) ci siano anche motivazioni economiche mi sembra plausibile ( non ho mai visto editori vestirsi da crocerossine) ma per prodotti qualitativamente così validi ed esteticamente appaganti quali quelli editi dall'editore/collezionista/venditore pugliese i 40/50 euro si spendono volentieri, sempre che l'argomento interessi. Io ho acquistato i neri ma non acquisterò gli erotici, i volumi sugli albi di figurine e sui pupazzetti Mio perché non interessato a quei generi. Quei fotoromanzi , a mio parere, presentando dialoghi tra i protagonisti sotto forma di fumetto , soprattutto Genius ( che verrà poi ripreso da Manara in una seconda serie disegnata) e Killing sono ( per la tematica , la datazione di pubblicazione, il formato) sicuramente iscrivibili al genere ( io ci aggiungerei anche , con scandalo da parte dei più "probi" tra gli iscritti anche Supersex- soprattutto quello dell'epoca di Gabriel Pontello al quale molti giovinetti debbono un'infinità di ore liete). D'altro canto Prince Valiant e Tarzan di Foster sono da sempre classificati delle perle del fumetto pur essendo in realtà immagini accompagnate da testo didascalico, opere nelle quali il fumetto vero e proprio non compare mai. Tutto è sempre estremamente soggettivo...In ogni caso, pur non rimpiangendo la spesa, dopo una prima sommaria occhiata mi sono anch'io domandato se scrivere Noir sul secondo volume non sia stato piuttosto avventato... :D :lol: :D

Edited by John_John - 8/12/2017, 22:58
 
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view post Posted on 12/12/2017, 12:04
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Ti sbagli: e' nel primo volume di "Avventure Noir" (per me, collezionista di fumetti anni 50/60, straordinari ed utilissimi, direi indispensabili) ci sono ben 90 pagine (su oltre 300) dedicate esclusivamente ai fotoromanzi, dai fotogialli Genius e Killing a, soprattutto, miriadi di riviste erotico/pornografiche anni 60, non nel secondo. Nel secondo vi e' piu' materiale eterogeneo quale west, cappa e spada, fantascienza, ma ce n'e' anche nel primo.
I fotoromanzi non sono fumetti, e questo non e' soggettivo, basta vedere la definizione di fumetto (inteso come linguaggio) in qualunque dizionario, senza arrivare a scomodare Will Eisner, Hugo Pratt o Scott Mc Cloud (consigliatissimi a chi volesse approfondire).
La tua confusione deriva dal fatto che in Italia la nuvoletta che riporta i dialoghi e' chiamata "fumetto" cosi' come il linguaggio stesso del media ...
Ma e' fumetto, se soddisfa il requisito della sequenzialita', anche senza nuvolette (le bellissime storie mute di Ken Parker sono fumetti a tutti gli effetti, anche se non vi sono ballons), mentre e' indispensabile che le immagini siano DISEGNATE, altrimenti non si puo' parlare di "bande dessine'e", di "letteratura disegnata" di "arte sequenziale"!!!
Le foto non sono DISEGNO e senza disegno non si puo' parlare di fumetto.
Prince Valiant e Tarzan di Foster SONO fumetti, non scherziamo!
Che poi non ci sia il "balloon" (in Italia chiamato "fumetto", e qui, come gia' detto, ma "repetita iuvant", sta il tuo equivoco di fondo) non significa niente: nel fumetto inteso come "linguaggio", (che in Francia si chiama "bande dessine'e", in USA "comics", in Giappone "manga" ed in Sudamerica "historieta"); il testo puo' essere contenuto sia nei balloon, ma anche in onomatopee, in didascalie interne oppure nei cosidetti "cartigli", come succedeva all'epoca per Prince Valiant, Tarzan e tutti i fumetti del periodo ;)
 
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view post Posted on 12/12/2017, 16:29
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (Big Bill "Le Casseur" @ 12/12/2017, 12:04) 
Ti sbagli: e' nel primo volume di "Avventure Noir" (per me, collezionista di fumetti anni 50/60, straordinari ed utilissimi, direi indispensabili) ci sono ben 90 pagine (su oltre 300) dedicate esclusivamente ai fotoromanzi, dai fotogialli Genius e Killing a, soprattutto, miriadi di riviste erotico/pornografiche anni 60, non nel secondo. Nel secondo vi e' piu' materiale eterogeneo quale west, cappa e spada, fantascienza, ma ce n'e' anche nel primo.
I fotoromanzi non sono fumetti, e questo non e' soggettivo, basta vedere la definizione di fumetto (inteso come linguaggio) in qualunque dizionario, senza arrivare a scomodare Will Eisner, Hugo Pratt o Scott Mc Cloud (consigliatissimi a chi volesse approfondire).
La tua confusione deriva dal fatto che in Italia la nuvoletta che riporta i dialoghi e' chiamata "fumetto" cosi' come il linguaggio stesso del media ...
Ma e' fumetto, se soddisfa il requisito della sequenzialita', anche senza nuvolette (le bellissime storie mute di Ken Parker sono fumetti a tutti gli effetti, anche se non vi sono ballons), mentre e' indispensabile che le immagini siano DISEGNATE, altrimenti non si puo' parlare di "bande dessine'e", di "letteratura disegnata" di "arte sequenziale"!!!
Le foto non sono DISEGNO e senza disegno non si puo' parlare di fumetto.
Prince Valiant e Tarzan di Foster SONO fumetti, non scherziamo!
Che poi non ci sia il "balloon" (in Italia chiamato "fumetto", e qui, come gia' detto, ma "repetita iuvant", sta il tuo equivoco di fondo) non significa niente: nel fumetto inteso come "linguaggio", (che in Francia si chiama "bande dessine'e", in USA "comics", in Giappone "manga" ed in Sudamerica "historieta"); il testo puo' essere contenuto sia nei balloon, ma anche in onomatopee, in didascalie interne oppure nei cosidetti "cartigli", come succedeva all'epoca per Prince Valiant, Tarzan e tutti i fumetti del periodo ;)

Ogni definizione serve per poter catalogare ed organizzare/ controllare del materiale.
Il fotoromanzo è molto più simile al fumetto di tanti " fumetti" moderni e recenti che sono ghirigori mentali, libelli politici, manuali per persuasioni occulte, esercizi grafici e tant'altro.
Non voglio difendere certo l'operato di Mencaroni, ma prendi ad esempio la lista di Sanna su IF. A me sta bene che un libro mi faccia accostamenti anche un poco "tirati per i capelli". Basta che mi dia materiale su cui ragionare. Starà poi a me accettare o meno le altrui classificazioni
 
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view post Posted on 12/12/2017, 16:54
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Sostanzialmente hai ragione, Big Bill "Le Casseur": indubbiamente parto dall'accezione italica di fumetto tesa ad indicare la nuvoletta che contiene i dialoghi... Alcuni fumetti venivano persino chiamati " cineromanzi " ( alcuni albi del vittorioso mi sembra ... ) Ovviamente per me non è poi così significativa la cosa essendo un lettore e non uno studioso della materia. Ci sono fumetti camuffati da fotoromanzi ( mi vengono in mente le tavole di Molino pubblicate su Grand Hotel che prendevano a prestito le sembianze di attori ed attrici famosi, con stile realista ) e ci sono ( e ci sono state) forme ibride considerate fumetti : penso ai "libri delle Invasioni" - Slaine di Mills/Langley che è una fusione di foto elaborate con photoshop e ritoccate con tecniche varie... Diciamo che mi inchino alla tua cognizione di causa pur rimanendo della mia opinione ( le definizioni standardizzate di altri non mi decide nulla). Killing e Genius sono fotoromanzi " neri", per formato e tematica accostabili ai succedanei di Diabolik e Kriminal. Come ebbi a sostenere qualche tempo fa, il primo " fumetto" ( nel senso di immagine con nuvolette di testo) è un affresco della Basilica di S. Clemente di Roma, raffigurante il supplizio del santo, nel quale il patrizio che commissiona il martirio del papa Clemente I° istiga i suoi sicari all'azione...). Ogni cosa ha valore soggettivo. Nello stesso articolo di Wikipedia che riporta le definizioni di Pratt ed Eisner che tu citi viene anche detto:"...Il termine "fumetto" si riferisce alla "nuvoletta", simile a uno sbuffo di fumo, utilizzata per riportare il dialogo tra i personaggi (detta in inglese balloon). Nonostante il termine "fumetto" abbia dato il nome, in Italia, al mezzo di comunicazione stesso, nel fumetto non solo le nuvolette sono deputate alla traslazione dello scritto. Vi possiamo trovare infatti anche onomatopee iconiche, didascalie interne o addirittura la didascalia, esterna alla vignetta, solitamente denominata 'cartiglio'. È curioso notare come, nonostante il termine fumetto si sia impresso come idea per designare questo mondo espressivo, nei primi anni in cui si diffondeva in Italia, il fumetto non aveva affatto fumetti. Infatti, sino a partire dalla prima metà degli anni venti, in concomitanza con l'autarchia fascista, un congresso costituito per l'occasione, con numerosi intellettuali di regime (tra cui spiccava come coordinatore del gruppo l'autore futurista Tommaso Marinetti) decise di non pubblicare le vignette provenienti dall'estero con gli originari baloon, ritenuti un mezzo tanto barbaro e triviale da risultare diseducativo per i bambini, originari destinatari delle tavole pubblicate sui giornali dell'epoca, ad esempio sull'appena nato Corriere dei Piccoli, ma rendere muta la vignetta aggiungendo, nello spazio vuoto sotto la vignetta, un cartiglio illustrativo in rima, solitamente ottonari o novenari in rima baciata.[2] Solo successivamente, nell'immediato dopoguerra, si principiò a utilizzare sistematicamente i veri e propri "fumetti".
In parte questa definizione conferma il mio modo di vedere. Beninteso Io non ho mai ritenuto il mio modo di pensare l'unica forma valida ne' pretendo che sia utilizzata da altri, sottolineo sempre le mie affermazioni con una forma liberale e democratica di premessa che è " a mio modo di vedere".
 
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CITAZIONE (billyhusky @ 12/12/2017, 16:29) 
CITAZIONE (Big Bill "Le Casseur" @ 12/12/2017, 12:04) 
Ti sbagli: e' nel primo volume di "Avventure Noir" (per me, collezionista di fumetti anni 50/60, straordinari ed utilissimi, direi indispensabili) ci sono ben 90 pagine (su oltre 300) dedicate esclusivamente ai fotoromanzi, dai fotogialli Genius e Killing a, soprattutto, miriadi di riviste erotico/pornografiche anni 60, non nel secondo. Nel secondo vi e' piu' materiale eterogeneo quale west, cappa e spada, fantascienza, ma ce n'e' anche nel primo.
I fotoromanzi non sono fumetti, e questo non e' soggettivo, basta vedere la definizione di fumetto (inteso come linguaggio) in qualunque dizionario, senza arrivare a scomodare Will Eisner, Hugo Pratt o Scott Mc Cloud (consigliatissimi a chi volesse approfondire).
La tua confusione deriva dal fatto che in Italia la nuvoletta che riporta i dialoghi e' chiamata "fumetto" cosi' come il linguaggio stesso del media ...
Ma e' fumetto, se soddisfa il requisito della sequenzialita', anche senza nuvolette (le bellissime storie mute di Ken Parker sono fumetti a tutti gli effetti, anche se non vi sono ballons), mentre e' indispensabile che le immagini siano DISEGNATE, altrimenti non si puo' parlare di "bande dessine'e", di "letteratura disegnata" di "arte sequenziale"!!!
Le foto non sono DISEGNO e senza disegno non si puo' parlare di fumetto.
Prince Valiant e Tarzan di Foster SONO fumetti, non scherziamo!
Che poi non ci sia il "balloon" (in Italia chiamato "fumetto", e qui, come gia' detto, ma "repetita iuvant", sta il tuo equivoco di fondo) non significa niente: nel fumetto inteso come "linguaggio", (che in Francia si chiama "bande dessine'e", in USA "comics", in Giappone "manga" ed in Sudamerica "historieta"); il testo puo' essere contenuto sia nei balloon, ma anche in onomatopee, in didascalie interne oppure nei cosidetti "cartigli", come succedeva all'epoca per Prince Valiant, Tarzan e tutti i fumetti del periodo ;)

Ogni definizione serve per poter catalogare ed organizzare/ controllare del materiale.
Il fotoromanzo è molto più simile al fumetto di tanti " fumetti" moderni e recenti che sono ghirigori mentali, libelli politici, manuali per persuasioni occulte, esercizi grafici e tant'altro.
Non voglio difendere certo l'operato di Mencaroni, ma prendi ad esempio la lista di Sanna su IF. A me sta bene che un libro mi faccia accostamenti anche un poco "tirati per i capelli". Basta che mi dia materiale su cui ragionare. Starà poi a me accettare o meno le altrui classificazioni

Trovi simile il fotoromanzo al fumetto perche', per te, entrambi hanno origine "popolare", magari "pulp", ed entrambi sono derivati delle "dime novels", anch'esse di estrazione marcatamente popolare. ;)
Anche se poi questo e' vero solo in parte, perche' il fumetto e' nato negli USA sui quotidiani di inizio novecento, che non erano certo "popolari" ma per un target acculturato ... semmai, e' stato con l'avvento dei comic- book, negli anni '30, che il fumetto e' diventato fenomeno popolare di massa ...
Poi, il fumetto contemporaneo puo' anche non interessare, alcuni fumetti contemporanei sono sicuramente sperimentali, intellettuali, socialmente impegnati, autoriali e non certo di target popolare (ma questo gia' dalla fine degli anni '60), ma la stragrande maggioranza del fumetto moderno e' popolare, solo che il linguaggio si e' evoluto rispetto agli anni '50/60, ma sempre di fumetto si tratta. Il fotoromanzo e' altra cosa ;)
 
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view post Posted on 12/12/2017, 18:14
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CITAZIONE (John_John @ 12/12/2017, 16:54) 
Sostanzialmente hai ragione, Big Bill "Le Casseur": indubbiamente parto dall'accezione italica di fumetto tesa ad indicare la nuvoletta che contiene i dialoghi... Alcuni fumetti venivano persino chiamati " cineromanzi " ( alcuni albi del vittorioso mi sembra ... ) Ovviamente per me non è poi così significativa la cosa essendo un lettore e non uno studioso della materia. Ci sono fumetti camuffati da fotoromanzi ( mi vengono in mente le tavole di Molino pubblicate su Grand Hotel che prendevano a prestito le sembianze di attori ed attrici famosi, con stile realista ) e ci sono ( e ci sono state) forme ibride considerate fumetti : penso ai "libri delle Invasioni" - Slaine di Mills/Langley che è una fusione di foto elaborate con photoshop e ritoccate con tecniche varie... Diciamo che mi inchino alla tua cognizione di causa pur rimanendo della mia opinione ( le definizioni standardizzate di altri non mi decide nulla). Killing e Genius sono fotoromanzi " neri", per formato e tematica accostabili ai succedanei di Diabolik e Kriminal. Come ebbi a sostenere qualche tempo fa, il primo " fumetto" ( nel senso di immagine con nuvolette di testo) è un affresco della Basilica di S. Clemente di Roma, raffigurante il supplizio del santo, nel quale il patrizio che commissiona il martirio del papa Clemente I° istiga i suoi sicari all'azione...). Ogni cosa ha valore soggettivo. Nello stesso articolo di Wikipedia che riporta le definizioni di Pratt ed Eisner che tu citi viene anche detto:"...Il termine "fumetto" si riferisce alla "nuvoletta", simile a uno sbuffo di fumo, utilizzata per riportare il dialogo tra i personaggi (detta in inglese balloon). Nonostante il termine "fumetto" abbia dato il nome, in Italia, al mezzo di comunicazione stesso, nel fumetto non solo le nuvolette sono deputate alla traslazione dello scritto. Vi possiamo trovare infatti anche onomatopee iconiche, didascalie interne o addirittura la didascalia, esterna alla vignetta, solitamente denominata 'cartiglio'. È curioso notare come, nonostante il termine fumetto si sia impresso come idea per designare questo mondo espressivo, nei primi anni in cui si diffondeva in Italia, il fumetto non aveva affatto fumetti. Infatti, sino a partire dalla prima metà degli anni venti, in concomitanza con l'autarchia fascista, un congresso costituito per l'occasione, con numerosi intellettuali di regime (tra cui spiccava come coordinatore del gruppo l'autore futurista Tommaso Marinetti) decise di non pubblicare le vignette provenienti dall'estero con gli originari baloon, ritenuti un mezzo tanto b ;) arbaro e triviale da risultare diseducativo per i bambini, originari destinatari delle tavole pubblicate sui giornali dell'epoca, ad esempio sull'appena nato Corriere dei Piccoli, ma rendere muta la vignetta aggiungendo, nello spazio vuoto sotto la vignetta, un cartiglio illustrativo in rima, solitamente ottonari o novenari in rima baciata.[2] Solo successivamente, nell'immediato dopoguerra, si principiò a utilizzare sistematicamente i veri e propri "fumetti".
In parte questa definizione conferma il mio modo di vedere. Beninteso Io non ho mai ritenuto il mio modo di pensare l'unica forma valida ne' pretendo che sia utilizzata da altri, sottolineo sempre le mie affermazioni con una forma liberale e democratica di premessa che è " a mio modo di vedere".

Stiamo parlando di "definizione""di fumetto, quella universalmente riconosciuta dalla cultura ufficiale, non di un'opinione personale ...
In queste cose e' d'obbligo essere pragmatici e non esprimere giudizi di valore appellandosi ad astratti principi di "libertalita' e democraticita'" che, alla fine, non sarebbero conunque idonei a trasformare l'acqua in vino, perche', se e' vero che la foto e' altra cosa rispetto al disegno (o e' opinabile anche questo?) e' altrettanto vero che quelli di Walter Molino rimarranno comunque dei disegni e non si trasformeranno mai in foto
 
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698 replies since 17/10/2017, 10:33   5590 views
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