CITAZIONE (DYD_HRM @ 23/9/2017, 12:12)
a)Diciamo che, in futuro, sarà difficile capire cosa avrà un valore e cosa no.
b)Chiaramente ci si basa sul semplice ragionamento: tanti esemplari presenti in condizioni perfette + poca domanda = valore nullo.
c)Mi son chiesto se il futuro sarà questo: le rarità saranno file non più scaricabili dai loro client e quindi formeranno un nuovo mercato.
d)Pensate uno scenario simile nei fumetti: Amazon ritira i download per il n.1 di Diabolik, e chiunque abbia la licenza da vendere (che permetterebbe lo scaricamento del file sulla piattaforma) la mette all'asta.
Mi sono permesso di separare le tue affermazioni. Premesso che c'è un errore di fondo. Continuate a confondere le cose.
Nessuno si offenda, ma mi fate tornare in mente i vecchi compitini tranello delle elementari, quando si chiedeva di sommare mele e pere, galline e uova e così via. Ed anche io, non di rado ci cadevo nel tranello.
a)Certo, va però precisato. Valore è generico. Quello ECONOMICO è imprevedibile, quello COLLEZIONISTICO è noto da anni. Perchè salvo fortuiti e straordinari ritrovamenti, di ogni serie si sa la consistenza complessiva. Topolino libretto e Tex e Diabolik e Zagor magari non proprio, ne esistono tonnellate di questi albi probabilmente ancora giacenti in armadi, casse e cantine. Ma Di Topogiornale, Audace, Risata, Cowboy, e così via, a citare solo serie note a quasi tutti, si sa perfettamente quante sono. Ancor meno complete e teoricamente perfette. E non sarà certo il ritrovamento ( volesse il cielo) di una dozzina di serie non censite a cambiare sostanzialmente la rarità.
b) in fondo già risposto sopra. Per soldi non si colleziona, si investe. Chi investe, non è un collezionista. Al massimo, un collezionista commerciante. Che poi è sempre un commerciante di alcuni materiali, collezionista di altri. Levatevi, nel vostro interesse, il concetto di collezione uguale soldi futuro. E' falso, quello giusto è acquisto fatto oggi=soldi spesi che non rientreranno più se non con difficoltà ed in piccola parte.
c) concordo, in futuro la realtà dei , come dite, database(?) sarà sul mezzo informatico: pratico, maneggevole,illimitato, non deteriorabile, probabilmente anche poco costoso ( ma chissà su questo punto, se eliminata la concorrenza di altre fonti del sapere i prezzi saranno ancora questi, o ben maggiori in cambio poi di un nulla in termini di possesso materiali?). La benzina costava poco, certi combustibili quasi nulla e così via............
d) su questo stai certo: quel file non vale oggi nulla e mai lo varrà. Saranno solo soldi buttati al vento che sarebbe stato molto meglio investire nell'acquisto di una copia sbertucciata dell'albo, magari anche una semplice anastatica su carta........ Ed il file " segreto" è poi proprio la negazione del collezionismo. Collezionare vuol dire mettere insieme degli oggetti da condividere con gli altri, addirittura nella prospettiva di mantenerli accessibili alle future generazioni. Un file segreto che mi consente di godere del possesso esclusivo.........è un assurdo collezionistico. I collezionisti saranno egocentrici, permalosi, invidiosi, polli da spennare, tutto quello che vuoi. Ma il collezionista condivide, non nasconde agli altri. Gli oggetti restano suoi, la conoscenza viene condivisa gratuitamente. Magari quegli oggetti potrebbero valere poi di più, se altri amatori sorgono grazie alla condivisione. Condividi con tutti il tuo file segreto: non varrà più nulla neppure economicamente............