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I collezionisti di domani : cosa collezioneranno?

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view post Posted on 23/9/2017, 01:30
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Sceriffo di Valmitraglia

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Perdonate se intervenendo riesco ancora una volta ad essere " scostante". Ma sul collezionismo in molti avete idee confuse.
Rimanendo nel settore dei multipli, collezionismo non è raccolta semplicemente intesa: vado all'edicola, o in fumetteria, o mi abbono ad una rivista sempre per duecento anni ( quanto magari sarà la vita di un umanoide futuro ). In questo modo quell'uomo del secolo futuro non avrà collezionato un bel nulla. Avrà semplicemente conservato, con attenzione magari massima, delle cose che gli piacevano, o che lo interessavano per altri motivi.Cose a lui contemporanee. Che è semplicemente conservare. Che poi quelle cose in futuro varranno moltissimo o pochissimo è del tutto ininfluente. Collezionista sarà chi raccoglierà quelle cose non più contemporanee, ma testimoni di un passato ( irrilevante se di grande o nullo valore economico ), possibilmente ampliando con ulteriori acquisizioni, operando ricerca e selezione, proteggendo quanto messo insieme nel miglior modo a lui possibile, per il piacere proprio e, perdonatemi il termine, l'orgoglio per avere lasciato alle generazioni future una testimonianza tangibile di quello che è stato l'uomo e delle sue azioni, sia pure in un settore spesso limitato. Quanto informatizzato non è e non sarà mai collezione. Perchè quelle cose non sono nate per quel supporto, perchè riproducibili e fruibili da chiunque senza limite alcuno, e per mille altri motivi simili.
Il valore di una collezione non è il " valore economico", ma la rarità della stessa.Il giorno in cui 14 miliardi di terrestri si contenderanno un milione di copie di un numero di un manga, tanto per fare un esempio, quell'albo non avrà neppure quel giorno un valore collezionistico neanche lontanamente paragonabile a quello di un Albo della risata che nessuno acquisterebbe neppure se quasi regalato.
Ovviamente ognuno è libero di acquistare, conservare, valorizzare quello che compra al momento della sua commercializzazione. Ed esserne felice ( ci mancherebbe ). Ma quegli oggetti, tirati in tante copie e conservati non saranno mai oggetti da collezione, proprio perchè troppi saranno i pezzi conservati ( e magazzino ) e perchè non di rado pubblicati perchè fossero conservati ( insomma, fabbricati per i collezionisti, con artifici magari per una fittizia, in quanto artefatta, rarità ).
E perdonate la mia cattiveria, fumetto italiano da collezione è certamente quello pubblicato dagli inizi a .......prima di Linus. Il resto è stato stampato troppo spesso strizzando l'occhio ad un lettore collezionista....ed allora diventa necessario operare una selezione attenta tra quello che è espressione genuina e quello che è pollo amadori ( che poi pollo in realtà è il collezionista che acquista certe cose, ad esempio gli album recenti Tex e Zagor, tante variant e tirature limitate, e cosucce simili - come confesso faccio pure io, ma per gioco ).

Collezionate per investimento? Date retta a chi colleziona da una vita. Non fatelo, dedicatevi ad altro. Avrete solo delusioni. E se proprio non potete farne a meno, bene, rivolgetevi ad altri settori, che so, arte contemporanea -lasciate stare i multipli, comunque, che sono solo altro ciarpame.
 
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view post Posted on 23/9/2017, 06:43
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (Condor2000 @ 23/9/2017, 00:09) 
CITAZIONE (accunnj @ 22/9/2017, 19:53) 
Mesi fa entra nel mio ufficio uno dei referenti informatici (età 34-35 anni). Viene a sapere della mia passione per i fumetti e mi dice che la sera, prima di dormire, legge quasi sempre un fumetto di Tex o altro. Gli dico che numeri sono, se sono antichi. Mi risponde che li legge sul suo tablet. Ecco il futuro, Signori, il cartaceo purtroppo non esisterà più. All'inizio della Storia si è scritto su tanti supporti fino a preferire la carta. Oggi non si stampa per "rispettare l'ambiente". I fumetti su carta (e non solo) saranno solo una testimonianza storica di "come eravamo".Stop. Collezioniamo quello che vogliamo e basta. Il domani? Virtuale.

Sono totalmente in disaccordo.
Questo tizio, anzitutto, legge i fumetti. E ne legge (pare) uno a sera. Perché è comodo, fruibile, e soprattutto gratis.
Non c'entra nulla con il collezionare, ed anzi, proprio la maggiore diffusione e agilità dei "contenuti" (qui ci sarebbe il problema dei diritti, ma è altra questione) potrebbe essere la chiave di volta per incuriosire ancora più persone verso il "contenitore".
Collezionare è ricerca, studio, sfida, curiosità, confronto; sono elementi immanenti nel genere umano.
È evidente, al contempo, che nessuno collezionerà mai (per definizione) ciò che è potenzialmente fruibile in tempo reale (ad esempio, chi colleziona canzoni anni '70? È ridicolo anche solo pensarlo....tuttavia si collezionano quelle stesse canzoni, sugli LP!).

Ma e' questo proprio il punto.Se la gente legge I fumetti sui tablet o similari
non avra' piu' interesse a collezionare o almeno inteso nel nostro senso.Avra' tutto raccolto in una memoria in cui andare quando ne avra' voglia.E' collezionismo pure questo? Voi dite di no ma stiamo parlando di generazioni future.La carta comporta conservazione reale con tutto il suo fascino che probabilmente le generazioni future non avranno.Non mischiamo pero' il collezionismo con la conservazione di quadri o libri di pregio.Questi rappresentano la nostra cultura passata.Lo e' anche il fumetto? Il futuro comunque non e' nella carta, fatevene una ragione.
 
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view post Posted on 23/9/2017, 07:10
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (DYD_HRM @ 23/9/2017, 01:11) 
CITAZIONE (Condor2000 @ 9/23/2017, 12:18 AM) 
Se cerchi qualcosa in particolare, ci sta.
Ma se uno è un appassionato "generico" di fumetti, e cerca qualcosa da leggere per accompagnare un viaggio o....il sonno, basta andare su YouTube e ce ne sono a cascate.

Fumetti su YouTube?
Questa mi è nuova.
Tipo le pagine si sfogliano da sole e uno mette pausa ogni volta per leggere?

Yes!

CITAZIONE (accunnj @ 23/9/2017, 07:43) 
CITAZIONE (Condor2000 @ 23/9/2017, 00:09) 
Sono totalmente in disaccordo.
Questo tizio, anzitutto, legge i fumetti. E ne legge (pare) uno a sera. Perché è comodo, fruibile, e soprattutto gratis.
Non c'entra nulla con il collezionare, ed anzi, proprio la maggiore diffusione e agilità dei "contenuti" (qui ci sarebbe il problema dei diritti, ma è altra questione) potrebbe essere la chiave di volta per incuriosire ancora più persone verso il "contenitore".
Collezionare è ricerca, studio, sfida, curiosità, confronto; sono elementi immanenti nel genere umano.
È evidente, al contempo, che nessuno collezionerà mai (per definizione) ciò che è potenzialmente fruibile in tempo reale (ad esempio, chi colleziona canzoni anni '70? È ridicolo anche solo pensarlo....tuttavia si collezionano quelle stesse canzoni, sugli LP!).

Ma e' questo proprio il punto.Se la gente legge I fumetti sui tablet o similari
non avra' piu' interesse a collezionare o almeno inteso nel nostro senso.Avra' tutto raccolto in una memoria in cui andare quando ne avra' voglia.E' collezionismo pure questo? Voi dite di no ma stiamo parlando di generazioni future.La carta comporta conservazione reale con tutto il suo fascino che probabilmente le generazioni future non avranno.Non mischiamo pero' il collezionismo con la conservazione di quadri o libri di pregio.Questi rappresentano la nostra cultura passata.Lo e' anche il fumetto? Il futuro comunque non e' nella carta, fatevene una ragione.

Questo è ovvio, cosi come è ovvio che alcuni oggetti sono definitivamente out, come le enciclopedie, un tempo "vanto" e status symbol di una casa, orgogliosamente esposte in libreria.
Questo perché costituivano il "supporto" fisico di un "sapere" che ha sempre avuto vita propria a prescindere dalla carta (tramandato anche oralmente, in passato).
I fumetti che nascono su carta non possono essere scissi dal loro supporto, al massimo sono fruibili senza essere recuperati. Ma, come diceva Wolp, è un po' come confondere un oggetto con la sua fotografia.
Nessuno può affermare di avere una collezione di TL se non ha gli albi, ma le loro scannerizzazioni, fotocopie, digitalizzazioni e quant'altro.
E (questo è il punto) chi ha un animo collezionistico, non potrà mai avere dubbi su questo. Avere salvata su un tablet tutta la Tex o la Diabolik non rende collezionisti di quella testata, ne' ora ne' mai.
 
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view post Posted on 23/9/2017, 08:01
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Ma amico Condor questo e' il nostro modo di vedere le attuali cose.Ma per le generazioni future? Il concetto di collezionismo per loro quale sara'? Vedo che si ragiona ancora col nostro metro: fumetti ante e post guerra, condizioni ottime,da edicola.Ha senso questo per I nostri nipoti?
 
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view post Posted on 23/9/2017, 08:40
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già per le nuove generazioni attuali (diciamo gli under 18) ma ancora di piu per chi viene dopo, cioè generazioni 'native-digitali" per i quali Internet ed i vari supporti digitali sono l'assoluta normalità e per i quali sarà la norma (anche a livello "istintivo") leggere su tablet e simili, i vecchi fumetti su carta stampata saranno giusto una curiosità... e se avranno voglia di scoprirne le storie, si scaricheranno comodamente i file, non andranno certo a cercare i vecchi fumetti di carta...
 
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view post Posted on 23/9/2017, 09:58
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Mi inserisco nella discussione con una considerazione: quando il digitale sarà padrone assoluto, la carta in genere e i fumetti in particolare saranno antiquariato e verranno trattati come noi oggi trattiamo qualunque oggetto appunto di antiquariato. Poi varrà la solita regola di mercato: se di un fumetto ci saranno molte copie e poca richiesta il prezzo sarà nullo, quando il rapporto si invertirà il prezzo forzatamente andrà a salire.
Ho letto tempo fa un'intervista a un famoso venditore americano di tavole originali che negli anni 90 veniva sempre a Lucca. Era specializzato nelle cop di spider man e a un certo punto gli avevano offerto 5000 dollari a cop. Lui ha accettato perché, spiegava nell'intervista, era sicuro che il prezzo non sarebbe mai andato oltre quella cifra, il massimo possibile. Oggi sapete tutti i prezzi raggiunti da quelle tavole originali.
 
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[QUOTE=helligen,23/9/2017, 09:40 ?t=60262727&st=45#entry427768876]
già per le nuove generazioni attuali (diciamo gli under 18) ma ancora di piu per chi viene dopo, cioè generazioni 'native-digitali" per i quali Internet ed i vari supporti digitali sono l'assoluta normalità e per i quali sarà la norma (anche a livello "istintivo") leggere su tablet e simili, i vecchi fumetti su carta stampata saranno giusto una curiosità... e se avranno voglia di scoprirne le storie, si scaricheranno comodamente i file, non andranno certo a cercare i vecchi fumetti di carta...
[/QUOTE
E'questo il mio pensiero.Volevo solo aggiungere se si puo' parlare
ancora di collezionismo se ci si rifa' a memorie virtuali e di conseguenza ecco cosa si collezionera' in futuro.Ho gia' avuto risposte inorridite a questa prospettiva ma non siamo certo noi a decidere.
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:11
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CITAZIONE (accunnj @ 23/9/2017, 09:01) 
Ma amico Condor questo e' il nostro modo di vedere le attuali cose.Ma per le generazioni future? Il concetto di collezionismo per loro quale sara'? Vedo che si ragiona ancora col nostro metro: fumetti ante e post guerra, condizioni ottime,da edicola.Ha senso questo per I nostri nipoti?

Dipende dai nipoti...mio nonno fin da piccolo mi ha insegnato ad avere cura di quello che compravo, anche i fumetti, crescendo mi ha trasmesso la sua passione nel conservare le cose (lui collezionava praticamente di tutto!) e adesso ho trovato tra le mille cose che collezionava una che mi appassiona più di tutte, il fumetto!
In primis perché compagno di vita fin dalla tenera età di 9 anni, quando ho ricordanza di aver letto (veramente, non tanto per) per la prima volta un Topolino in cucina con mia madre che preparava il pranzo, fino ad oggi.
Inoltre a me ha sempre appassionato la storia, e rileggere storie di un tempo passato mi teletrasporta in quelle epoche facendomi immaginare come fosse per un bambino leggere un fumetto negli anni 50 o durante la guerra.
E poi per me il fumetto anteguerra è arte, tutte quelle storie disegnate come fossero quadri mi lasciano a bocca aperta ogni volta che li guardo, collezionerei ogni albo, giornale o album anteguerra indipendentemente che sia disney o no solo per questo.
Tutto questo preambolo per dire che ognuno di noi è diverso ed influenzabile e gli stimoli esterni sono sempre di più e sempre più direzionati a farti comprare cose per farti apparire fico agli occhi della società, quindi è più facile interessarsi ad altro per i giovanissimi
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:12
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Io credo ci sia una sorta di rivolta (come avviene nel campo del collezionismo della musica, dei film, dei videogiochi e dei libri) da parte di chi (come me) si affatica a metter su una sequenza di numeri stampati su carta per avere l'attestato di "collezionista". E' vero signori, ho una DK prima serie completa pagata 99cent al pezzo su Amazon (ergo i soldi che ho speso andranno, tutt'ora, a chi detiene i diritti di Diabolik) su Kindle (ma fruibile anche da tablet); ma sto mettendo su anche una prima serie ad albi cartacei pagando molto di più (e i soldi se li intasca il venditore, a chi detiene i diritti su DK non va manco un lecca lecca). Quale delle 2 posso considerare vere collezioni? La mia risposta è che entrambe, seppur in forma diversa, sono collezioni. La versione digitale è un tipo di collezione "da utlilizzo", la si legge per il gusto di leggerla e avendola pagata mi sento anche in diritto di sbandierarla e di darle il merito di essere più utile di quella che sto facendo in formato fisico (perché, appunto, la leggo); quella cartacea, invece, è una collezione che va ammirata ma mai mi sognerei di sbustarla per - udite udite - leggerla (follia!!!). La collezione digitale non ha alcun valore collezionistico nel senso del termine che noi conosciamo, ma ha una sua utilità perché ci permette di sfogliare roba che noi non ci sogneremmo mai di sfiorare senza una busta protettiva.

Edited by DYD_HRM - 9/23/2017, 11:14 AM
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:14
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CITAZIONE (Magnus semper Magnus @ 23/9/2017, 10:58) 
Mi inserisco nella discussione con una considerazione: quando il digitale sarà padrone assoluto, la carta in genere e i fumetti in particolare saranno antiquariato e verranno trattati come noi oggi trattiamo qualunque oggetto appunto di antiquariato. Poi varrà la solita regola di mercato: se di un fumetto ci saranno molte copie e poca richiesta il prezzo sarà nullo, quando il rapporto si invertirà il prezzo forzatamente andrà a salire.
Ho letto tempo fa un'intervista a un famoso venditore americano di tavole originali che negli anni 90 veniva sempre a Lucca. Era specializzato nelle cop di spider man e a un certo punto gli avevano offerto 5000 dollari a cop. Lui ha accettato perché, spiegava nell'intervista, era sicuro che il prezzo non sarebbe mai andato oltre quella cifra, il massimo possibile. Oggi sapete tutti i prezzi raggiunti da quelle tavole originali.

Mi accodo a questo post per un esempio calzante di ieri. Su catawiki c'era un'asta internazionale con un libro su tintin di cui esistono solo 3 copie, una era quella in asta (aveva diversi ritagli e anche alcune scritte quindi neanche una copia eccelsa)...quando l'ho guardata io l'offerta massima era a 50000€ e ancora non aveva raggiunto il prezzo di riserva
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:19
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Lungo Fucile

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Sicuro che la tecnologia sarà sempre avanti ma per molte cose tipo musica lettura la maggior parte e' utile per conoscere sentire la prima volta poi se piace molte volte si tende a comprare il cd-disco o la carta libro-fumetto
E per me sarà cosi per mooooltissimo tempo ancora
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:20
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Se non sbaglio DYD e' il piu' giovane di tutti noi e guarda caso e' colui che ha centrato in pieno quello che volevo dire.Gli altri continuano a fare discorsi "odierni", non proiettati nel futuro.
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:50
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Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

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QUOTE (accunnj @ 9/23/2017, 11:20 AM) 
Se non sbaglio DYD e' il piu' giovane di tutti noi e guarda caso e' colui che ha centrato in pieno quello che volevo dire.Gli altri continuano a fare discorsi "odierni", non proiettati nel futuro.

Non saprei, ho 29 anni compiuti pochi giorni fa.
Non so quale sia l'età media di chi partecipa alla discussione ma sul forum, sicuramente, c'è gente più giovane di me.
Il discorso è che la realtà digitale esiste oggi e sarà ancora più radicalizzata nel futuro; persino nella generazione subito dopo la mia si può trovare gente che ha letto più roba in formato digitale che in quello cartaceo. E' una realtà che ha "contaminato" tutte le forme d'arte fruibili: cinema, letteratura, musica e videogames. Intestardendosi sul fatto che "non è una collezione" mi sembra abbastanza inutile visto che è già presente oggi e che sarà presente anche in futuro. Poi ognuno la può pensare come vuole ma non mi stupirei se, nel prossimo futuro, le case editrici del fumetto contatteranno direttamente il lettore con un mess sul cell: "Hey caro lettore, è uscito il nuovo numero di Tex, paga subito e ti invieremo il file direttamente sullo smartphone".
 
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view post Posted on 23/9/2017, 10:53
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[QUOTE=accunnj,23/9/2017, 11:09 ?t=60262727&st=45#entry427770070]
CITAZIONE (helligen @ 23/9/2017, 09:40) 
già per le nuove generazioni attuali (diciamo gli under 18) ma ancora di piu per chi viene dopo, cioè generazioni 'native-digitali" per i quali Internet ed i vari supporti digitali sono l'assoluta normalità e per i quali sarà la norma (anche a livello "istintivo") leggere su tablet e simili, i vecchi fumetti su carta stampata saranno giusto una curiosità... e se avranno voglia di scoprirne le storie, si scaricheranno comodamente i file, non andranno certo a cercare i vecchi fumetti di carta...
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E'questo il mio pensiero.Volevo solo aggiungere se si puo' parlare
ancora di collezionismo se ci si rifa' a memorie virtuali e di conseguenza ecco cosa si collezionera' in futuro.Ho gia' avuto risposte inorridite a questa prospettiva ma non siamo certo noi a decidere.

Non si tratta, a mio avviso, di mezzo informatico o meno. La collezione di fumetti, monete, francobolli, frigoriferi, auto tappi di bottiglie, mutandine di belen o quant'altro ha come requisito sostanziale il possesso dell'oggetto. Chi nel 3000 avrà tutti i fumetti scannerizzati su quelli che saranno i mezzi del futuro, tutte le monete, tutti i quadri, tutti i kinder, tutti i reggiseni di serena grandi, tutti i video di.......non sarà in ogni caso un collezionista di questi oggetti. Ma un collezionista dei supporti su questi oggetti sono stati riprodotti. Certo avrà uno splendido catalogo di tutti questi oggetti, nulla di più.
Al solito, queste discussioni finiscono nella domanda reale " ma le nostre collezioni domani ci consentiranno di recuperare i soldi spesi?". Vorremmo sentirci dire "si" perchè sappiamo tutti che la risposta aderente alla realtà è "NO". Con le collezioni ci guadagnano solo i commercianti ( sempre che non abbiano un magazzino eccessivo )o i possessori fortuiti di oggetti che tirano al momento della vendita o quelli che smettono di collezionare. Per tutti gli altri il valore economico di una collezione sarà sempre infinitamente minore di quanto speso, con valore finale zero ( come tutte le cose umane) . Per qualsiasi settore collezionistico, arte compresa. Anche in questo settore, ad esempio, gli investimenti lasciateli fare a banche e fondazioni, galleristi e case d'arte, e musei più o meno privati, con i loro acquisti specchietto per bilanci, fisco e gonzi.
Piccolo intermezzo "artistico": un mese fa, una mia paziente/amica ." Antonio, mi compreresti l' Odalisca di Fiume? ho una necessità immediata, mi accontento di poco" "Guarda che è un oggetto invendibile, non vale assolutamente nulla " " Ma sai quanto l'ho pagata xxxx anni fa! " " Ma anche allora non valeva nulla. Ti è piaciuto comprarla, hai fatto bene. Ma non valeva nulla neppure allora" " Allora dai, quella tela che ti piaceva tanto di.......A questa non puoi dirmi di no" " Certo è molto bella, ma non voglio offendere nè te nè l'artista" "Dimmi quanto mi dai, e te la porto" " Guarda che vale tra i 50 ed i 100 euro, lascia stare, vendila ad altri..... " " Ma come, ed allora tu che ne hai comprato dieci di quadri suoi?" "L'ho fatto soltanto per il mio piacere di avere quei quadri, non per il loro valore"........forse ho perso un'amica, ma sono stato sincero. Poi, magari, tra duecento anni, chi entrerà in possesso di quelle tele diventerà ricco rivendendole.Tutto è possibile, anche che un augurio si possa realizzare!
 
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Diciamo che, in futuro, sarà difficile capire cosa avrà un valore e cosa no.
Chiaramente ci si basa sul semplice ragionamento: tanti esemplari presenti in condizioni perfette + poca domanda = valore nullo.
Ovviamente, non possiamo sapere con certezza cosa si collezionerà ma, qualunque sia lo scenario, il digitale giocherà un ruolo fondamentale sulle acquisizioni dei collezionisti del domani.
Mi è capitato (non nel campo dei fumetti/libri) il caso di un videogame digitale abbastanza "raro", perché la piattaforma su cui girava ne aveva tolto il download in mancanza di diritti; ovviamente era possibile scaricarlo ancora da chi possedeva una licenza... il punto era proprio questo: la licenza. Su eBay quella licenza (sottoforma di codice da comunicare vi mess o email) era venduta ad una cifra assurda per un titolo digitale (circa 500€) e permetteva il download di un titolo non più scaricabile. Mi son chiesto se il futuro sarà questo: le rarità saranno file non più scaricabili dai loro client e quindi formeranno un nuovo mercato.
Pensate uno scenario simile nei fumetti: Amazon ritira i download per il n.1 di Diabolik, e chiunque abbia la licenza da vendere (che permetterebbe lo scaricamento del file sulla piattaforma) la mette all'asta.
 
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