| Perdonate se intervenendo riesco ancora una volta ad essere " scostante". Ma sul collezionismo in molti avete idee confuse. Rimanendo nel settore dei multipli, collezionismo non è raccolta semplicemente intesa: vado all'edicola, o in fumetteria, o mi abbono ad una rivista sempre per duecento anni ( quanto magari sarà la vita di un umanoide futuro ). In questo modo quell'uomo del secolo futuro non avrà collezionato un bel nulla. Avrà semplicemente conservato, con attenzione magari massima, delle cose che gli piacevano, o che lo interessavano per altri motivi.Cose a lui contemporanee. Che è semplicemente conservare. Che poi quelle cose in futuro varranno moltissimo o pochissimo è del tutto ininfluente. Collezionista sarà chi raccoglierà quelle cose non più contemporanee, ma testimoni di un passato ( irrilevante se di grande o nullo valore economico ), possibilmente ampliando con ulteriori acquisizioni, operando ricerca e selezione, proteggendo quanto messo insieme nel miglior modo a lui possibile, per il piacere proprio e, perdonatemi il termine, l'orgoglio per avere lasciato alle generazioni future una testimonianza tangibile di quello che è stato l'uomo e delle sue azioni, sia pure in un settore spesso limitato. Quanto informatizzato non è e non sarà mai collezione. Perchè quelle cose non sono nate per quel supporto, perchè riproducibili e fruibili da chiunque senza limite alcuno, e per mille altri motivi simili. Il valore di una collezione non è il " valore economico", ma la rarità della stessa.Il giorno in cui 14 miliardi di terrestri si contenderanno un milione di copie di un numero di un manga, tanto per fare un esempio, quell'albo non avrà neppure quel giorno un valore collezionistico neanche lontanamente paragonabile a quello di un Albo della risata che nessuno acquisterebbe neppure se quasi regalato. Ovviamente ognuno è libero di acquistare, conservare, valorizzare quello che compra al momento della sua commercializzazione. Ed esserne felice ( ci mancherebbe ). Ma quegli oggetti, tirati in tante copie e conservati non saranno mai oggetti da collezione, proprio perchè troppi saranno i pezzi conservati ( e magazzino ) e perchè non di rado pubblicati perchè fossero conservati ( insomma, fabbricati per i collezionisti, con artifici magari per una fittizia, in quanto artefatta, rarità ). E perdonate la mia cattiveria, fumetto italiano da collezione è certamente quello pubblicato dagli inizi a .......prima di Linus. Il resto è stato stampato troppo spesso strizzando l'occhio ad un lettore collezionista....ed allora diventa necessario operare una selezione attenta tra quello che è espressione genuina e quello che è pollo amadori ( che poi pollo in realtà è il collezionista che acquista certe cose, ad esempio gli album recenti Tex e Zagor, tante variant e tirature limitate, e cosucce simili - come confesso faccio pure io, ma per gioco ).
Collezionate per investimento? Date retta a chi colleziona da una vita. Non fatelo, dedicatevi ad altro. Avrete solo delusioni. E se proprio non potete farne a meno, bene, rivolgetevi ad altri settori, che so, arte contemporanea -lasciate stare i multipli, comunque, che sono solo altro ciarpame.
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