_Gianni_ |
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| Mi permetto di osservare che queste differenze sono tipicamente e palesemente quelle di copie anastatiche (riprodotte quindi da un esemplare stampato), e non quelle che potrebbero derivare da impianti di stampa duplicati/nuovamente riprodotti dagli originali, per consentire il lavoro a più tipografie contemporaneamente. È da escludere che, in questo caso di tirature contemporanee, l'editore abbia fatto ricorso a un albo stampato per trarne nuovi impianti di stampa. Questa ipotesi quindi, almeno per gli albi mostrati in questa discussione, va a cadere.
La cosa sarebbe invece plausibile se, dopo almeno diversi mesi, ci fosse stata l'esigenza di una nuova tiratura (per soddisfare la richiesta di arretrati, ad es.), e ormai gli impianti di stampa già utilizzati non fossero più facilmente disponibili o reperibili. In tal caso, la riproduzione di un esemplare stampato avrebbe un senso logico. C'è poi il fatto della "cordonatura" (o "invito all'apertura", come lo chiamo io), che è un accorgimento adottato abbastanza recentemente - direi fine anni '80 - e depone una volta di più a favore di copie anastatiche notevolmente posteriori alla prima edizione.
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