Segreto Tibet di Fosco Maraini
Dopo averne cercato invano a lungo una copia in una delle edizioni degli anni 50 (non per forza la prima del 51) che non fosse troppo rovinata, mi ero deciso a prenderne una più recente da scegliere tra le due edite da Corbaccio (copertina bianca del 98 o copertina blu degli anni 2000). Quando mi sono imbattuto in questa bellissima edizione con copertina rigida, mai vista prima, edita nel 1984 dalla casa editrice Dall'Oglio nella collana exploits, non potevo non prenderla.
Dalla quarta di copertina di un'edizione recente...
«Segreto Tibet è un must irrinunciabile: un libro di viaggio che combina la scienza dell'etnologo col pathos del narratore, un vero e proprio classico.» LA REPUBBLICA
«Come in ogni vero scrittore, anche in Maraini tutto diviene concreto e sensibile, diviene racconto e avventura...» CLAUDIO MAGRIS
Il Tibet, chiusosi ermeticamente al mondo nel secolo XIX, fu aperto a forza dagli inglesi nel 1904, per tornare subito a richiudersi ancora più ermeticamente di prima. Solo negli anni Trenta cominciarono a presentarsi rare occasioni d’accesso per alcuni privilegiati. Giuseppe Tucci, uno dei nostri massimi orientalisti, seppe approfittarne più volte. Nelle sue spedizioni del 1937 e del 1948 ebbe come compagno Fosco Maraini, allora giovanissimo, che dalle sue note di viaggio trasse «Segreto Tibet», un libro che ebbe enorme successo e fu tradotto in dodici lingue. Nel Tibet di allora si viveva ancora in un medioevo intatto, un medioevo però altamente e raffinatamente civile privo soltanto di quei mezzi, datici dalla scienza e dalla tecnologia, quali strade, luce elettrica e plastica, fibre sintetiche e gas metano, televisione, giornali e radio. Il popolo tibetano trovava nella propria antica civiltà religiosa, artistica, letteraria, teatrale e musicale i mezzi per trascorrere un’esistenza ricca di soddisfazioni. Dal 1951 a oggi mutamenti drammatici, spesso accompagnati da violenze umilianti e da distruzioni insensate sono stati imposti al Tibet. L’intera struttura della società è stata capovolta e stravolta. Quella che qui presentiamo è un’edizione aggiornata ai nostri giorni che ripropone ai lettori il racconto e le immagini di un tempo inquadrati e messi a fuoco nel panorama della realtà di oggi con tutte le sue implicazioni storiche, sociali e morali. Ora che è possibile visitare il Tibet più liberamente quest’opera si presenta come un’introduzione vissuta, sentita, pensata all’affascinante paese nel cuore dell’Asia, a quello che è stato e che è. In un momento in cui film e libri di successo puntano il dito sulla terribile situazione di oppressione e di violenza in cui si trova il Tibet a causa dell’invasione cinese, questo libro straordinario ci fa sentire la voce autorevole e appassionata di uno dei primissimi testimoni di una straordinaria civiltà che rischia di scomparire.
Edited by Elefenore - 21/4/2020, 15:57