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Viaggi, geografia, esplorazioni e avventure..., Libri e riviste

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view post Posted on 20/10/2018, 09:14
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Patriarca del Clan Mac Donald

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Complimenti, pubblicazione davvero interessante!
 
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view post Posted on 22/10/2018, 19:31
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (John_John @ 20/10/2018, 04:57) 
Ultimo ( e fortunato) acquisto:
P1020917
11 volumi della pubblicazione " Il giro del Mondo " di Charton e Treves. Si riferiscono al periodo 1868/ 1880. Tra i volumi , che contengono veridiche annotazioni geografiche e resoconti di esplorazioni e di viaggi ho reperito una piacevole sorpresa, di quelle che oggi si definiscono " spin-off" della serie:
P1020918 P1020919
Il resoconto della spedizione di Stanley alle sorgenti del Nilo, sino all'atlantico, che riguarda il periodo 1874/1877. Il volume vede le stampe nel 1878 quindi è una cronaca relativa a fatti recentissimi di quei tempi. Ho pensato di condividere con voi, amici, questo piacevole reperimento. Ci tengo sempre a precisare che lo inserisco in queste pagine con l'intento puro e semplice di mostrare qualcosa che può forse piacere ad alcuni e che suppongo non sia cosa di tutti i giorni . Il solo fatto di essere riuscito ad entrarne in possesso , di aver tra le mani un pezzo di storia delle esplorazioni raccontate dal viaggiatore e non da un narratore che si basa su sentito dire, un voume contemporaneo ai fatti narrati, ha per me un fascino unico.

Complimenti per l'acquisto! Parliamo di volumi degni delle più prestigiose biblioteche. Posso chiederti dove li hai acquistati? Puoi raccontarci qualcosa anche degli altri volumi?
 
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view post Posted on 24/10/2018, 22:23
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Specialista della Scudo

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Sono volumi della seconda metà del XIX secolo, in buono stato conservativo.Originariamente pubblicati in dispense settimanali, l'editore raccoglieva poi ogni annata in due volumi. Mi è capitato per caso di conoscere questa pubblicazione che in Italia venne tradotta e pubblicata dall'editore Emilio Treves ( dal 1871 la denominazione editoriale cambia in Fratelli Treves). La pubblicazione è prettamente " documentaristica" riportando corrispondenza, diario ed impressioni di viaggio di esploratori geologi e viaggiatori . Mentre cercavo volumi del " giornale delle avventure e dei viaggi di terra e di mare" che son quasi riuscito a completare nella prima edizione( quella ottocentesca) entrando in contatto con un bibliofilo che appunto si stava liberando di volumi rilegati dall'editore Sonzogno ( il giornale delle ecc...ecc.. )il venditore mi parlò di questa pubblicazione geografica, più ricercata ed apprezzata dai collezionisti. suscitando la mia curiosità in merito. Ho così cominciato a fare incetta anche della pubblicazione di Treves ogni volta che me n'è capitata l'occasione. Non si tratta di una pubblicazione rara ( del Giro del Mondo è facile reperire dei tomi anche se non sempre a costo contenuto). Citare il contenuto di ogni singolo volume è cosa che mi risulterebbe difficile ( l'indice d'ogni tomo, inserito alla fine del volume, consta di diverse pagine ). In linguaggio ottocentesco, vengono descritti luoghi esotici e non, attività lavorative peculiari di determinati territori ( ad esempio estrazione carbonifera, miniere, vita ed attività dei minatori oppure usi e costumi degli indiani d'america o dei cinesi, gli usi di indigeni africani o degli inuit...) ed anche descrizioni urbane. In quel tempo la gente non era solita viaggiare come ai nostri giorni e descrizioni che a noi possono sembrare banali come ad esempio quella dei faraglioni di Capri o delle falde del Vesuvio o dell'Etna costituivano un notevole interesse per molti. D'altro canto bisogna ricordare che in quegli anni un semplice spostamento di alcune centinaia di chilometri quale il viaggio in carrozza da Roma a Napoli presentava rischi ed avventure su strade infestate da briganti che l'esercito regio riuscirà a debellare solo nei primi decenni del XX° secolo... Insomma, per farla breve ( credo di essere già stato troppo lungo e forse tedioso nel descrivere) si tratta per me di materiale unico ed interessante dal quale poter ottenere materiale documentale di prima mano ( certamente meno facile da consultare di Wikipedia ma sicuramente più attendibile). Li utilizzo come fonti informative, oltre che come fonte di diletto ed ho un certo compiacimento anche nel solo sfogliare le pagine ed osservarne le incisioni ( spesso, com'era in uso a quei tempi, le foto dei dagherrotipi venivano riprodotte in disegni che rispettano gli originali).

PS) erroneamente avevo scritto 1971 al posto di 1871...

Il giro del Mondo vol.II 1864 ed. Emilio Treves
P1020936
Giornale popolare di Viaggi ed. F.lli Treves 1873
P1020935
Giornale popolare di Viaggi ed. F.lli Treves 1872
P1020934

Edited by John_John - 25/10/2018, 18:23
 
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view post Posted on 25/10/2018, 21:43
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Giannizzero Nero

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Volumi veramente interessanti! Grazie per la condivisione e per le informazioni.
 
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view post Posted on 5/11/2018, 13:11
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Giannizzero Nero

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Il lago errante di Sven Hedin.
Appena recuperato per pochi euro, in prima edizione del 1941 e in condizioni eccellenti. Si tratta della cronaca di uno degli ultimi viaggi del leggendario esploratore Sven Hedin.

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jpgimage sharing site

Copio la quarta di copertina di un'edizione recente.

Questo libro è il supremo coronamento di una vita di avventure, di spedizioni in territori inesplorati dove mai piede d’uomo aveva toccato il suolo, di fatiche, di freddo pungente nelle ossa e tempeste, sempre a sfidare la natura in zone dove quest’ultima vince sempre.
Leggere questo libro ci riporta a un mondo che ci stiamo lasciando scappare senza accorgercene: quando Sven Hedin attraversava solitario il Tibet, in Europa ci si organizzava per la prima Guerra Mondiale; quando attraversò il Lop-Nor, il lago errante, si era tra due guerre, una da poco finita l’altra in procinto di nascere, in zone dove gli Occidentali erano considerati sempre delle spie al servizio di questo o quel regno o governo, con pericoli veramente reali e concreti (prigione e morte).
Sven Hedin con questo straordinario viaggio tradusse in realtà una sua intuizione scientifica: esisteva un lago che era scomparso e che era di recente ricomparso, un lago di grandissime dimensioni, su quella che era stata la più importante strada conosciuta al mondo, la Via della seta.
Il dottor Hedin, come tutti lo chiamavano, cercò anche di individuare una pista per poter tentare la riapertura di una Nuova Via della seta, ma fu fermato dagli strumenti inadeguati e dai governanti che lo volevano sotto controllo stretto,
non intuendo che le visioni di certi uomini sono, per nostra fortuna, le fondamenta su cui si costruiscono le comodità a cui siamo abituati.
A noi semplici lettori “da salotto” resta soltanto la possibilità di emozionarci e sbigottirci di fronte a queste pagine, ricordando che sono state scritte nel 1934 e che allora Sven Hedin scoprì un lago enorme e, se ci si riflette, l’incredulità aumenta.
Lasciamo alle parole di questo libro la possibilità di fare sognare ancora oggi tutti quanti pensano che essere un esploratore sia ancora uno dei “lavori” più straordinari che esistano.
 
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view post Posted on 5/11/2018, 13:51
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Uomo Senza Paura

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Deve essere molto interessante.
Complimenti per il ritrovamento!
 
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view post Posted on 18/11/2018, 12:00
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Giannizzero Nero

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Il paese delle donne dai molti mariti di Giuseppe Tucci

Una raccolta di articoli del noto tibetologo.
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Incollo la quarta di copertina...
Dal 1926 al 1930, appena il caldo delle pianure indiane si fa insopportabile, Giuseppe Tucci trova riparo tra le montagne di Simla e del Kashmir, dove si aggirano quasi tutti i viaggiatori e gli esploratori più famosi dell’epoca, da Sven Hedin a Aurel Stein a Paul Pelliot. Traversatori di spaventosi deserti e scalatori di montagne considerate inaccessibili; uomini abituati alla rudezza dell’Asia centrale e alle fatiche e ai pericoli dei viaggi. Eppure animati tutti da un desiderio infantile: un giorno, al mattino, quando la nebbia si dirada e i panorami tornano sconfinati, avrebbero trovato Shangri-là, quel paese dell’eterna giovinezza immerso nella luce e abitato da saggi vestiti di bianco e un sorriso sulle labbra, come nel film di Hollywood tratto da un celebre romanzo.
Il Paese delle donne dai molti mariti è quasi un diario segreto di unimprevedibile e smagato viaggiatore che con cinquanta muli, una tenda e i Canti di Leopardi in tasca si avventurava nei luoghi più sperduti dell’Asia centrale.
 
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view post Posted on 25/11/2018, 21:17
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (John_John @ 24/10/2018, 22:23) 
Insomma, per farla breve ( credo di essere già stato troppo lungo e forse tedioso nel descrivere) si tratta per me di materiale unico ed interessante dal quale poter ottenere materiale documentale di prima mano ( certamente meno facile da consultare di Wikipedia ma sicuramente più attendibile). Li utilizzo come fonti informative, oltre che come fonte di diletto ed ho un certo compiacimento anche nel solo sfogliare le pagine ed osservarne le incisioni ( spesso, com'era in uso a quei tempi, le foto dei dagherrotipi venivano riprodotte in disegni che rispettano gli originali).

PS) erroneamente avevo scritto 1971 al posto di 1871...

Il giro del Mondo vol.II 1864 ed. Emilio Treves
P1020936
Giornale popolare di Viaggi ed. F.lli Treves 1873
P1020935
Giornale popolare di Viaggi ed. F.lli Treves 1872
P1020934

Tedioso un corno! Sono letteralmente fantastici! :ooo:

CITAZIONE (Elefenore @ 5/11/2018, 13:11) 
Il lago errante di Sven Hedin.
Appena recuperato per pochi euro, in prima edizione del 1941 e in condizioni eccellenti. Si tratta della cronaca di uno degli ultimi viaggi del leggendario esploratore Sven Hedin.

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Copio la quarta di copertina di un'edizione recente.

Questo libro è il supremo coronamento di una vita di avventure, di spedizioni in territori inesplorati dove mai piede d’uomo aveva toccato il suolo, di fatiche, di freddo pungente nelle ossa e tempeste, sempre a sfidare la natura in zone dove quest’ultima vince sempre.
Leggere questo libro ci riporta a un mondo che ci stiamo lasciando scappare senza accorgercene: quando Sven Hedin attraversava solitario il Tibet, in Europa ci si organizzava per la prima Guerra Mondiale; quando attraversò il Lop-Nor, il lago errante, si era tra due guerre, una da poco finita l’altra in procinto di nascere, in zone dove gli Occidentali erano considerati sempre delle spie al servizio di questo o quel regno o governo, con pericoli veramente reali e concreti (prigione e morte).
Sven Hedin con questo straordinario viaggio tradusse in realtà una sua intuizione scientifica: esisteva un lago che era scomparso e che era di recente ricomparso, un lago di grandissime dimensioni, su quella che era stata la più importante strada conosciuta al mondo, la Via della seta.
Il dottor Hedin, come tutti lo chiamavano, cercò anche di individuare una pista per poter tentare la riapertura di una Nuova Via della seta, ma fu fermato dagli strumenti inadeguati e dai governanti che lo volevano sotto controllo stretto,
non intuendo che le visioni di certi uomini sono, per nostra fortuna, le fondamenta su cui si costruiscono le comodità a cui siamo abituati.
A noi semplici lettori “da salotto” resta soltanto la possibilità di emozionarci e sbigottirci di fronte a queste pagine, ricordando che sono state scritte nel 1934 e che allora Sven Hedin scoprì un lago enorme e, se ci si riflette, l’incredulità aumenta.
Lasciamo alle parole di questo libro la possibilità di fare sognare ancora oggi tutti quanti pensano che essere un esploratore sia ancora uno dei “lavori” più straordinari che esistano.

Veramente affascinante. Chissà, in soggettiva, se un esploratore dell’epoca dovesse descrivere le proprie fatiche al netto di ogni aspetto oggi percepito come "romantico" cosa aggiungerebbe…
 
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view post Posted on 27/11/2018, 00:06
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Penso che molti di loro abbiano cercato proprio di incarnare un ideale romantico e ne siano poi rimaste vittime, Claudio... Molti morirono per malattie contratte nel corso delle esplorazioni, altri vittime di incidenti o scontri con tribù belligeranti...Alcuni poi, che riuscirono a sopravvivere , rientrati in patria vantarono importanti scoperte che non vennero loro riconosciute dalle società geografiche o dalle comunità scientifiche. Non al denaro ne' all'amore ne' al cielo...volevano la gloria che in molti casi trovarono solo postuma...
 
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view post Posted on 29/11/2018, 16:55
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (John_John @ 27/11/2018, 00:06) 
Penso che molti di loro abbiano cercato proprio di incarnare un ideale romantico e ne siano poi rimaste vittime, Claudio... Molti morirono per malattie contratte nel corso delle esplorazioni, altri vittime di incidenti o scontri con tribù belligeranti...Alcuni poi, che riuscirono a sopravvivere , rientrati in patria vantarono importanti scoperte che non vennero loro riconosciute dalle società geografiche o dalle comunità scientifiche. Non al denaro ne' all'amore ne' al cielo...volevano la gloria che in molti casi trovarono solo postuma...

Grazie, osservazione significativa. :)
Spesso si confonde un ideale romantico con il "massimo bene": anche a scuola siamo stati abituati a vederci presentato il romanticismo (in letteratura) come un movimento affascinante, però per certi versi non è meno insidioso del decadentismo o del nichilismo tedesco. Certo gli esploratori prima hanno agito, poi scritto, e questo è già encomiabile (se vogliamo essere un po' ricercati nel linguaggio! :lol: ).
 
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view post Posted on 1/12/2018, 10:02
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Giannizzero Nero

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Altro pezzo della collezione
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Quarta di copertina:
Tutti sappiamo della gente dell’Est che fuggiva all’Ovest durante la Guerra fredda, ma che cosa sappiamo di chi invece voleva scoprire cosa stesse accadendo a Oriente? Queste sono le voci, le immagini, i resoconti di alcuni giovani viaggiatori illegali nell’Imperium sovietico.
Una sola grande passione: la libertà e con essa la curiosità, la montagna, il viaggio, la natura… Un gruppo di giovani negli anni Settanta e Ottanta si mette in viaggio (ognuno per conto proprio), non per sfuggire al comunismo riparando in Occidente ma per scoprire cosa ci fosse oltre l’orizzonte. Montagne da scalare, altipiani e pianure da percorrere e popoli da scoprire e gente, tanta gente da incontrare. Tutto unito nel nome dell’Unione Sovietica eppure tutto così diverso e incredibilmente variegato…
Questo è il resoconto di quei viaggi – proibiti e non autorizzati – di personaggi e storie ai quali si fa fatica a credere. Di “fuorilegge” e di poliziotti e agenti dei servizi segreti che a un certo punto “chiudono un occhio”, di venditori di Bibbie in incognito, di territori immensi in una terra che sembra non aver confini… di qualcosa che unisce tutte le giovani generazioni: la voglia di scoprire a proprio modo il mondo.
 
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view post Posted on 3/12/2018, 18:26
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Ecco una rivista di viaggi fantastici, con una magia tutta speciale ...
Supplemento de Il Cartoccino dei Piccoli del 1930 nn 1/4 e n. 14

20180822_13420520180822_13443420180822_13444920180822_13450420180822_13452720180822_134643

ah, scordavo, ecco il bollettino per effettuare l'abbonamento
20180822_134750

Edited by essio - 3/12/2018, 18:46
 
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view post Posted on 3/12/2018, 18:43
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Terribile Brigante del West

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Bella serie! Non leggo i numeri, sono i primi 5?
 
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view post Posted on 3/12/2018, 18:45
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Sono i primi 4, da edicola, ed il numero 14 così così ..
 
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view post Posted on 3/12/2018, 19:06
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Terribile Brigante del West

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CITAZIONE (essio @ 3/12/2018, 18:45) 
Sono i primi 4, da edicola, ed il numero 14 così così ..

Ok, dall'immagine riconoscevo soltanto il primo.
 
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