Ho saputo che era Pedrocchi, perchè me lo disse Bottaro, e la prova l'ho avuta quando ho scovato il suo romanzo "Cucciolo e le superstizioni di Beppe", uscito 3 mesi dopo la sua morte. Era Pedrocchi ed è stato lui a creare questi personaggini sennò l'editore Caregaro non avrebbe permesso a un suo dipedente di utilizzare i suoi personaggi per un'altra casa editrice!!
ecco come descrive i due bambini Pedrocchi nel suo romanzo:
— Cucciolo e Beppe? E chi sono costoro? — chiederanno quelli di voi che non mi avranno ancora piantato in asso.
— Sono due giovani, anzi, giovanissimi abitanti di Polpetta. Cucciolo è un fanciullo non più alto d'un comune bimbo di cinque o sei anni. Ha il viso molto intelligente e infatti lo è, e anche molto furbo. Beppe è invece uno spilungone di quelli che sono sempre fra coloro che amano tanto il loro banco di scuola da desiderare di rimanervi due o tre anni senza cambiarlo. Ma non è uno sciocco, no. E' soltanto un po' corto di vedute e lento a comprendere. Ha te sue convinzioni e te difende contro tutti, anche quando l'evidenza dimostra il contrario. E' molto amico di Cucciolo ed essi sono sempre insieme, poiché si completano. Infatti, per legge di contrasto, il furbo e intelligente ha bisogno d'avere costantemente alla mano una cosiddetta « pietra di paragone » per poter valutare se stesso e le sue idee, al fine di rendersi accessibile a tutti e quindi restare in una determinata misura.
e ancora:
Cucciolo, cosi chiamato da tutti per la sua piccola statura, era un po' preoccupato. Il suo inseparabile amico Beppe, uno spilungone che quando gli era accanto pareva ancor più lungo, era assente da una settimana né se ne avevano notizie.
Attached Image: Cucciolo & Beppe di Orsi