Giannizzero Nero
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| Ecco due righe su Mondo Fanciullo Il dodici novembre 1934 esce «Mondo Fanciullo», “settimanale a colori per i piccoli”, costo 30 centesimi, direttori Ettore Lupo e Antonio Rubino, che ne è anche il direttore responsabile. Si tratta di un vero e proprio clone di «Mondo Bambino» lanciato quattro anni prima dal Rubino per conto dei Grandi Magazzini La Rinascente di Milano. La casa editrice, di “Mondo Fanciullo” è costituita da capitali provenienti dall’editrice romana del «Marc’Aurelio», il periodico satirico fondato da Vito De Bellis e Oberdan Cotone, allora di gran moda. A conferma di ciò è, infatti, possibile stipulare un abbonamento cumulativo alle due testate. Il settimanale è composto da dodici pagine sulle quali si alternano alcune tavole disegnate, provviste delle consuete didascalie, ad opera di Rubino (Momolo saltimbanco, Mimo e Memè), Pier Lorenzo De Vita (Il moretto e l’elefante), Costantino Capasso (Spaccafuoco), Attalo (Gioacchino Colizzi) (L’impresa di Premuda), Raoul Verdini (Bimbetto e Furbetto, Binda e Guerra), Lygny, pseudonimo di Attalo (Baffone) oltre a rubriche, racconti e novelle decorate da vignette di Attilio Mussino, Enver Bongrani, Ugo De Vargas e Antonio Maria Nardi. Le vendite non vanno per il meglio e Rubino chiede aiuti al vecchio sponsor “La Rinascente”, con il quale era rimasto in buoni rapporti e li ottiene. Difatti nei numeri seguenti il Grande Magazzino milanese si troverà a disposizione notevoli spazi pubblicitari. Ma la situazione non migliora e Rubino, dopo vari contrasti con Lupo, che deve rispondere a Roma dei non soddisfacenti risultati di vendita, alla fine dell’anno abbandona il giornale. Pare che Rubino avesse stipulato un ottimo contratto con l’editore di «Mondo Fanciullo», che per liberarsi della sua onerosa collaborazione, senza dover pagare una penale di notevole importo, decide di trasferire la redazione a Roma e, tragedia immane per Rubino, eliminare del tutto la stampa a colori dal giornalino. Rubino,oltretutto restio a spostamenti di sede, lascia l’incarico e se ne va assai contrariato. Sei mesi dopo passerà a dirigere per Arnoldo Mondadori il «Topolino» rilevato dalla fiorentina Casa Editrice Nerbini. Ecco la prima pagina degli otto numeri usciti. Unisco anche "Martin Cicala che cresce e che cala", un cartoncino pieghevole allegato al n. 1.
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