Libro: Da Braccio di Ferro a Provolino il fumetto umoristico dimenticato

Se venite a Chiari con piacere.

Queste sono robe di cui si occupa l'editore, io non sono pratico di manifestazioni, se m'invitano io vado ovunque.

Approfitto e vi posto qualche "schermata" del libro in caso a qualcuno venisse la fregola :-)

Quello può essere :-)

Et voilà...Alberico Motta, Pier Luigi Sangalli e Sandro Dossi



Eccoli qua i nostri beniamini che ieri si sono prestati così gentilmente a far da patroni al libro da "Braccio di Ferro a Provolino". Io li mostro con orgoglio perchè ho realizzato il sogno di una vita. Per me ieri è stato come vincere l'oscar. La presentazione è stata gradita ed è durata ben 45 minuti, io mi sono imparpagliato qualche volta ma sono riuscito a portare avanti un discorso sensato.
Ringrazio tutti quelli che sono stati presenti, Francesco (l'editur) di SensoInverso , Frost Grunt, Antonio Marangi, Leonardo Monzio Compagnoni, Nicola Solati, Alessandro Moretto e spero di non aver dimenticato nessuno. Io ho guadagnato una splendida Nonna Abelarda (appena posso la posto) disegnata da Pier Luigi Sangalli ed il secondo volume del Big Robot di Alberico Motta edito da Kappalab che appena finisco di leggere recensisco per Sbam!Comics.



Ah! La prima tiratura del libro è di sole 150 copie (parecchie vendute) chi ci arriva ci arriva...

Edited by neosauro - 10/11/2014, 15:49

Aumaldo, ieri ho ritirato anche le mie copie da spedire appena ho un po di tempo provvedo con bel "piego di libri" ;-)

farò con comodo, per ora sono un po incasinato, ieri comunque ne hanno venduto un bel po di copie, soltanto io per inviarli a varie "redazioni", amici come te ed autori ne ho prese 13 (prezzo autore), Sangalli, Dossi e Motta ne hanno preso circa 4 copie per uno, una ventina sono stati venduti ad interessati, sul mondadori store me lo da come secondo libro venduto nella categoria fumetti (ma non ho idea di come sia possibile visto che è uscito da poco, sta a vedere che statistiche fanno), tra qui e facebook sono andate via n'altra ventina di copie...per essere na cosa di ultranicchia l'interesse c'è stato ( e pure i complimenti per fortuna)...tieni conto che se sono soltanto 150 le copie stampate mi sa che me ne piglio un altro po e me li rivendo su bayayayaya (quella cosa là che non si può nominare). Tieni conto che eravamo "pesci fuor d'acqua" alla fiera della microeditoria di Chiari...gli unici con avere un libro che parlasse di fumetti...fosse stata Reggio o Lucca...

Ieri in presentazione ho fatto un lungo discorso e tra le cose che mi sono saltate fuori, e che penso fortemente, e che siamo in una fase in cui gli editori ci impongono prodotti che in realtà non desideriamo negandoci le ristampe di quello che secondo me venderebbe. Io ho una venerazione per i "miei" autori vintage che sfiora l'amore filiale, li curo, li seguo e li apprezzo. Sono persone di una squisitezza, modestia e generosità rara. Hanno lavorato come cavalli per una vita e spesso rifiutano anche l'appellativo maestro, sono "persone vere" che non inseguono l'investitura di artista ma sono fieri Fumettisti. Io nel mio piccolo continuerò, negli spazi che ho disposizione sul web o dovunque sia possibile, a parlare di loro. Il problema d'Internet è che si ciba ormai solo di news, quando dovrebbe (come qui sul vintage) essere la "nostra memoria". Hai idea di quanti piccoli editori (italiani e non) siano interessati a ripubblicare Bianconi? Un bel po, ma per i diritti è un maledetto casino, mentre Geppo ed Abelarda sono ufficiosamente di proprietà di Paolo Carpi (anche se gli autori sono padroni delle lore storie e tavole) , per cose come Braccio Di Ferro in mano a premium le difficoltà di acquisto diritti sembrano invalicabili, anche perchè la premium (così mi hanno detto) non è per nulla interessata al settore fumetti, media ormai considerato di basso impatto commerciale.

Ahò sò soddisfazioni :-)

Primo su Ibs e terzo in Mondadori

Fai bene!