Vintage Comics

Il vecchietto delle anastatiche, che, a scanso di equivoci, non e' quello delle monete

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/9/2017, 01:28
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (lenuvoleparlanti @ 9/20/2017, 10:43 PM) 
e sono pochissimi gli adolescenti.... adesso hanno altri interessi :(

Ma diciamo le cose come stanno: oggi si tr*mba di più e molto più presto rispetto a prima. Cioè, mio nonno per vedere una caviglia si è dovuto sposare mia nonna, mio padre per dare un bacio ad una donna si è sposato con mia madre ed io, a 16 anni, già utilizzavo maschere in latex con cerniera alla bocca per un po' di sano BDSM... figuratevi oggi.
Il fumetto ha fatto parte della nostra storia per anni ma, adesso, non riesco a collocarlo manco come bene di largo consumo e la cosa sarà, inevitabilmente, destinata a peggiorare. Siamo in un'epoca dove ormai è tutto tablettizzato ed un qualsiasi individuo può avere sul suo smartphone collezioni di tutti i tipi: dai libri ai fumetti fino ai film e alla musica. Cioè, ma davvero c'è qualcuno che crede che un giovane d'oggi (con tutto quello che la tecnologia gli permette di avere subito e con i freni inibitori ormai calati a 0) possa anche solo pensare di "sfogliare" un depliant?

QUOTE (billyhusky @ 9/21/2017, 12:00 AM) 
Per il resto, sono arciconvinto del valore economico dei nostri albi pari a zero. Anche quelle che adesso sembrano essere personaggi seguiti, in realtà manterranno un mercato, a valori fittizi, tra noi collezionisti, più a lungo di altri, ma alla fine torneranno ad essere anche loro carta straccia. L'unico valore reale ( piaceri personali a parte per avere raggiunto i nostri obiettivi/sogni) è quello documentale.

Complimenti invece per la Tua collezione di materiale Del Duca, che ( confesso ) Ti invidio.

Ovviamente tutte le collezioni non avranno alcun valore da qui a (chessò) 30 anni.
Già oggi stiamo assistendo alla svalutazione di diverse serie formato strisce che fino a 15 anni fa ci voleva l'assegno; quindi è di facile intuizione capire che - prima o dopo - i fumetti che oggi hanno valore ipotetico X, domani saranno 0. Ci sarà sempre e comunque qualcuno disposto a spendere ma, come oggi, sarà solo ed esclusivamente per materiale ancora ricercato e che ha ancora una (anche piccola) schiera di fan.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 08:40

Uomo Nuvola

Group:
Nona Arte
Posts:
8,600
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE (enrico borea @ 21/9/2017, 00:03) 
Avevo otto anni, era il '54 , quando ho per la prima volta conosciuto l'uomo mascherato, allora si chiamava così phantom, che in un albo nerbini vecchio di otto anni distruggeva la città sottomarina dei pirati Singh.
da allora ho cominciato a seguire i fumetti.
Ho rallentato a 12 anni quando ho scoperto Urania e la fantascienza, ma non ho mai mollato del tutto.
Valiant è arrivato con un albetto della Corno che compravo per Gordon, poi con l'edizione Spada, quando si interruppe acquistai l'albo b/n edito da Conti, poi tutti i Nerbini, poi ancora i Conti e intanto sono approdato a comic Kingdom, il sito fumetti della king features.
Non solo i giovani non leggono più fumetti, non leggono più niente, mA SOLO QUI IN ITALIA, NEI PAESI ANGLOSASSONI è BEN DIVERSO; HO UN FIGLIO CHE DA 10 ANNI VIVE IN NORD EUROPA E LI L'AMBIENTE NON è MISERO COME DANO, LE LIBRERIE DI DUBLINO SONO UNA FESTA PER GLI OCCHI.

:sisi: Io ho degli amici a Parigi e quando vado a trovarli la mattina quando loro vanno al lavoro, passo alla biblioteca del 20° arrondissement vicino a dove abitano, chiaramente mi fiondo nel reparto BéDétheque (tutte le biblioteche di Francia hanno la bédétheque -_- ) ed è sempre stra pieno di ragazzi e ragazzini che leggono fumetti
@DYD_HRM ma cosa centra il ciulare? :blink: sto parlando di bimbi ed adolescenti, ragazzini under 12.... cosa c'entra? :sick: non penso proprio che sia la maggior libertà sessuale ad essere la causa dell'allontanamento dei giovani alla lettura :fcplm:
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 09:15

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
46

Status:


La lettura è morta ma solo in Italia, ma del resto non è mai nata, la lettura esige cultura diffusa, la nostra scuola purtroppo porta (va) erudizione non cultura.
Oggi non porta più neanche erudizione, non dobbiamo dimenticare che quando io ero bambino, fine anni 40 la percentuale di analfabeti in Italia era a livelli mostruosi, non si passa i 60 anni da quegli abissi ad una educazione letteraria, specialmente se contemporaneamente all'incremento di scolarizzazione corrisponde anche l'ingresso di uno strumento "facile" come la televisione, e, per ricerca di consenso, la scuola viene facilitata per gli studenti e il livello degli insegnanti portato sotto la suola delle scarpe.
La cultura italiana è di elite ma soprattutto "ACCADEMICA" in senso deteriore, la fiammata dei secondi anni 50 e dei leggendari anni 60 si è spenta subito, anche la mia generazione è rientrata nei ranghi e si è adattata, ormai interessarsi di letteratura, quella vera in tutte le sue forme, dai classici ai fumetti, è cosa da carbonari, imperano gli opinion leader che pontificano di autori meteore che durano lo spazio di una moda e accontentano questa o quella parte politica.
Ho un faro su questa situazione, ho due figli, quasi quarantenni, uno professore di lettere in Italia nel milanese, l'altro che vive e lavora a Dublino da dieci anni, quindi vivo le due realtà contemporaneamente e ne soffro.
Il futuro della cultura NON è da noi.
Mi pare che fosse il Momsen che diceva, nell'ottocento, che gli italiani di allora non erano più i romani ma i vermi che abitavano un grande cadavere, forse era eccessivo nel suo disprezzo ma culturalmente parlando il suo duro giudizio ha ancora un suo valore.
E non è che altri interessi ci distraggano, quegli "altri" interessi li hanno anche gli stranieri, ma riescono a conciliarli anche con l'attività cerebrale.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 09:16
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 09:40 AM) 
@DYD_HRM ma cosa centra il ciulare? :blink: sto parlando di bimbi ed adolescenti, ragazzini under 12.... cosa c'entra? :sick: non penso proprio che sia la maggior libertà sessuale ad essere la causa dell'allontanamento dei giovani alla lettura :fcplm:

Under 12?
Io ho, in famiglia, dei nipoti/cugini che a 10 anni hanno già lo smartphone per giocare a quella roba pay to win e, superati i 12 anni, la situazione è come quella che ti ho scritto: come fai a non vedere il nesso tra una generazione più smaliziata (circondata da un'evoluzione tecnologica che ti permette di avere tutto e subito) e l'allontanamento dei giovani dal mondo del fumetto (o della lettura in generale)?
Tu, ad un ragazzino di oggi, non puoi dargli Topolino, sai che gli frega?! E sai perché? Perché i contenuti di quel fumetto non sono minimamente appetibili in quanto ben lontani dal suo concetto di "svago". La libertà sessuale, è solo una conseguenza di questo cambiamento e non ho scritto che è la "causa" principale dell'allontanameto dei giovani dai fumetti; ma è uno dei tanti motivi che spingono un adolescente a preferire fare altro anziché leggere le avventure di Tex Willer.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 09:36

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
46

Status:


vorrei aggiungere per DYD HRM
che non so di dove sia e quale sia la sua età, ma credo di avere l'età di suo padre e gli assicuro che nei '60 si scopava con una certa libertà, almeno in nord italia.
Mio nonno poi, classe 1866, ha avuto una vita che il conte Mascetti ne era la pallida l'imitazione e questo a fine '800 e nei prini venti anni del 900
Certo forse le trasgressioni in lattice negli anni '60 le relegavamo nella patologia del sesso e non nella fisiologia,(anche se già da prima ma col cuoio avevano i loro estimator)i, ma il sesso NON era il solo interesse, usavamo anche quello che c'è nello scatolotto tre o quattro palmi, a seconda dell'altezza, sopra gli zebedei.
Le cose si possono fare senza conflitto, sesso e uso del cervello, oltre tutto il sesso matura dopo il cervello e finisce prima che il cervello smetta di funzionare.
I fumetti esistono ancora nel resto del mondo e nel metrò a Parigi o nella sotteranea di Londra o sulla Lua di Dublino vedi ragazzi seduti che leggono libri per passare il tempo e non vedi l'orgia di telefonini che vedi da noi, c'è da dire che la natalità da loro è molto maggiore che non da noi e i giovani socializzano molto di più.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 09:51

Uomo Nuvola

Group:
Nona Arte
Posts:
8,600
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE (DYD_HRM @ 21/9/2017, 10:16) 
CITAZIONE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 09:40 AM) 
@DYD_HRM ma cosa centra il ciulare? :blink: sto parlando di bimbi ed adolescenti, ragazzini under 12.... cosa c'entra? :sick: non penso proprio che sia la maggior libertà sessuale ad essere la causa dell'allontanamento dei giovani alla lettura :fcplm:

Under 12?
Io ho, in famiglia, dei nipoti/cugini che a 10 anni hanno già lo smartphone per giocare a quella roba pay to win e, superati i 12 anni, la situazione è come quella che ti ho scritto: come fai a non vedere il nesso tra una generazione più smaliziata (circondata da un'evoluzione tecnologica che ti permette di avere tutto e subito) e l'allontanamento dei giovani dal mondo del fumetto (o della lettura in generale)?
Tu, ad un ragazzino di oggi, non puoi dargli Topolino, sai che gli frega?! E sai perché? Perché i contenuti di quel fumetto non sono minimamente appetibili in quanto ben lontani dal suo concetto di "svago". La libertà sessuale, è solo una conseguenza di questo cambiamento e non ho scritto che è la "causa" principale dell'allontanameto dei giovani dai fumetti; ma è uno dei tanti motivi che spingono un adolescente a preferire fare altro anziché leggere le avventure di Tex Willer.

:o: Ma è quello che ho detto io:
Purtroppo non c'è ricambio generazionale, non esistono quasi più i bimbi che leggono fumetti e sono pochissimi gli adolescenti.... adesso hanno altri interessi :(
altri interessi sono appunto il PC, lo smart phone ecc.
sei tu che hai scritto:
Ma diciamo le cose come stanno: oggi si tr*mba di più e molto più presto rispetto a prima. Cioè, mio nonno per vedere una caviglia si è dovuto sposare mia nonna, mio padre per dare un bacio ad una donna si è sposato con mia madre ed io, a 16 anni, già utilizzavo maschere in latex con cerniera alla bocca per un po' di sano BDSM... figuratevi oggi.
Ribadisco, secondo me questo non c'entra nulla, io sono del 59 e ti assicuro che eravamo in piena libertà sessuale e le ragazzine lo facevano prima di adesso, non c'era la paura del'AIDS che verrà dopo e leggevamo Porci con le ali :angry:
In sostanza
Che ci azzecca? :fcplm: come direbbe Di Pietro
Che ci azzecca la libertà sessuale con la crisi del fumetto o della lettura in generale? :wacko: :blink:

[QUOTE=DYD_HRM,21/9/2017, 10:16 ?t=56861277&st=105#entry427732072]
CITAZIONE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 09:40 AM) 
@DYD_HRM ma cosa centra il ciulare? :blink: sto parlando di bimbi ed adolescenti, ragazzini under 12.... cosa c'entra? :sick: non penso proprio che sia la maggior libertà sessuale ad essere la causa dell'allontanamento dei giovani alla lettura :fcplm:

Tu, ad un ragazzino di oggi, non puoi dargli Topolino, sai che gli frega?! E sai perché? Perché i contenuti di quel fumetto non sono minimamente appetibili in quanto ben lontani dal suo concetto di "svago". La libertà sessuale, è solo una conseguenza di questo cambiamento e non ho scritto che è la "causa" principale dell'allontanameto dei giovani dai fumetti; ma è uno dei tanti motivi che spingono un adolescente a preferire fare altro anziché leggere le avventure di Tex Willer.

:blink: Cioè vorresti dire che noi leggevamo Tex e Topolino perchè eravamo repressi sessualmente? :wacko:
o meglio ancora, sostieni che trombare toglie la voglia di leggere? :mmm:
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 10:19
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (enrico borea @ 9/21/2017, 10:36 AM) 
vorrei aggiungere per DYD HRM
che non so di dove sia e quale sia la sua età, ma credo di avere l'età di suo padre e gli assicuro che nei '60 si scopava con una certa libertà, almeno in nord italia.

Negli anni '60, mio padre, aveva 10 anni e non ha mai lasciato il sud in vita sua.
E' chiaro che parliamo, anche, di contesti differenti.

QUOTE
Mio nonno poi, classe 1866, ha avuto una vita che il conte Mascetti ne era la pallida l'imitazione e questo a fine '800 e nei prini venti anni del 900
Certo forse le trasgressioni in lattice negli anni '60 le relegavamo nella patologia del sesso e non nella fisiologia,(anche se già da prima ma col cuoio avevano i loro estimator)i, ma il sesso NON era il solo interesse, usavamo anche quello che c'è nello scatolotto tre o quattro palmi, a seconda dell'altezza, sopra gli zebedei.
Le cose si possono fare senza conflitto, sesso e uso del cervello, oltre tutto il sesso matura dopo il cervello e finisce prima che il cervello smetta di funzionare.
I fumetti esistono ancora nel resto del mondo e nel metrò a Parigi o nella sotteranea di Londra o sulla Lua di Dublino vedi ragazzi seduti che leggono libri per passare il tempo e non vedi l'orgia di telefonini che vedi da noi, c'è da dire che la natalità da loro è molto maggiore che non da noi e i giovani socializzano molto di più.

Bè, di mondo ne ho visto un bel po' e ammetto che, fuori dai nostri confini nazionali, la situazione è molto meno critica. Ma rimane comunque una realtà che da noi, magari, ha già fatto danni; fuori, invece, sta solo ritardando il suo cammino... anche perché, fra 30 anni, non credo che avrò la possibilità di vedere giovani seduti al parco a leggere Stevenson o la Bronte.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 10:42
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 10:51 AM) 
:o: Ma è quello che ho detto io:
Purtroppo non c'è ricambio generazionale, non esistono quasi più i bimbi che leggono fumetti e sono pochissimi gli adolescenti.... adesso hanno altri interessi :(
altri interessi sono appunto il PC, lo smart phone ecc.
sei tu che hai scritto:
Ma diciamo le cose come stanno: oggi si tr*mba di più e molto più presto rispetto a prima. Cioè, mio nonno per vedere una caviglia si è dovuto sposare mia nonna, mio padre per dare un bacio ad una donna si è sposato con mia madre ed io, a 16 anni, già utilizzavo maschere in latex con cerniera alla bocca per un po' di sano BDSM... figuratevi oggi.
Ribadisco, secondo me questo non c'entra nulla, io sono del 59 e ti assicuro che eravamo in piena libertà sessuale e le ragazzine lo facevano prima di adesso, non c'era la paura del'AIDS che verrà dopo e leggevamo Porci con le ali :angry:
In sostanza
Che ci azzecca? :fcplm: come direbbe Di Pietro
Che ci azzecca la libertà sessuale con la crisi del fumetto o della lettura in generale? :wacko: :blink:

Sei del '59 ma mi pare tu abbia una grossa difficoltà nel comprendere il nesso tra sessualità e l'interesse per un media che ha bisogno comunque di un certo livello "culturale" per essere fruibile. La sessualità è una conseguenza, se poi pensi che io abbia sostenuto che sia la causa principale perché non riesci a collocare l'intento ironico del primo post con i restanti interventi, sei liberissimo di farlo perché non posso più ribadire lo stesso concetto all'infinito. Con tutto il rispetto (perché sei quasi coetaneo di mio padre), ma credo che, in un dibattito, una volta esposte le proprie argomentazioni, ci sia poco da aggiungere: o si è d'accordo, oppure no. Lo scarso interesse per il fumetto (e per la lettura in generale) lo si può collocare non solo con la possibilità, oggi, dei giovani, di avere tutto e subito grazie ad un'evoluzione tecnologica che sembrava fantascienza fino ad un paio di decenni fa, ma anche per un cambio di rotta nei gusti e nel modo di relazionarsi con il prossimo e con il quotidiano. La sessualità fa parte di questa odissea; non sarà la causa principale, ma la collocherei tra una delle tante che spingono, appunto, un 15enne a preferire altro anziché il fumetto (o la lettura in generale). Ovviamente ci saranno sempre le eccezioni, così come lo siamo noi visto che stiamo già parlando di un fenomeno vivo e presente.

QUOTE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 09:40 AM) 
:blink: Cioè vorresti dire che noi leggevamo Tex e Topolino perchè eravamo repressi sessualmente? :wacko:
o meglio ancora, sostieni che trombare toglie la voglia di leggere? :mmm:

Come sopra, non riesci a coglierne il nesso e stai tirando fuori teorie non c'entrano nulla.
La repressione sessuale (per quanto presente in quegli anni... almeno dalle mie parti, visti certi racconti) non è un incitamento nel curare certi hobby, anche perché dovremmo prendere a campione un certo numero di lettori di fumetti e chiedere loro quante volte alla settimana fanno sesso.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 10:52

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
46

Status:


forse non Stevenson o Bronte, ma probabilmente Tolkien o Bulgakov o gli autori che ci saranno allora.
I danni che la TV prima e i telefonini poi hanno fatto in Italia sono figli della NON cultura italiana, noi siamo arrivati all'elettronica saltando due secoli di fase giornalistica, passando dall'analfabetismo diffuso, in Calabria nei primi anni 50 arrivava oltre al 70% e in Veneto aveva percentuali a due cifre, ai telegiornali e a internet.
Non ti fai come popolo abitudini saltando interi periodi storici, quel che è perso è perso; Noi Italiani non abbiamo abitudine alla lettura al di fuori di ambienti ristretti, e non è questione di istruzione, ho amici laureati come me che leggono solo pubblicazioni professionali e il sole 24 ore per motivi di lavoro, altri che leggevano, quando c'erano, i giornali di partito per fede, o altri solo giornali sportivi.
La fiammata culturale dei secondi '50 e dei '60 si è spenta con l'apertura generalizzata del '69 dell'università e con il depauperamento conseguente dei licei.
All'estero la scuola è selettiva e incoraggia la cultura, leggere vuol dire usare la fantasia, guardare internet o la TV è "VEDERE" cioè passività.
Se leggi "IL SIGNORE DEGLI ANELLI" immagini, crei con la TUA testa gli ambienti, riempi TU i vuoti narrativi, se guardi il film,( ed io li amo tuttavia) gli elfi sono così, gli orchi così, tutto ti è proposto e tu non crei nulla, non accresci con la TUA fantasia, in parole poveri usi meno il cervello.
All'estero sono più abituati a leggere da secoli e la lettura,non solo la lettura in senso stretto ma il teatro, l'opera, il balletto, sono seguiti con interesse e divertimento da sempre, e continueranno, da noi i teatri sono vuoti, l'opera che è nostra invenzione è cosa da pochi, il balletto non parliamone, ho una nipotina uscita dall'accademia della Scala a Milano e ora lavora fissa all'Opera di Dresda in Germania ex DDR, 27 balletti diversi all'anno e tourné in giro per il mondo, alla Scala otto balletti!
I telefonini e la TV In Europa si sono aggiunti come nuovi strumenti, forse la carta stampata si ritirerà a favore del TABLET ma sul tablet leggeranno Stevenson e la Bronte.
Anche il centro Europa assomiglia al nord Europa, per lavoro ho seguito, restandoci a lungo, la Cecoslovacchia, l'Ungheria e la Lituania, dai primi anni 90, li ho visti svegliarsi dal torpore ex URSS, e riprendere velocemente il loro posto lasciandoci indietro, erano già più colti di noi fino alla fine degli anni trenta e hanno recuperato in fretta.
L'Italia forse assomiglia a come tu dici, il mio figlio professore è abbastanza scoraggiato sia del livello dei suoi allievi, che sopratutto per quello dei loro genitori.
L'edonismo pecoreccio impera, senza neanche la grandezza di un male cosciente.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 11:21

Uomo Nuvola

Group:
Nona Arte
Posts:
8,600
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE (DYD_HRM @ 21/9/2017, 11:42) 
CITAZIONE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 10:51 AM) 
:o: Ma è quello che ho detto io:
Purtroppo non c'è ricambio generazionale, non esistono quasi più i bimbi che leggono fumetti e sono pochissimi gli adolescenti.... adesso hanno altri interessi :(
altri interessi sono appunto il PC, lo smart phone ecc.
sei tu che hai scritto:
Ma diciamo le cose come stanno: oggi si tr*mba di più e molto più presto rispetto a prima. Cioè, mio nonno per vedere una caviglia si è dovuto sposare mia nonna, mio padre per dare un bacio ad una donna si è sposato con mia madre ed io, a 16 anni, già utilizzavo maschere in latex con cerniera alla bocca per un po' di sano BDSM... figuratevi oggi.
Ribadisco, secondo me questo non c'entra nulla, io sono del 59 e ti assicuro che eravamo in piena libertà sessuale e le ragazzine lo facevano prima di adesso, non c'era la paura del'AIDS che verrà dopo e leggevamo Porci con le ali :angry:
In sostanza
Che ci azzecca? :fcplm: come direbbe Di Pietro
Che ci azzecca la libertà sessuale con la crisi del fumetto o della lettura in generale? :wacko: :blink:

Sei del '59 ma mi pare tu abbia una grossa difficoltà nel comprendere il nesso tra sessualità e l'interesse per un media che ha bisogno comunque di un certo livello "culturale" per essere fruibile. La sessualità è una conseguenza, se poi pensi che io abbia sostenuto che sia la causa principale perché non riesci a collocare l'intento ironico del primo post con i restanti interventi, sei liberissimo di farlo perché non posso più ribadire lo stesso concetto all'infinito. Con tutto il rispetto (perché sei quasi coetaneo di mio padre), ma credo che, in un dibattito, una volta esposte le proprie argomentazioni, ci sia poco da aggiungere: o si è d'accordo, oppure no. Lo scarso interesse per il fumetto (e per la lettura in generale) lo si può collocare non solo con la possibilità, oggi, dei giovani, di avere tutto e subito grazie ad un'evoluzione tecnologica che sembrava fantascienza fino ad un paio di decenni fa, ma anche per un cambio di rotta nei gusti e nel modo di relazionarsi con il prossimo e con il quotidiano. La sessualità fa parte di questa odissea; non sarà la causa principale, ma la collocherei tra una delle tante che spingono, appunto, un 15enne a preferire altro anziché il fumetto (o la lettura in generale). Ovviamente ci saranno sempre le eccezioni, così come lo siamo noi visto che stiamo già parlando di un fenomeno vivo e presente.

CITAZIONE (lenuvoleparlanti @ 9/21/2017, 09:40 AM) 
:blink: Cioè vorresti dire che noi leggevamo Tex e Topolino perchè eravamo repressi sessualmente? :wacko:
o meglio ancora, sostieni che trombare toglie la voglia di leggere? :mmm:

Come sopra, non riesci a coglierne il nesso e stai tirando fuori teorie non c'entrano nulla.
La repressione sessuale (per quanto presente in quegli anni... almeno dalle mie parti, visti certi racconti) non è un incitamento nel curare certi hobby, anche perché dovremmo prendere a campione un certo numero di lettori di fumetti e chiedere loro quante volte alla settimana fanno sesso.

:o: Sei tu che non cogli il nesso o meglio hai la "grossa difficoltà nel comprendere"
Anche io intorno all'età dei pruriti ho mollato un po le letture, come tutti e tutte le generazioni che leggevano fumetti da bimbi/adolescenti.
Quello che contesto io è che questo non c'entra nulla, non è uno dei o il motivo dello scarso interesse attuale....per il resto sono pienamente d'accordo con te ;)
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 14:36
Avatar

Sceriffo di Valmitraglia

Group:
Anteguerra
Posts:
11,207
Location:
provincia del mondo(pz/pu)

Status:


Mamma mia, quanta difficoltà a registrare l'altrui pensiero senza esternare il proprio pervicace dissenso.
Sono vicinissimo a Borea, pur non approvando magari certe parole dure che rispecchiano però la realtà delle cose. L'Italia è stata per tempi lunghissimi ( secoli ) poverissima ed analfabeta. Le eccezioni non fanno testo. La necessità alimentare ha privato i più del tempo da poter dedicare allo spirito. A guardar bene, lo sfogo più accessibile era fare il prete. magari rinunciando alla fine del percorso didattico a prendere i voti.

Borea mi sopravanza di 4 anni e ritengo abbia un percorso formativo sostanzialmente sovrapponibile al mio. Non sono i tablets o le gonne delle ragazzine a distogliere dalla lettura ( fumetti compreso) o dal collezionare ( come ricerca selezionata ed approfondita negli anni di oggetti di un certo tipo ). E'l'offerta vorticosa di rimbecillimento economicamente gratuito che distoglie ( non solo i giovani ) dalla cultura intesa come miglioramento dello spirito, è il tutto gratis a tutti ( che poi è una balla, perchè pochi pagano per molti ), la mancanza di doveri da rispettare a fronte dei diritti da esigere, insomma il tutto facile, tutto pronto, tutto effimero, a distogliere i più dal percorso ostico del migliorare la propria indipendenza mentale. Perchè è bene che il popolo non ragioni con la sua testa, ma beva i tweet del Renzi o del Salvini di turno come ci si disseta alla sorgente del verbo. Un popolo "coglione e possibilmente diviso" è più facilmente governabile di uno culturalmente indipendente. Ed allora isole, rotocalchi, sesso facile e palestre per tutti, e dixan e supermercati, qualunque cosa che non ti obblighi a diventare soggetto attivo.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 15:33
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (billyhusky @ 9/21/2017, 03:36 PM) 
Mamma mia, quanta difficoltà a registrare l'altrui pensiero senza esternare il proprio pervicace dissenso.

Bè, credo sia normale: quando si esprime un pensiero, non si possono nascondere simpatie o antipatie per tematica A o B. Lo facciamo tutti e credo sia un ottimo modo per capire meglio l'interlocutore. Per il resto, sono d'accordo nel dire che anche l'aspetto del "tutto gratis" (riferimento alla pirateria?) sia anche una delle cause del disinteresse non solo della lettura, ma del collezionismo in generale (infatti ne avevo anche fatto accenno). Ma comunque, ormai, il dado è tratto, siamo nell'epoca del cloud ergo chiunque può avere tutto (gratis?) senza manco occupare il minimo spazio.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 18:34

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
46

Status:


Bene, siamo tornati a parlare di fumetti e collezionismo , e da qui ripartiamo,.
Non è che che si possa avere tutto gratis, si ha gratis ciò che NON ha valore intrinseco.
Mi spiego ancora con l'esempio dei francobolli, internet ti può spiegare tutto del 3 lire di Toscana, ma se lo vuoi paghi 300.0000 euro ad un'asta a Londra
Puoi avere tutte le scansioni della prima edizione del Don Chisciotte, ma se la vuoi originale paghi un milione di euro.
Scendendo a livelli più accessibili il tempo dirà se qualcosa che collezioniamo oggi avrà valore domani, e se ci sarà non sarà alcuno strumento elettronico che te lo darà, dovrai comprarlo.
Non credo che tra cent'anni le collezioni di Tex Willer interesseranno più di qualche sparuto gruppo di persone, più o meno quegli stessi numeri di persone che oggi collezionano particolari pubblicazioni del sei o settecento o oggetti particolari
Le attuali collezioni di cui andiamo fieri verranno disperse, i, pochi, pezzi di valore venduti e la gran parte finirà al macero, forse in qualche fondo di biblioteca finiranno quelle di maggior pregio, ma è naturale che sia così
Continuo a ripetere che questo è il destino di ogni collezione, e non è una questione di cambio di metodo culturale.
Ribadisco che la situazione italiana in fatto di lettura è anomala nel mondo civile e ci apparenta più ai paesi del secondo mondo che al resto dell'occidente.
Credo comunque che anche su questo argomento avremo in Italia una spaccatura, infatti se prima o poi verrà posto rimedio al degrado dell'istruzione, una parte si riavvicinerà all'Europa usando i nuovi mezzi appunto come mezzi, mentre una parte , probabilmente maggioritaria, continuerà a confondere il mezzo con il fine.
Per il collezionista di immagini internet prenderà il posto delle anastatiche, copie non originali, ma il collezionismo rimarrà, si collezioneranno le COSE che esisteranno allora, non la loro immagine.
Una foto non è un quadro altrimenti un Matisse costerebbe come la sua riproduzione.
Un libro o un fumetto sono nati sostanzialmente per essere fruiti leggendoli, collezionarli è solo una conseguenza che nasce all'inizio come necessità di conservare ciò che si pensa di rileggere e che sarebbe difficile trovare nuovamente; da questo punto di vista internet consentirà di tenerlo in memoria senza bisogno di occupare spazio e relegherà il collezionismo di libri o fumetti solo a chi desidera un particolare oggetto fisico.
Per i libri è già così da secoli anche prima della comparsa di internet, nessuno o quasi cerca prime edizioni, se ciò che interessa è il contenuto una edizione recente è senz'altro meglio, i fumetti hanno conquistato, se l'hanno, da poco dignità di oggetti culturali e per la maggior parte non hanno certo avuto più di una edizione, questo ha favorito l'insorgere di un collezionismo quasi maniacale che oggi sta sbollendo.
Milioni di libri pubblicati negli ultimi 500 anni sono ormai dimenticati e giacciono muti testimoni in polverose biblioteche, perchè per i fumetti dovrebbe essere diverso?
Non credo che Internet dia poi così tanto la possibilità di poter accedere a tutto: prendete i film, con KODI se ne hanno a disposizione qualche decina di migliaia, ma se non li conosci già non li puoi neanche cercare , meglio non li riesci a cercare, e ti limiti alla pre-scelta che ti viene proposta.
Alla fine hai meno scelta di quella che ti dava il catalogo di una videoteca VHS degli anni '90.
In economia vige la legge che la moneta cattiva caccia quella buona, nell'inflazionato mondo di internet o hai le conoscenze metodologiche che ti fai FUORI internet di ciò che vuoi cercare o cerchi solo quello che ti viene proposto.
Confondere il mezzo con il fine, in Italia ci stiamo avviando a questo, credo che nel mondo civile l'uso del mezzo sia più saggio.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 19:21
Avatar

Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

Group:
Administrator
Posts:
6,880
Location:
Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

Status:


QUOTE (enrico borea @ 9/21/2017, 07:34 PM) 
prendete i film, con KODI se ne hanno a disposizione qualche decina di migliaia, ma se non li conosci già non li puoi neanche cercare , meglio non li riesci a cercare, e ti limiti alla pre-scelta che ti viene proposta.
Alla fine hai meno scelta di quella che ti dava il catalogo di una videoteca VHS degli anni '90.

Scusa ma ti parlo da collezionista di VHS (me ne son sopravvissute 400 ma al vecchio appartamento eravamo sulle 2000): No! C'è più scelta oggi.
Persino i titoli più rari (e per rari parlo proprio di copie a tiratura limitata uscite solo per qualche videoteca della Svizzera "italiana") sono presenti nei meandri del web. Con un po' di ricerca, si trova davvero di tutto e, probabilmente, le uniche cose che mancano, sono certi corti/titoli talmente amatoriali da non aver mai avuto alcuna distribuzione se non un unico passaggio televisivo nella loro storia... ma nessuno si straccia le vesti per quelli. Ho vissuto proprio il periodo del VHS coltivando, da sempe, la passione per il cinema su questo formato e ricordo perfettamente l'epoca del videoclub, videoteche ecc ecc. Ovviamente il catalogo che ti offriva una videoteca a Roma (ne ricordo una molto fornita ai Parioli o comunque nelle vicinanze) era diverso dal catalogo che ti offriva quella di un piccolo paesino da 3000 abitanti.

Ho un pensiero abbastanza simile sul (non) valore futuro delle nostre collezioni ma credo ci sia solo una cosa da fare: godersele oggi e amen.
 
Top
view post Posted on 21/9/2017, 19:42
Avatar

Sceriffo di Valmitraglia

Group:
Anteguerra
Posts:
11,207
Location:
provincia del mondo(pz/pu)

Status:


CITAZIONE (DYD_HRM @ 21/9/2017, 20:21) 
Ho un pensiero abbastanza simile sul (non) valore futuro delle nostre collezioni ma credo ci sia solo una cosa da fare: godersele oggi e amen.

Parole sagge. Non si colleziona per investimento, salvo essere folli. Si colleziona perchè piace a noi farlo. E si collezionano le cose che piacciono non ai nostri figli o nipoti ( magari si partecipa alle loro collezioni per stare insieme). Si colleziona perchè piace a noi collezionare quel certo tipo di oggetti. Il valore residuo economico è un fattore irrilevante.

Ma a chi volete che possa interessare tra qualche anno una serie del Miki libretto a colori, versione raccoltina, per quanto bella? Penso a nessuno. E' il mio penultimo acquisto. Pagato non poco. Perchè l'ho fatto a fronte di una rimessa economica futura per me certa e pesante? Ma perchè la serie mancava alla mia collezione, mi piacevano le copertine, e così via. Ed ancor più, perchè l'ho fatto, pur avendo già la serie a strisce, la Albi d'oro quasi completa, la Albo d'Oro raccolta per la parte iniziale, la Collana prateria completa, ecc.... Semplicemente per il piacere di avere anche questa versione.........
 
Top
161 replies since 25/9/2014, 23:54   6898 views
  Share