Giannizzero Nero
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| forse non Stevenson o Bronte, ma probabilmente Tolkien o Bulgakov o gli autori che ci saranno allora. I danni che la TV prima e i telefonini poi hanno fatto in Italia sono figli della NON cultura italiana, noi siamo arrivati all'elettronica saltando due secoli di fase giornalistica, passando dall'analfabetismo diffuso, in Calabria nei primi anni 50 arrivava oltre al 70% e in Veneto aveva percentuali a due cifre, ai telegiornali e a internet. Non ti fai come popolo abitudini saltando interi periodi storici, quel che è perso è perso; Noi Italiani non abbiamo abitudine alla lettura al di fuori di ambienti ristretti, e non è questione di istruzione, ho amici laureati come me che leggono solo pubblicazioni professionali e il sole 24 ore per motivi di lavoro, altri che leggevano, quando c'erano, i giornali di partito per fede, o altri solo giornali sportivi. La fiammata culturale dei secondi '50 e dei '60 si è spenta con l'apertura generalizzata del '69 dell'università e con il depauperamento conseguente dei licei. All'estero la scuola è selettiva e incoraggia la cultura, leggere vuol dire usare la fantasia, guardare internet o la TV è "VEDERE" cioè passività. Se leggi "IL SIGNORE DEGLI ANELLI" immagini, crei con la TUA testa gli ambienti, riempi TU i vuoti narrativi, se guardi il film,( ed io li amo tuttavia) gli elfi sono così, gli orchi così, tutto ti è proposto e tu non crei nulla, non accresci con la TUA fantasia, in parole poveri usi meno il cervello. All'estero sono più abituati a leggere da secoli e la lettura,non solo la lettura in senso stretto ma il teatro, l'opera, il balletto, sono seguiti con interesse e divertimento da sempre, e continueranno, da noi i teatri sono vuoti, l'opera che è nostra invenzione è cosa da pochi, il balletto non parliamone, ho una nipotina uscita dall'accademia della Scala a Milano e ora lavora fissa all'Opera di Dresda in Germania ex DDR, 27 balletti diversi all'anno e tourné in giro per il mondo, alla Scala otto balletti! I telefonini e la TV In Europa si sono aggiunti come nuovi strumenti, forse la carta stampata si ritirerà a favore del TABLET ma sul tablet leggeranno Stevenson e la Bronte. Anche il centro Europa assomiglia al nord Europa, per lavoro ho seguito, restandoci a lungo, la Cecoslovacchia, l'Ungheria e la Lituania, dai primi anni 90, li ho visti svegliarsi dal torpore ex URSS, e riprendere velocemente il loro posto lasciandoci indietro, erano già più colti di noi fino alla fine degli anni trenta e hanno recuperato in fretta. L'Italia forse assomiglia a come tu dici, il mio figlio professore è abbastanza scoraggiato sia del livello dei suoi allievi, che sopratutto per quello dei loro genitori. L'edonismo pecoreccio impera, senza neanche la grandezza di un male cosciente.
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