Vintage Comics

Il vecchietto delle anastatiche, che, a scanso di equivoci, non e' quello delle monete

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billyhusky
view post Posted on 27/9/2014, 18:56 by: billyhusky
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Sceriffo di Valmitraglia

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Interessante questa discussione. Tra gli scrivani abituali di VC almeno in due, Alfredo ed io, abbiamo vissuto pienamente la nascita e lo sviluppo delle produzioni amatoriali.
Inizialmente prodotte veramente a titolo sperimentale e di eventuale omaggio/allegato, erano diventate un punto di forza di ogni mostra del fumetto. Ricordo persone che riempivano il bagagliaio dell'auto con questi albi, dai vari formati, colorati, e della qualità più varia. Magari da una Lucca od una Bologna tornavi avendo acquistato solo materiale di questo tipo.
Nei primi anni 70 'è stato il boom dell'interesse verso il fumetto. Ed ovviamente del collezionismo di fumetti. Ogni nuovo reperto, sia originale che amatoriale ti riempiva di entusiasmo.

Personalmente ho posseduto praticamente tutto il materiale amatoriale prodotto fino al 1990 e gran parte del successivo. Materiali cari. Ancora più all'epoca, in rapporto al potere di acquisto della lira ( ed alla disponibilità economica). Gran parte di queste edizioni ha avuto successo proprio per il desiderio di conoscere fumetti mai pubblicati prima in Italia, o mal pubblicati e, perché no, di recuperare i fumetti della nostra infanzia, o giù di lì, in serie complete. Perché il mercato dell'epoca, a differenza di quello attuale, verteva per la parte principale sul materiale sfuso. E la serie dovevi completarla tu ( se ci riuscivi) ed in tempi imprevedibili.

Una distinzione va fatta. Ci sono editori come Conti, Grillo, Traverso, Scotto che hanno pubblicato materiali nuovi, sostituendosi all'editoria ufficiale per offrire cronologie ed albi che nessuno ci avrebbe mai dato.
Altri hanno cavalcato il filone dell'amarcord. Ed in questo settore i risultati editoriali sono stati francamente lontani rispetto agli originali, nei due sensi opposti: troppo ben stampati ( come materiale)/ molto scadenti (come stampa). La qualità della carta originale era spesso tale che usarne di peggiore era una chimera.

Francamente, nessuna delle ristampe che ho posseduto mi ha creato problemi rispetto agli originali. Altre serie, talvolta incomplete, le ho acquistate ancora oggi ( ad esempio, ad agosto u.s. una ventina di serie, alcune incomplete, stampate in questi ultimi venti anni) come materiale di confronto con gli originali. E Vi assicuro che sono tutte facilmente distinguibili.
Dovrò recuperare il Topolino supplemento, gli albi d'oro di Tex, la Diabolik, la prima Topolino libretto...queste che mi si dice siano pericolose. Sono curioso di vederle.

Per il resto, mi sembra che ancora una volta emerga la "paura del danno economico". ho speso tanto, adesso non valgono più nulla, o quasi.
Certo questo accomuna non solo le anastatiche, ma anche le serie "fuori mode". Ma chi ha mai detto che collezionare fumetti è un investimento economico? Se l'avete pensato, ben Vi sta.
Quanto vale un' albo anastatico? direi 50 centesimi una striscia, 1 euro un albo standard, 5/10 euro un albo di qualche centinaio di pagine. Diciamo, tanto quanto un prodotto analogo che uscisse in edicola.
Ma lo stesso discorso accomuna, a mio avviso, tutte quelle produzioni che non sono state fatte per il circuito normale ( per me, edicola). I vari cartonati alla francese, i vari brossurati italici, le edizioni di pregio con o senza stampa allegata e più o meno firmata, i vari portfoli non si differenziano a mio avviso dai prodotti amatoriali. Perché questo sono.

Mi dispiace per il vecchio collezionista che è convinto di essersi riempito la casa di carta inutile. Però, più che dolersi, farebbe bene a riprendere in mano le varie edizioni amatoriali, e guardarle con gli occhi di chi come lui ama il fumetto. E vedrà che ai suoi occhi torneranno ad avere il loro giusto significato.
 
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