Come abbiamo fatto noi?

Non fatemi incazzare Ken...

Mi sembra che Dan abbia risposto alla sua domanda con quello che ha scritto nella penultima riga "Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità…e imparavamo a gestirli", non serve cercare altro, le difficoltà, i pericoli, le trasgressioni erano poche cose in confronto a tutto quello che adesso devono affrontare i giovani, se prima andavamo senza casco in motorino adesso ci si sballa con gli alcolici già a quattordici anni, poi ci sono le pasticche, la droga e le stragi del sabato sera, mangiavamo cibi semplici ma in compenso più genuini, si leggeva, adesso invece si vedono solo ragazzi e ragazze guardare dentro il cellulare divenuto ormai parte integrante del corpo umano, certi genitori lo mettono in mano ai propri figli di tre anni, poi questi , quando ne avranno diciotto potranno trasmettere messaggi mentre guidano l'auto mettendo in pericolo se stessi e gli altri. Se poi consideriamo la situazione economica , politica e ambientale con disoccupazione, guerre e disastri climatici verrebbe da farci un'altra domanda: " come faranno i ragazzi di oggi a sopravvivere e a diventare grandi?"


Antonio, in un punto non sono d'accordo,Il '68 è stato un fenomeno importante, che, come tutte le cose avrà avuto i suoi lati positivi e negativi( per quanto mi riguarda più positivi che negativi ma è una questione di punti di vista , definirlo " una sciagura"non mi sembra giusto, se poi consideri che coloro che avevano vissuto questo periodo avevano circa trent'anni a fine anni'70 ed educavano i figli negli anni'80 metà '90 non mi sembra che fosse un periodo molto brutto a livello educativo e culturale, è dai primi anni'90 con la famosa discesa in campo, che è avvenuta la vera sciagura con la nascita di un fenomeno politico e di costume che, grazie anche alla potenza del mezzo televisivo ha cambiato la società italiana in peggio, la furbizia , la disonestà, il successo, la ricchezza ottenuta con qualsiasi mezzo sono divenuti modelli da imitare, la cultura e l'onestà cose inutili, da perdenti, anche se politicamente questo fenomeno sembra in calo , i danni che ha prodotto nella società dureranno ancora per molto tempo.

Edited by andre.fumetto - 8/9/2014, 23:35

Quando Daniele ha aperto questa discussione, non credo si immaginasse sarebbe andata a parare su temi così pesanti, anche se tutti hanno detto cose assolutamente condivisibili.
A conti fatti la differenza è solo una.
Alle nuove generazioni serve sempre di più per divertirsi e crescere...
Partendo da 70 anni fa, passando per i nostri genitori... poi attraverso la nostra infanzia/giovinezza... e ora i nostri figli...
e per alcuni di noi è già ora di diventare nonni.
Tutti abbiamo sempre di più e non ci rendiamo conto di quello che abbiamo gia e di quanto meno avevano i nostri avi.
Se non mangiavo una cosa da mia nonna, mi diceva: <<la avessi avuta io in tempo di guerra>>... da bambino non capisci il significato... Ma oggi capisco meglio le parole di chi non rinnegava i miglioramenti e gli agi... ma semplicemente sapeva apprezzarli a pieno, perchè prima non aveva niente...
Noi si è nati che avevamo molto.. e i nostri figli hanno tutto... forse troppo...
... e qui ci sta bene un'altra frase celebre della nonna..: <<prego Dio che voi non dobbiate mai vivere una guerra e patire la fame>>.

Queste cose sono anche una delle componenti non da poco che fanno apprezzare i fumetti anteguerra ai pochi come me e Claudio.
Non é solo questione di averli conservati... E' che proprio prendere tutti i numeri era da benestanti...


Ti Prego "Andre" Non buttarla sulla politica... perché non centra un beneamato c***o...
... e sopratutto il patetico tentativo di incolpare Berlusconi pure di questo è una cavolata...
Sinceramente, te la potevi risparmiare...
Sai cosa cavolo gli frega a mia nipote e ai suoi amici di destra e sinistra..? NIENTE... Non sanno manco cosa sono...
... sono i fissati come te che infilano la politica anche dove non ci incastra niente...

Fabio, non mi semba di averla buttata in politica, come hai visto non l'ho neppure nominato , ho soltanto risposto ad Antonio che definiva il '68 una sciagura, facendo presente che , secondo me, per questo paese una sciagura più grande è stata un'altra, un fenomeno che dagli anni '90 ad oggi , ha coinvolto non soltanto la politica ma anche la società stessa e quindi anche la scuola, la cultura e l'educazione dei figli, tutto qui. Buonanotte

Andre.. Non prendiamoci in giro per favore.
Tu non lo hai manco nominato... ma secondo te chi capisce la gente se scrivi:
<<è dai primi anni'90 con la famosa discesa in campo, che è avvenuta la vera sciagura con la nascita di un fenomeno politico...>>... e bla bla bla... ??

Per favore...

Il discorso di Antonoi era altra cosa che non avevo inteso con connotazioni politiche...
... Evidentemente se pensi solo a quello, scorgi tutta una serie di riferimenti che sono solo nella tua testa...
Non mi interessa come la pensi... solo, vorrei che questa discussione non svaccasse in politica, perché per me era densa di riflessioni serie e preziose, e onestamente parlare di politica è l'ultimo dei miei interessi... Quindi, evitiamo per favore...
Grazie e buona notte anche a te.