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| Ho dato un’occhiata: l’edizione è veramente strana. Da un lato è veramente ben fatta: carta adatta, redazionali discreti e ricchi di informazioni, colori originali (stampa un po' discontinua, ma è inevitabile oggi sulle grosse tirature), dall’altro è una cosa agghiacciante: non capisco perché alcune storie (le tavole di raccordo del primo Almanacco, I Gamberi in Samlì) siano state ri-letterate tipograficamente e ricolorate in maniera orrenda… Non ho sentito Luca Boschi ma non capisco come mai non si siano utilizzati i materiali originali: anche in assenza degli impianti, quegli Albi d'Oro non sono materiale difficile da reperire, e un restauro/recupero del colore non è certo più dispendioso (in termini di tempo e costi) rispetto ad una ricolorazione al computer ex-novo e ad un nuovo lettering. L’insieme risulta stridente: sembrano due opere diverse. Comunque ripeto: ben vengano queste iniziative, anche se le storie ricolorate e riletterate sono veramente un macello… CITAZIONE (bobwalter @ 21/1/2014, 14:10) leggo a pag. 206 biancaneve la strega e lo scudiero, viene ristampata su albo d'oro anastatico del 1957 diverso dall'originale per la stampigliatura prima ristampa e per la sigla c. a. la quale sta per conto assoluto, una condizione particolare di vendita proposta all'edicolante. notizie e curiosità molto interessanti che non conoscevo. Dovrei averli entrambi – se ti interessa verifico.
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