Ultimi rinvenimenti di piccic, ma abbiate pazienza…

Arrivato poco prima di Natale, questo è un lotto quasi completo delle annate 1944-1945 e 1946 di Timeless Topix (in seguito semplicemente "Topix"), uno dei primi esempi di editoria cattolica statunitense, avviato nel 1942.
La serie veniva distribuita nelle scuole, quindi i numeri mensili sono limitati ai mesi dell’anno scolastico.
Questo tipo di pubblicazioni è molto diverso dai fumetti prodotti dall’editoria cattolica europea, come il nostro Vittorioso, il Giornalino, o le testate franco-belghe, dello stesso periodo. I numeri sono sottili, autocopertinati, e contengono principalmente vite a fumetti di santi o di personaggi esemplari; fino il 1946 però sono particolarmente interessanti perché vi si riflette anche il clima di guerra, con alcune brevi biografie di cappellani militari americani uccisi in guerra semplicemente perché prestavano soccorso indistintamente ad alleati e nemici.
Si tratta di materiale piuttosto raro (poiché essendo autocopertinati deperivano, e molto più dei nostri giornali anteguerra, dato che la carta era peggiore), e spero di riuscire a trovare numeri del 1942 e 1943.

Primo numero del 1944:

https://i.imgur.com/ZgS1vRwh.jpg

Il lotto:


Questo numero inizia con una biografia del Cardinale Newman; all’interno c’è una biografia di San Benedetto ("Hero of the Hills"), che si apre in modo inusuale con un’immagine del recente bombardamento dell’Abbazia di Montecassino da parte degli alleati.
Probabilmente la prima raffigurazione dell’avvenimento in una pubblicazione a fumetti, oltretutto statunitense:


https://i.imgur.com/23TI706h.jpg


https://i.imgur.com/DVsktLvh.jpg

Io ho l’impressione che la sobria frase "The abbey of Monte Cassino, the most famous in the world, was destroyed by the allied armies February 15, 1944" (e il numero è di Dicembre 1944) – seguito da "The story of how it was built…" abbia un ché di velatamente critico da parte del cattolicesimo statunitense nei confronti dei bombardamenti, e della smania di "risolvere la guerra", ma d’altra parte come in ogni guerra non ci sono vinti, solo sconfitti, umanamente parlando.

Concetti simili si trovano anche in comics ben più d’evasione, a dispetto della satira e del razzismo verso le popolazioni dei paesi dell’Asse (specie i giapponesi) presenti sulle copertine, il che fa capire quanto sfumata e poco generalizzabile sia ogni situazione storica.

Molto felice che vi piaccia.

Molte cose sono state raccolte nei mesi dopo l’estate, ma una parte mi deve ancora arrivare perché cerco sempre di ottimizzare i costi di spedizione.

Occhei,
anche se li avevo acquisiti da un po', non li avevo ancora scansionati, ma desideravo mostrarli.

Quando ho iniziato a raccogliere il giornale, era mia intenzione non prendere degli albi, ma dato che col giornale ora sono messo discretamente, ho preso alcuni albi Vitt che mi interessavano o mi avevano colpito particolarmente.
Ho cercato di fare le scansioni nel migliore dei modi, perché le immagini si possano apprezzare bene.

Iniziamo con il n.15, con un Caprioli in stato di grazia che sforna una copertina incredibile…
La storia è apparsa originariamente a puntate sul Vittorioso del 1937.
Questa copia tecnicamente non sarebbe il 15 degli albi Vitt, ma il n.2 degli Albi Roma, dato il timbro che lo "ricolloca" in questa serie.

N.26 - La Città del Sole di Cozzi e Caesar.
Prima edizione in albo (sarà ristampato nella serie Giraffone).
Questo, a parte le leggere macchie di umidità, è tenuto veramente bene.

Appena riesco, se mi ricordo, aggiungo i dati che mancano (ovvero la data della prima pubblicazione sul Vittorioso).

Dulcis in fundo, due "pezzi rognosi" per cui ho fatto uno strappo rispetto alla mia politica di non spendere sugli albi.

N.33 - Il Mistero dello Scorpione di Latta di Craveri
Fascinosa copertina, e una bella pistola alla tempia, che oggi qualche editor forse respingerebbe (sbagliando).




N.34 - Il Castello dei Pupazzi di Craveri
Avventura visionaria ed onirica della Zoo, che senza tema di smentite si può dire tranquillamente un predecessore de "L’Omino Bufo" del buon Castelli.
La prima edizione (a colori, questa è in bianco e nero) è a puntate sul Vittorioso del 1940.

...

No, è formato A4. Un modestissimo EPSON 1650 che ormai ha 10-11 annetti. Ma lavorano bene sul colore.
Le immagini le ho scansionate in due parti, e montate successivamente.


Grazie. – comunque buona parte di queste cose sono del 2013.
Se non fosse stato perché gli ultimi numeri sono su cartaccia, sarebbero stati anche conservati meglio.
Sembrano quasi non letti, ma purtroppo i due di Craveri avevano il dorso un po' logoro (proprio per effetto unicamente del tempo e certamente delle condizioni atmosferiche), e per il timore di danneggiarli ho integrato con un pochino di colla all’interno del dorso (peraltro già presente: questi albi nascono con l’interno spillato e la copertina incollata).

Edited by piccic - 6/1/2014, 23:53