Sul nuovo numero di DBD, uno speciale dedicato a Pratt, Bertrand Ouillon nota un'interessante e probabile fonte prattiana, relativa alla prima pagina di Leopardi, l'ultima storia breve di Corto uscita sulla rivista francese Pif Gadget (n. 217 del 1973). Una celebre composizione, che lo stesso Pratt riprese in più occasioni (Tango, Mu e L'uomo della Somalia si aprono allo stesso modo) e che di recente anche Pellejero ha fatto sua su Equatoria.
L'autore della pagina qui sopra è Mic Delinx, poco conosciuto in Italia ma abbastanza famoso in Francia grazie alla serie umoristica La jungle en folie, co-creata e scritta da Christian Godard. La tavola, autoconclusiva, fa parte proprio di questa serie ed è stata pubblicata in volume per la prima volta nel 1974. Pratt diceva, nel libro-intervista All'ombra di Corto, di non amare il fumetto umoristico, quindi sarebbe teoricamente improbabile una sua conoscenza del lavoro di Delinx. La prima edizione su rivista, però, risale a un numero di Pif Gadget di quattro anni prima, nel n. 93 del dicembre 1970, precisamente nel periodo in cui Pratt collaborava a pieno regime con la testata francese (nello stesso mese uscì Teste e funghi, un'altra breve di Corto).
Lo speciale di DBD è generalmente molto interessante e lo consiglio agli appassionati di Pratt, visto che offre diverse chicche anche iconografiche (molte foto e qualche disegno poco noto). L'articolo di Dominique Petitfaux sulle vicende della Ballata è molto ben scritto e contiene informazioni che perfino i più appassionati di Pratt probabilmente non conoscono, come notizie sulla curiosissima, prima edizione tedesca. Anche l'articolo di Ouillon su Pratt "pop art" merita una lettura (si tratta della versione su carta di una conferenza che lo stesso Ouillon ha tenuto qualche mese fa in streaming).
Poi c'è un commovente ricordo di Joel Laroche, l'editore che stampò il primo volume al mondo di Corto Maltese (precedendo di qualche mese il cartonato Mondadori con la Ballata - un pezzo ambitissimo e venduto oggi a cifre importanti) e che, benché abbia collaborato tutto sommato poco con Pratt, ne sancì in un certo senso il successo e rimase a lui legato da amicizia, come Pratt conferma ne Il desiderio di essere inutile.
L'ultimo pezzo, sullo stato degli studi, contiene qualche suggerimento di lettura ma anche di visione (mi sono segnato il titolo di un paio di documentari promettenti, chissà se li trovo), e conferma la notizia secondo la quale
"un terzo" degli episodi di Sgt. Kirk di Pratt sarebbe ancora inedito in Europa.
PS
Mi hanno messo la pulce: chissà se esiste davvero questa misteriosa Edizione Araldo del 1972 de L'uomo dei Caraibi...
Edited by bgh - 31/10/2022, 13:46