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| Scusa Piccic, ma cos'altro ti aspettavi da un giornale chiamato Lotta continua? È banalmente ovvio che il capitalismo sia rappresentato in chiave del tutto negativa, al pari comunque delle posizioni riformiste/miglioriste e del movimento di protesta studentesco, nonché delle strutture di rappresentanza sindacale. È un fumetto di propaganda politica "rivoluzionaria", per così dire: la cosa da rimarcare (e che dopo quarant'anni non ha perso il suo mordente, a differenza del discorso politico ormai datato) non è la rappresentazione scarsamente obiettiva della società del tempo, ma sta nel geniale riutilizzo delle vignette di storie notissime, stravolgendone il significato in modo acuto e pieno di verve, semplicemente modificandone testi e didascalie. Non riscontro poi il velato "progressismo" che citi nelle storie Disney dell'epoca. Né, comunque, volontà di veicolare sottobanco un discorso politico, di qualsivoglia stampo: sulle pirotecniche storie di Barks si possono fare certamente molti discorsi, ma quello politico è senza dubbio l'ultimo della lista.
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