Certo, ma io non stavo mica dicendo il contrario. È la natura divina di Gesù che – a cicli alterni – è messa in discussione a favore di quella umana, e viceversa. Quasi tutte le eresie dei primi secoli andavano da un estremo all’altro.
Io intendevo semplicemente dire che, spesso anche da parte di chi si professa credente, l’epoca moderna ci consegna una diffidenza nei confronti della natura divina, a favore della sola natura umana. Non stavo facendone una questione "antropologica", ma di pura e semplice fede, di conoscenza di Dio, come opposta alla generalizzata incredulità contemporanea.
Io ad esempio trovo notevole il "soffocante" romanzo di Disch perché mette in scena senza mezzi termini tutto quanto di peggio l’uomo può accogliere, riducendosi al di sotto dell’animale, e lo fa con un linguaggio dal sapore biblico, veterotestamentario, pur dalla sua prospettiva di ateo. Non lo trovo "bello", ma lo trovo violentemente provocatorio, proprio per quella tiepidezza in cui il credente oggi spesso finisce per immergersi sempre più. Dopo aver letto "Gomorra e dintorni" ti viene voglia di essere buono…
Non ho fatto nessun studio nemmeno io, parlavo da semplice credente, con una conoscenza meno che minima dei testi sacri, ma per fortuna ricevuta da persone valide.
Davvero non ricordo quell’aspetto ne "La piaga Efesto". Ricordo che fu uno di quei romanzi di fantascienza che ad una prima lettura mi piacque moltissimo, mentre alla seconda mi ha un po' deluso. Spesso mi accade anche il contrario, comunque.
Sullo stesso genere, ma senza implicazioni "antropologiche" sulla miseria morale dell’uomo metto anche "Questo è un Gizmo" di Murray Leinster, solido romanzo di "invasione" dove veramente l‘aspetto che va oltre il naturale viene esaminato in maniera scientifica (come in tutti i romanzi di Leinster). Leinster è stato un grande autore della prima generazione (quella di Asimov, per intenderci) che mi pare sia stato decisamente sottovalutato dagli "esperti" di fantascienza, specie nei "polemici" anni 1960, nonostante Urania abbia pubblicato tantissimo dei suoi lavori. Un altro romanzo che però non ho mai finito di leggere (mancavano le ultime pagine e non me ne ero accorto!) è "L'asteroide abbandonato", dalla atmosfera unica e affascinante.