CITAZIONE (_Gianni_ @ 26/9/2012, 11:38)
Beh, capisco che Tarkovskij non sia affatto un regista facile
Allora conoscerai senz'altro anche
Stalker, che secondo me è il suo film più straordinario (anche se, quando portai alcuni amici a vederlo, fui aspramente dissuaso dal riproporre a loro altri film del genere
)
Per quanto riguarda Lem, mi metterò alla ricerca nelle biblioteche della mia zona!
Sì, anch'io ritengo che
Stalker sia il suo miglior film, molto affascinante e più filosofico che non si può. Anche se, al di là della difficoltà del cinema tarkovskiano, che è di per sé labirintico, perché spesso il regista ha un'interpretazione personalissima dei racconti da cui sono tratti i film, io non riesco a digerire il cinema russo in generale: troppo dilatato nei ritmi ed esasperante nei dialoghi, se così si può dire, al punto che se ci sono dei momenti sicuramente poetici questi vengono però sopraffatti da una sorta di ricercatezza pretenziosa.
Comunque, tornando a
Solaris, il film di Tarkovskij ha un finale assolutamente strepitoso, che dà senso a tutto il film, peccato solo che l'intera prima parte soffra di quella lentezza e pesantezza tipiche sopracitate, e per chi non ha letto il romanzo di Lem potrebbe essere una fatica incredibile arrivare alla fine...
CITAZIONE (Reflection Nebulae @ 26/9/2012, 18:02)
Apprezzo Lem (soprattutto Cyberiade) e credo che non sia mai stato pubblicato molto su Urania e le varie collane di fantascienza perché non si tratta nel suo caso di uno scrittore di fantascienza, ma di uno scrittore che ha scritto anche fantascienza, e c'è una sottile ma sostanziale differenza. Con i dovuti distinguo, si avvicina più alla produzione di un Calvino che di un Asimov, per dire. Comunque molti suoi romanzi sono stati tradotti nel corso degli anni da Marcos y Marcos e Bollati Boringhieri. A questo come nota di colore aggiungiamo il fatto che Lem non era molto apprezzato (per i suoi commenti) dagli scrittori di fantascienza americani...
Certo, Lem ha scritto non solo di fantascienza, tuttavia ci sono diversi romanzi di genere strettamente fantascientifico (
Il pianeta morto,
Pianeta Eden,
Ritorno dall'universo,
L'invincibile, per citare forse i più conosciuti) che magari meritavano di essere pubblicati in collane di Urania, soprattutto considerando che mi pare siano stati in passato editi da Mondadori.
E mettiamoci pure
Cyberiade che, come giustamente notavi, è una lettura densa di genialità da cui dovrebbero imparare tanti pseudo-autori della cosiddetta letteratura cibernetica odierna.
Hai ragione, avevo dimenticato che Lem, per le sue affermazioni, negli anni '70 era stato addirittura escluso dall'associazione degli scrittori di fantascienza americani.