Vintage Comics

Collezionisti e mostre - fotografie

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view post Posted on 19/11/2011, 19:10
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Spirito con la Scure

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E' un piacere sentir raccontare questi racconti che sembrano leggendari, è come raccontare delle favole ai bambini.
E la reazione è proprio quella di rimanere imbambolati a bocca aperta.....
:o:

 
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view post Posted on 19/11/2011, 19:26
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Uomo Nuvola

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Ammazza che pettegoli... :P
 
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view post Posted on 19/11/2011, 21:58
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Inviato di Mjorek

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Bellissimo topic, finalmente!

Ho Vita col fumetto di Trinchero, ho naturalmente anche IF n.6, monografia imperdibile che avrò letto e riletto almeno 25 volte...

Non si può non essere nostalgici di periodi come quelli vissuti dai pionieri del collezionismo di fumetti.
La meraviglia di trovare collezioni in solai misteriosi, o riscoprire vecchie testate che erano state dimenticate, sono cose che valgono 100 volte di più del semplice tirar fuori un bel po' di soldi per ottenere il pezzo desiderato. Personalmente sono arrivato con 30/40 anni di ritardo e a me non è rimasto che adeguarmi a questo secondo tipo di collezionismo. Se non altro - e questo è stato forse l'unico grande vantaggio - ho avuto la possibilità di raggiungere collezioni e pezzi che forse tanti anni fa non avrei potuto nemmeno sognare per la fortissima concorrenza.


@Leonardo: per favore potresti fornirmi anche le pagine interne del catalogo di vendita di Giambalvo?
 
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view post Posted on 20/11/2011, 02:16
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Ragazzo Giallo

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Topic stratosferico... :o:
Lo leggo e rileggo sognante... (e poi mi trovo un aneddoto su una collezione Audace... :lol: )..
Stupendo..
Andate avanti così...

P.S.: Grazie della dritta Aumaldo... Ormai sulla mia mancolisca, ci sono più libri e cataloghi che fumetti... :lol:

Edited by 12Fabio6 - 20/11/2011, 14:50
 
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view post Posted on 20/11/2011, 09:32
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moderatroll

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Bellissimo questo topic "amarcord" , grazie davvero a tutti !!! :)

@Leo
ho trovato in rete questa bella immagine scattata a Rapallo da "U Giancu" nei primi anni '90 del "quartetto" : tu , Andrea Sani , Luca Boschi , Alberto Becattini assieme ad un signore che non so bene chi sia :rolleyes: ;)

quartetq
 
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view post Posted on 20/11/2011, 09:45
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (piccic @ 19/11/2011, 19:02) 
@Donald, sergio, mi sapete rispondere su Franchini? Credo sia sfuggita la mia domanda di poc'anzi. :)

Quale, Claudio, scusa? Non la vedo!

CITAZIONE (piccic @ 19/11/2011, 19:02) 
50.000 lire all’epoca erano molte. O forse questo numero era da 30.000 lire (ricordo gente che si lamentava delle 15.000 lire dei primi 5 numeri), però era comunque costosa, e – diciamocelo – la qualità degli interventi altalenante (a partire dagli articoli della nostra sezione).
Un po' a cavallo tra scritti meditati e notizie di attualità.

Questo era un numero da 30.000 lire, che comunque, sì, all'epoca erano dei bei soldi. Come BEN sai, "If" fu un compromesso, tutto sommato onorevole, tra una redazione appassionata e un editore con un occhio molto attento ad occupare posizioni altamente strategiche del giro editoriale "alto" e delle mostre importanti. Sappiamo tutti com'è andata a finire. Della redazione originale continuo ad essere orgogliosissimo: la qualità non poteva essere sempre altissima, ma fu una grande esperienza. Della redazione successiva (che, in pratica, non c'era: stabilivamo il menabò io e Gianni) rivendico numeri memorabili, come questo.
Ciao

Leonardo


CITAZIONE (danuota @ 20/11/2011, 09:32) 
assieme ad un signore che non so bene chi sia :rolleyes: ;)

:D :D
Io sono irriconoscibile, Andrea e Alberto un po' meglio, Luca, si sa, è un elfo immortale, sempre uguale a se stesso ;)
 
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view post Posted on 20/11/2011, 10:18
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (piccic @ 19/11/2011, 00:08) 
Ma Franchini di che anno è? Qualcuno (forse Tomaso, Donald?) mi ha detto recentemente che non è poi così anziano.

Ah, ecco, la trovo ora: 1928. Sul citatissimo numero di "If" c'è anche un suo lungo articolo, complementare a quello di Ferraro: Franchini è stato sempre un collezionista "puro", ha scritto molto poco e ha sempre tenuto strette le sue collezioni. Moltissimi collezionisti della "prima generazione" erano del '24/'28, ovvero l'età giusta per innamorarsi de "L'Avventuroso" nel suo periodo d'oro (1934/38). Comunque Franco Franciosi (1928 anche lui) mi raccontava che negli anni Trenta comprava "Topolino", mentre "L'Avventuroso" e "L'Audace" entravano in casa grazie a suo fratello maggiore. I "ragazzi di Gordon" in senso stretto sono quelli folgorati dal primo numero del giornalone nerbiniano nell'ottobre 1934, ovvero i nati del '24 e del '25.
Che varie generazioni successive, fino alla mia compresa (1957, ahimé), siano state pesantemente condizionate dai giornali classici "americani" anteguerra, è facilmente spiegabile in base a varie cose già dette: i primissimi colelzionisti-critici crearono, alla fine degli anni Sessanta, un vero e proprio movimento culturale, basato su riviste come "Linus" ed "Eureka", che andavano in mano a tutti. Le produzioni degli editori "amatoriali" (un mondo vastissimo, vedi la "storia dell'amatoriale" in rete) suscitavano in tutti (noi ragazzini compresi) grande curiosità. E infine, perdono perdono è un'opinione personale, i classici americani erano e sono insuperabili e ci folgorarono! ;)
 
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view post Posted on 20/11/2011, 10:38
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Terribile Brigante del West

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E, per quanto riguarda gli "americani", già all'inizio degli anni '60 (a partire, in pratica, dal 1962) vi fu il forte rilancio (dato che c'era una pressante richiesta da parte dei lettori) operato dai f.lli Spada con le loro pubblicazioni, che, a quei tempi, acquistavano immediatamente un grande valore economico, superiore, in proporzione, anche a quello che hanno attualmente. Ricordo il famoso caso dell'introvabile Super Albo n°35.
 
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view post Posted on 20/11/2011, 10:48
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (aumaldo @ 20/11/2011, 10:38) 
E, per quanto riguarda gli "americani", già all'inizio degli anni '60 (a partire, in pratica, dal 1962) vi fu il forte rilancio (dato che c'era una pressante richiesta da parte dei lettori) operato dai f.lli Spada con le loro pubblicazioni, che, a quei tempi, acquistavano immediatamente un grande valore economico, superiore, in proporzione, anche a quello che hanno attualmente. Ricordo il famoso caso dell'introvabile Super Albo n°35.

"Giungla in fiamme"? Caso incredibile. Sì, ricordo bene. Hai fatto bene ad acecnnare agli Spada: nella fretta li avevo ignorati, invece sono stati essenziali, specie per la mia generazione. Le "cronologiche" uscirono poco prima che scoprissi i fumetti classici non disneyani, nel '69/'70, ma ne feci un'abbuffata nelle "buste", che all'epoca erano diffusissime. Montagne di "Mandrake", "Uomo Mascherat", "Gordon"... Una delle cose ESSENZIALI era la rubrica della posta, in cui intervenivano tutti i massimi esperti e collezionisti e sulla quale si facevano scoperte straordinarie. Io ci sbavavo sopra, e mi costruivo la mia prima cultura fumettistica "americana", alla quale sono rimasto sempre - un po' sconsideratamente - fedele.
 
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view post Posted on 20/11/2011, 10:59
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Terribile Brigante del West

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L'unica cosa che mi sento di rimproverare, affettuosamente, agli Spada dei primi anni '60 è che, a causa della loro produzione un po' disordinata, spinsero indirettamente i giovani collezionisti a smembrare i vari albi per rilegare in sequenze più o meno cronologiche i loro personaggi preferiti. E' vero che l'abitudine alla rilegatura era molto più antica degli Spada, ma, almeno, prima si rilegavano gli albi "interi", spesso con tutte le copertine, mentre dagli Spada in poi gli albi venivano completamente smontati per separare le storie dei vari personaggi.

...cosa che, ovviamente, feci anch'io, salvo recuperare qualche anno dopo nuove copie integre degli albi precedentemente distrutti.
 
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view post Posted on 20/11/2011, 11:47
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Trasportatore di Menhir

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Donald, come mai poi Bono non continuò a pubblicare IF? hai conosciuto Manetti...sempre sul N°6 a pagina 105 c'è l'intervista che mi fece un mese prima di essere stampato. Allora conoscievi Bono da diversi anni...io l'ho conosciuto circa 30anni fà nella sede di Bonelli e già allora aveva in mente una grande e completa guida al fumetto, che poi realizzo nel '94.
 
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view post Posted on 20/11/2011, 12:20
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Re del Delitto

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Stupenda questa sezione dove si raccontano aneddoti e storie sui collezionisti e cultori dei tempi passati e non solo.....una delizia per chi come me non faceva parte di quell'epoca e poco conosce ancora sulla storia del fumetto ! ;)
Complimenti a tutti quelli che intervengono e raccontano....e un grazie di cuore....per favore continuate !
 
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view post Posted on 20/11/2011, 12:42
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (Kilobaid @ 20/11/2011, 11:47) 
Donald, come mai poi Bono non continuò a pubblicare IF? hai conosciuto Manetti...sempre sul N°6 a pagina 105 c'è l'intervista che mi fece un mese prima di essere stampato. Allora conoscievi Bono da diversi anni...io l'ho conosciuto circa 30anni fà nella sede di Bonelli e già allora aveva in mente una grande e completa guida al fumetto, che poi realizzo nel '94.

Gianni Bono è stato, insieme a Rinaldo Traini, uno dei pochissimi (insomma, solo loro due) che hanno cercato di togliere il mondo che ruota intorno al Fumetto italiano dal dilettantismo e dall'amatoriale, per portarlo ai massimi livelli. Gianni, in particolare, con il suo Studio (ricordo la meravigliosa sede di via Solari, a Milano), collaborava coi massimi editori nazionali, e credo non solo, e cercò di usare le sue relazioni per realizzare progetti ambiziosissimi. Lo conosco da molti anni, si può dire da sempre, ma strinsi amicizia con lui (come può esserci tra un semplice appassionato come me e un manager aggressivo!) all'epoca in cui chiudemmo "Exploit Comics". Mi propose, dopo il fallimento dell'effimero "Gertie" fatto con Traini (qualcuno se ne ricorda?) di ri-fare "If": il punto di forza era l'aggancio, come catalogo, alla mostra Cartoomics di Milano, che all'epoca godeva di notevoli finanziamenti. Più o meno contemporaneamente, cercammo di fare due libroni sul Fumetto italiano capaci di dare una decisa sterzata al mondo della critica: il "Dick Fulmine" e il "Tex", entrambi per Motta. Esperimenti in parte falliti sia per mia inadeguatezza (non ero un esperto né dell'uno né dell'altro) sia per il modo sbagliato in partenza di suddividere i compiti nell'ambito di uno staff, sia per lo scarso entusiasmo di Motta stesso.
"If", come ha fatto capire piccic, che era nella redazione iniziale, passò da pro-zine di extra lusso, nel bene e nel male espressione fedele di un gruppo con le idee chiare (il nostro), a rivistona in gran parte promozionale, benché sempre, secondo me, di notevole interesse. Prima chiusi io con lei, perché stavo iniziando a seguire altyri progetti miei, extra-fumetto, poi chiuse "If" perché Gianni perse prima l'aggancio con Cartoomics e poi fu letteralmente travolto, in tutti i sensi, dalla vicenda del Museo di Lucca.
La Guida al Fumetto è stata un'opera eccezionale: unico difetto, imho, ma esiziale, era di essere un progetto troppo ambizioso: gli errori erano tanti e inevitabili, avrebbero potuto essere corretti facilmente nelle edizioni successive, ma come si può pensare di rendere popolare un libro costosissimo, tutto patinato e a colori? Il modello da seguire sarebbe stato i "Tresors" o l'"Overstreet", naturalmente.
 
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view post Posted on 20/11/2011, 13:38
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE
Mi propose, dopo il fallimento dell'effimero "Gertie" fatto con Traini (qualcuno se ne ricorda?)

Li ho appena "tirati fuori"… :)

Per If vorrei solo aggiungere una cosa: dopo il primo numero, Bono era entusiasta. Io non altrettanto (anche se apprezzavo molto lo sforzo editoriale) per il semplice motivo che avevo sott'occhio alcuni numeri della If originale e, sotto tutti gli aspetti, li trovavo assolutamente superiori.
Interventi autorevoli e informati (non certo come i nostri, che erano decisamente altalenanti, seppure – come dice Donald – ne uscirono alcune cose buone).
Una per tutte (sarebbe da rimaneggiare), l’articolo "1961: Marvel Universe", scritto insieme ad Andrea Giberti. Una per tutte (tra le mie da dimenticare) l'articolo sulla Zoo di Craveri, pieno di errori e superficiale (per mancanza di dati).
L’intervista a Lupoi, voluta fortemente da Andrea, la considero abbastanza emblematica di come si sarebbero evolute le cose da un punto di vista editoriale (pure per la Marvel stessa).

Stesso dicasi per Traini. Negli anni 1990, se vuoi un po' in malo modo, ma comunque hanno fatto, hanno pubblicato, saggistica che altrimenti sarebbe rimasta "nel cassetto". Il volume su Craveri mi dà i conati come veste editoriale, ma è prezioso e imprescindibile come contenuti.

@Franchini: Ho ritrovato le sue lettere, del 1991. Allora ha 83 anni. Mi vien voglia di riscrivergli… :)
 
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view post Posted on 20/11/2011, 13:56
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Terribile Brigante del West

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Con Gertie vi riferite all'allegato della rivista Comic Art (a.1990)? Se sì, lo tengo certamente conservato da qualche parte.
 
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170 replies since 17/11/2011, 13:51   6767 views
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