CITAZIONE (bazzus @ 23/2/2012, 01:35)
Bancarelle e bottegucce a Bologna.... trent'anni fa
oltre a quella di Berti gia' citata, ne ricordo una appena fuori porta S.Donato prima del ponte, sotto un portico dove compravo la Collana Rodeo, usata e anche molto, non mi sono mai deciso a sostituire 4-5 numeri un po' "vissuti", fanno parte delle mie prime esperienze collezioniste. Poi c'era un negozio in via S.Felice, gestito da un tipo inquietante che aveva una gran quantita' di riviste porno (spiccava "Settimana X") ma si potevano trovare anche buoni fumetti; poco piu' in la' in via del Pratello un piccolo "antro" dove Alessandro Pastore (si, proprio lui l'editore,distributore,fondatore della prima fumetteria "industriale") muoveva i primi passi di commerciante con materiale ampiamente riciclato, prima di trasferirsi in via Lame dove avrebbe cavalcato l'onda del fumetto francese (seguira' poi il negozio elegante in via Mascarella e quindi l'immensa fumetteria/distribuzione in via del Borgo di S.Pietro); al successo di Alessandro ha contribuito in modo determinante la moglie Marina, genio organizzativo e contabile della coppia. Fuori porta Galliera, dopo il ponte, in via Serra il piccolissimo negozio di Giuseppe dove si accatastavano pile di fumetti e libri in un disordine "ordinato" in cui tuttavia l'affabile titolare sapeva navigare alla ricerca del "desiderata" del cliente. Oggi le bancarelle non ci sono piu' (resiste solo il Banco Libri in via Marconi) salvo due volte l'anno quando in piazza XX Settembre, vicino alla stazione, si tiene la fiera del libro (una volta si teneva sotto il voltone del Podesta', a ridosso di Piazza Maggiore) e li' tra polverosi resti di cantine e remainder's di libri di ricette, viaggi, manuali, romanzetti ogni tanto affiora ancora qualche "diamante".
Ciao Bazzus
ho letto con molto interesse il tuo amarcord dei negozi di fumetti usati di Bologna di trent' anni fa e vorrei integrare il pezzo con i miei ricordi personali.
Da bambino negli anni 70 andavo almeno una volta al mese con la famiglia a fare compere a Bologna e un punto fermo per me appassionato di fumetti era il banchetto che si trovava in Piazza 8 Agosto al mercato esattamente, venendo da Via Indipendenza e stando sul lato sinistro che costeggia la Montagnola, poco prima dell'inizio dei portici di Via Irnerio.
Tale bancarella è stata in attività sino agli anni recenti, per poi scomparire.
Intorno al 1977 circa ebbi modo di scambiare 2 chiacchere con un collezionista di Alan Ford, albo che adoravo al dire il minimo
e costui mi parlò di un negozio di Bologna dedicato ai libri e fumetti usati, la mitica Libreria Del Fumetto Usato sito in Via Serra e gestito dal gentilisimo Giuseppe, persona a modo e garbata.
Inizialmente ci compravo soprattutto Alan Ford ed Eureka, e in seguito supereroi Corno, ma anche Mondadori, Williams e Cenisio e poi chissà cos'altro
Il negozio si trasferì nella vicina Via Zampieri, ma il signor Giuseppe si ritirò dalle scene e non ho idea che fine abbia fatto, se è ancora al mondo o meno
Il negozio esiste ancora, ma non tratta più fumetti per la cronaca, solo libri e basta.
Un giorno mentre tornavo dal negozio di Giuseppe verso la stazione vidi un altro negozio di fumetti usati in Corso Matteotti gestito da un signore con la barba e gli occhiali, che restò in attività per molti anni per poi cambiare gestione nel decennio successivo sotto il marchio del celebre D' Angiò!
Tal negoziante l'ho poi ritrovato negli anni recenti in Via San Felice, il numero civico non lo ricordo, comunque venendo da Via Ugo Bassi si trovava sul lato sinistro del portico, uno stanzino rialzato con due tre scalini in pietra prima dell' entrata.
Ora il negozio non c'è più da qualche anno.
Ho altri negozi da citare ma per ora mi fermo qui
Edited by getterbop - 30/8/2013, 08:39
Gran signore, persona veramente di altri tempi, in quella due giorni ha avuto modo di deliziarmi con numerosi aneddoti sui tempi andati del collezionismo italiano, sulla falsariga di quelli letti in questo meraviglioso thread, insistendo affinchè mi fermassi a pranzo con lui per degustare le specialità toscane che aveva portato seco..... 
ma prendiamola come una curiosità 
. Il mio è un collezionismo in parte molto incostante, a volte cedo della serie per acquistarne altre, poi mi pento, le ricerco e le pago anche di più e magari non belle come le avevo avute ( il Conan e kazar che si vede invece, la vendetti e ne ricomprai un'altra perfetta con i gadget ed è quella che ho adesso 
), forse è meglio che questa foto la distrugga 
, e pure io ho recuperato minime parti di quegli albi, ovviamente meno belli di quelli che avevo e a prezzi ben più alti! 
) : oggi ce lo possiamo sognare di prendere gli stessi albi con gadget a prezzi regalo come allora 
Piero