Vintage Comics

Collezionisti e mostre - fotografie

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view post Posted on 19/11/2011, 09:03
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (aumaldo @ 18/11/2011, 16:18) 
Ecco il volume di cui sopra, scritto da Trinchero e Salvucci:

Come fonte di aneddoti riguardo gli inizi del collezionismo di fumetti, fra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi di Lucca, consiglio quest'altro libro di Trinchero, credo facilmente reperibile:



CITAZIONE (12Fabio6 @ 18/11/2011, 00:01) 
Caspita... Di Miceli... :cry:

Silvio Di Miceli è stato certamente il più importante commerciante di fumetti d'antiquariato. Dal suo piccolo negozio di Firenze (passandoci davanti, chiunque lo prendeva per una modesta rivendita di fumetti usati) gestiva un vero e proprio impero, a cui facevano capo tutti, ma proprio tutti i grandi collezionisti, compresi i molti "misteriosi" che non volevano mai figurare, che non partecipavano alle mostre e su cui perciò fiorivano le leggende, alimentate dallo stesso Silvio. Chi avesse voluto, per dire, un Wolp o addirittura un "Topolino" 1932/33 completo, doveva per forza "mettersi in lista" lì, come anch'io ho fatto a suo tempo. La sua cultura fumettistica era, effettivamente, strepitosa, ed è un peccato che dopo la sua morte improvvisa i suoi preziosi appunti - che lui stesso diceva di aver accumulato in trent'anni di attività - giacciano chissà dove, ignorati, a quanto pare, dagli stessi eredi.
Per quanto riguarda la prima generazione dei collezionisti italiani, mi è venuto a mente un remoto articolo, "I pionieri del collezionismo d'antiquariato", redatto in un ambito vicino a quello di Di Miceli e apparso nell'ottobre del 1973 qui:



Ci sono schede su Brizzi (ricordiamoci che prima del '70 mercxanti e collezionisti erano due categorie molto sovrapposte tra loro), su Giuseppe De Vita e sul mitico palermitano Angelo Tramonti. Vorrei ricordare anche Giambalvo, Oss e soprattutto Rava, che ha lasciato una Fondazione a suo nome, e la cui collezione era immensa.
Scriverò a Ferraro, invitandolo a partecipare, direttamente o indirettamente, a questo forum. Al limite, se non ha una connessione internet, potremmo usare come intermediario Gianni Brunoro, che non è un collezionista (è un grande critico di fumetti) ma ha rapporti personali stretti con lui.
Ciao

Leo
 
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view post Posted on 19/11/2011, 09:16

Trasportatore di Menhir

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Sara' sempre piu' difficile collegare questi collezionisti (immensi come ho potuto constatare in alcuni casi personalmente) alla situazione attuale ...spesso la loro eredita' si misura soltanto economicamente mentre dei loro ricordi e competenza poco rimarra'.In quanto poi ai pezzi posseduti....lascamo perdere che c'e' da impallidire al confronto di noi mortali che abbiamo troppo spesso dato troppo importanza a particolari che poco hanno ache fare col fascino del fumetto, dando cosi' vita ad un processo del tutto controproducente di cui siamo i primi a farne le spese.
Questo spazio e' meraviglioso, vi prego continuate cosi'....
Ciao Andrea
 
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view post Posted on 19/11/2011, 10:17
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (NEARCO66 @ 19/11/2011, 09:16) 
abbiamo troppo spesso dato troppo importanza a particolari che poco hanno ache fare col fascino del fumetto, dando cosi' vita ad un processo del tutto controproducente di cui siamo i primi a farne le spese.

Quoto.
Per la maggior parte di loro, sia collezionisti "puri" che "collezionisti-studiosi", l'importante era possedere la più grande quantità di materiale, per avere un panorama editoriale completo, e certo non stavano a guardare una "seconda-edizione-bis" o cose del genere. Non erano poi neanche granché attenti allo stato di conservazione: rilegavano a tutto andare (a volte anche gli albi!) cosa assolutamente non condivisibile, intendiamoci, ma all'epoca considerata perfettamente naturale, proprio in nome della *leggibilità* del materiale, che non veniva quasi mai imbustato fascicolo per fascicolo...
Dalla prima e dalla seconda generazione dei collezionisti è nata la storia e la critica del Fumetto: personaggi come Traini, già rammentato, o come Giovanni Gandini ("Linus") erano nati come collezionisti. Oggi la nostra passione è più autoreferenziale, fine a se stessa, meno volta a produrre qualcosa. Ma va bene anche così, è una grande passione, no? :wub: Non ha bisogno di spiegazioni!
 
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view post Posted on 19/11/2011, 10:43

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Concordo....Quello che difficilmente riesco ad accettare e' far diventare raro un albo, magari comune, soltanto per le sue condizioni pagandolo cosi' uno sproposito nulla aggiungendo al collezionismo e togliendo linfa ad altri possibili acquisti.Se guardi i miei pezzi top vedrai che ho postato una Uomo Mascherato anteguerra spettacolare, ma se dovessi fare altrettanto con altri personaggi Nerbini i miei acquisti si fermerebbero probabilmente a quella serie perche' le condizioni verrebbero prima del fumetto e questo mi deluderebbe.
Ciao Andrea
 
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view post Posted on 19/11/2011, 12:05
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Terribile Brigante del West

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CITAZIONE (Donald @ 19/11/2011, 09:03) 
Per quanto riguarda la prima generazione dei collezionisti italiani, mi è venuto a mente un remoto articolo, "I pionieri del collezionismo d'antiquariato", redatto in un ambito vicino a quello di Di Miceli e apparso nell'ottobre del 1973 qui:

IL NERBINIANO

Ci sono schede su Brizzi (ricordiamoci che prima del '70 mercxanti e collezionisti erano due categorie molto sovrapposte tra loro), su Giuseppe De Vita e sul mitico palermitano Angelo Tramonti. Vorrei ricordare anche Giambalvo, Oss e soprattutto Rava, che ha lasciato una Fondazione a suo nome, e la cui collezione era immensa.
Scriverò a Ferraro, invitandolo a partecipare, direttamente o indirettamente, a questo forum. Al limite, se non ha una connessione internet, potremmo usare come intermediario Gianni Brunoro, che non è un collezionista (è un grande critico di fumetti) ma ha rapporti personali stretti con lui.
Ciao

Leo

Anche di questa rivista/fanzine conto di postare prossimamente tutte le copertine.

Quanto ai grandi personaggi di cui sopra, ricordo che che con Di Miceli e con Tramonti mi incontravo quasi ogni pomeriggio, a Palermo, a partire più o meno dal 1961, nel negozietto di Giuseppe "Pino" Zarcone, frequentato da tutti i collezionisti cittadini, che non erano pochi, considerati anche i tempi. Nel 1961 avevo appena 10 anni, ma mi intrufolavo molto volentieri nelle discussioni dei "grandi", che mi accoglievano fra loro con grande cordialità. Ovviamente in quei primissimi anni si parlava quasi esclusivamente dei grandi classici americani degli anni '30: Gordon, Mandrake, L'Uomo Mascherato, Jim della Jungla, Brick Bradford (che ognuno chiamava come voleva, in rapporto alla propria età...).
So anche che, quando scomparve, assai giovane, Tramonti, le sue collezioni vennero suddivise (ma queste sono notizie di seconda mano, da verificare) fra Di Miceli, De Giacomo e Giambalvo.
Quest'ultimo è quel collezionista che, nel famoso numero di IF, viene definito come il più grande collezionista italiano di sempre. Ho visto di persona le sue collezioni e posso dire che, ad occhio e croce, non gli mancava niente di tutto ciò che era stato pubblicato dall'inizio dell'800 fino al 1980 circa. Raccoglieva anche giornali umoristici d'epoca e libri illustrati. Poi, circa 20 anni fa, ha venduto tutto, perchè, così mi disse, "non avevo più nulla da cercare". Vendette il tutto in grossi blocchi (corrispondendti a non so quanti TIR...) e so che fra i suoi maggiori acquirenti vi fu anche Oss (anch'egli sopranominato). Ora, dopo essere passato attraverso il collezionismo di materiale relativo a Totò, Giambalvo raccoglie brochures teatrali.
 
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view post Posted on 19/11/2011, 12:46
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (aumaldo @ 19/11/2011, 12:05) 
Quanto ai grandi personaggi di cui sopra, ricordo che che con Di Miceli e con Tramonti mi incontravo quasi ogni pomeriggio, a Palermo, a partire più o meno dal 1961, nel negozietto di Giuseppe "Pino" Zarcone, frequentato da tutti i collezionisti cittadini

Sei davvero TU, allora, il testimone autentico di quest'epoca favolosa! Io non posso raccontare che cose di seconda mano, sentite dire. La mia memoria è limitata agli anni Settanta/Ottanta e all'ambiente tosco-emiliano, poco più. Racconta, dai, è affascinante.

CITAZIONE (aumaldo @ 19/11/2011, 12:05) 
So anche che, quando scomparve, assai giovane, Tramonti, le sue collezioni vennero suddivise (ma queste sono notizie di seconda mano, da verificare) fra Di Miceli, De Giacomo e Giambalvo.

Storia triste, questa delle spartizioni post-mortem. C'erano dei commercianti specializzati nel gestirle (Lino Pes, per esempio). Ricordo bene la cessione della collezione Bovio, messa sul mercato a una Bologna di tanti anni fa. Ho amici collezionisti di "seconda generazione" che mostrano orgogliosi albi appartenuti a Bovio (che usava timbrare col suo nome i fascicoli), e anch'io ne ho qualcuno.

CITAZIONE (aumaldo @ 19/11/2011, 12:05) 
Giambalvo. Quest'ultimo è quel collezionista che, nel famoso numero di IF, viene definito come il più grande collezionista italiano di sempre. Ho visto di persona le sue collezioni e posso dire che, ad occhio e croce, non gli mancava niente di tutto ciò che era stato pubblicato dall'inizio dell'800 fino al 1980 circa. Raccoglieva anche giornali umoristici d'epoca e libri illustrati. Poi, circa 20 anni fa, ha venduto tutto, perchè, così mi disse, "non avevo più nulla da cercare".

Pubblicò un catalogo "autogestito", "Sogno di carta", da cui pescarono in tanti, anche Sergio (vero? Racconta, dai!) che dà un'idea molto realistica di quel che possedeva. Sì, è lui quello citato in "If". Credo gli mancasse solo un numero di "Pisellino" e alcuni fascicoli di "Cine comico". Meglio per lui che si è goduto le collezioni e se le è vendute personalmente, perbacco! Anche se queste operazioni mi danno comunque tanta malinconia.


 
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view post Posted on 19/11/2011, 13:45
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Terribile Brigante del West

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Giuseppe Giambalvo, fra l'altro, nel 2000 (quando, cioè, aveva già venduto le sue collezioni), pubblicò questo volume, dal titolo "Sogni di Carta" (sottotitolo "Piccola Storia dei Giornali Illustrati per la Gioventù dall'Ottocento alla prima metà del Novecento"; 124 pagine e circa 200 illustrazioni in b/n):

giambasognicarta.th

Quando avrò occasione di risentirlo, proverò (considerato il fatto che è abbondantemente informatizzato) a convincerlo ad intervenire in questo forum.
 
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casiraghi
view post Posted on 19/11/2011, 14:36




CITAZIONE (aumaldo @ 19/11/2011, 12:05) 
"non avevo più nulla da cercare"

Questa mi ha fatto venire in mente Forrest Gump quando dice: "sono un pò stanchino" ... :D
 
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view post Posted on 19/11/2011, 16:03
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Terribile Brigante del West

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Per quanto riguarda Ezio Ferraro (il leggendario "Numero Zero Originale" del collezionismo italiano, nato nel 1925), consiglio (mi rivolgo, com'è ovvio, a chi non ne abbia mai sentito parlare) le lettura dell'ormai ampiamente citato n°6 di IF (Dicembre 1996), dove, da pag.42 a pag.51, è presente una sua "autobiografia collezionistica". Segnalo, inoltre, due numeri monografici della rivista Comics quasi interamente dedicati a due suoi lunghi saggi: il n°14 (“Lotario Vecchi Editore”, 1974) ed il n°32 (“Il Giornalinismo Italiano del Dopoguerra”, 1976). Di ambedue si possono vedere riprodotte le copertine nella discussione dedicata a Lucca Vintage: https://vintagecomics.forumcommunity.net/?t=48545854

P.S. per Fabio: penso ti possa particolarmente interessare il n°14...
 
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jo.cker
view post Posted on 19/11/2011, 18:05




che emozione suscitano questi racconti!! ^_^
 
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view post Posted on 19/11/2011, 18:05
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (aumaldo @ 19/11/2011, 16:03) 
consiglio (mi rivolgo, com'è ovvio, a chi non ne abbia mai sentito parlare) le lettura dell'ormai ampiamente citato n°6 di IF (Dicembre 1996), dove, da pag.42 a pag.51, è presente una sua "autobiografia collezionistica".

OK, a questo punto posto alcune immagini di quel numero. If è stata una rivista di cui - all'inizio - ero orgogliosissimo di essere direttore editoriale e artefice in prima persona, con l'aiuto di validissimi collaboratori, in pratica la crema della critica di fumetti in Italia.
Copertina (scusate, macchina fotografica e non scanner, il tempo è poco):



Questa è la prima doppia pagina del lungo "memoriale" di Ferraro. Si legge qualcosa? In caso affermativo, ho fotografato anche le altre pagine.



Guardate che lusso: oltre 180 pagine in carta patinata, in buona parte a colori!



Oggi, una cosa del genere sarebbe assolutamente improponibile!
 
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view post Posted on 19/11/2011, 18:13

Giannizzero Nero

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Bei tempi!
La rivista "Antiquariato" n. 41 del settembre 1983, dedicò un lungo articolo illustrato ai fumetti, forse il primo apparso in una rivista "seria". L'autore, Renzo S. Crivelli, narrava sommariamente la storia del fumetto e del suo sviluppo nel mercato dell'antiquariato avvalendosi della consulenza di Rolando Franchini, anche intervistato. Le immagini che illustravano il testo provenivano proprio dalla collezione del Franchini.
Ecco qualche pagina dell'articolo.
Sergio
PS. Il Toscomercante Arduini Brizzi era di Sansepolcro. Tanti, troppi, anni fa, era il 1968 o 1969, andammo a trovarlo con mio cognato alla sua abitazione. Ci mostrò una buona parte del suo materiale, distribuito ordinatamente in garage, ma non comprammo nulla. I prezzi, rispetto al mercato corrente, erano davvero esagerati e lui non era il tipo da fare sconti!



 
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view post Posted on 19/11/2011, 18:22
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (sergiol @ 19/11/2011, 18:13) 
Bei tempi!
La rivista "Antiquariato" n. 41 del settembre 1983

SLURP!
Come si fa a non amare l'Anteguerra classico, quando si (ri)vedono queste foto?

Questa è la terza e ultima fotografia che m ha passato De Giacomo, sempre di quel giro di anni:



Quello a sinistra è l'avvocato Moreschini, di Firenze. Anche lui vendette, molti anni fa, tutta la sua collezione, che sostituì con le ristampe anastatiche, quando disponibili. Ricordo che io e Sergio scuotevamo la testa... Beh, però lui fece certamente un affare, dal punto di vista monetario. Era un grande collezionista classico, anteguerrista duro e puro. Fu tra i primi, negli anni Sessanta, a investire grosse cifre nei fumetti, pur di procurarsi materiale abbondante e in stato ottimale. Una volta, al GAF-Firenze, ci raccontò un aneddoto interessante. Pes aveva disponibile un' "Audace" completa - cosa incredibilmente rara, e costosa - ma a quel tempo non si muoveva da Cagliari. C'erano due collezionisti, in corsa per averla: uno non ricordo chi fosse, l'altro era Moreschini, appunto. Il quale decise (siamo alla fine degli anni '60) di prendere l'aereo, cosa inaudita per una cosa come comprare dei fumetti d'antiquariato. Piombò da Pes, il quale gli chiese se voleva fare prima l'affare o prima andare a pranzo. Moreschini disse che prima voleva concludere con l'Audace, e così fu. Dopo il pranzo, tornati a casa di Pes, trovarono l'altro collezionista, appena giunto in treno, disposto a fare un'offerta molto maggiore di quella di Moreschini... Ma ormai la cosa era conclusa.

Edited by Donald - 19/11/2011, 18:58
 
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view post Posted on 19/11/2011, 18:26
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Terribile Brigante del West

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Fra l'altro, non sarebbe malaccio conservare i propri fumetti in librerie come quella in copertina...
 
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view post Posted on 19/11/2011, 19:02
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Erede della Famiglia De Frissac

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@Donald, sergio, mi sapete rispondere su Franchini? Credo sia sfuggita la mia domanda di poc'anzi. :)

CITAZIONE
Guardate che lusso: oltre 180 pagine in carta patinata, in buona parte a colori!

Sì, però costava comunque troppo. Pensa che io non ho questo numero (che peraltro avrei preso), dal momento che mi toccava comperarlo poiché con il cambio di assetto non ero più redattore, e 50.000 lire all’epoca erano molte. O forse questo numero era da 30.000 lire (ricordo gente che si lamentava delle 15.000 lire dei primi 5 numeri), però era comunque costosa, e – diciamocelo – la qualità degli interventi altalenante (a partire dagli articoli della nostra sezione).
Un po' a cavallo tra scritti meditati e notizie di attualità. Certo questo numero mi piacerebbe recuperarlo, se dici che merita. :)
 
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170 replies since 17/11/2011, 13:51   6767 views
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