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Collezionisti e mostre - fotografie

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Donald
view post Posted on 20/11/2011, 12:42 by: Donald
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (Kilobaid @ 20/11/2011, 11:47) 
Donald, come mai poi Bono non continuò a pubblicare IF? hai conosciuto Manetti...sempre sul N°6 a pagina 105 c'è l'intervista che mi fece un mese prima di essere stampato. Allora conoscievi Bono da diversi anni...io l'ho conosciuto circa 30anni fà nella sede di Bonelli e già allora aveva in mente una grande e completa guida al fumetto, che poi realizzo nel '94.

Gianni Bono è stato, insieme a Rinaldo Traini, uno dei pochissimi (insomma, solo loro due) che hanno cercato di togliere il mondo che ruota intorno al Fumetto italiano dal dilettantismo e dall'amatoriale, per portarlo ai massimi livelli. Gianni, in particolare, con il suo Studio (ricordo la meravigliosa sede di via Solari, a Milano), collaborava coi massimi editori nazionali, e credo non solo, e cercò di usare le sue relazioni per realizzare progetti ambiziosissimi. Lo conosco da molti anni, si può dire da sempre, ma strinsi amicizia con lui (come può esserci tra un semplice appassionato come me e un manager aggressivo!) all'epoca in cui chiudemmo "Exploit Comics". Mi propose, dopo il fallimento dell'effimero "Gertie" fatto con Traini (qualcuno se ne ricorda?) di ri-fare "If": il punto di forza era l'aggancio, come catalogo, alla mostra Cartoomics di Milano, che all'epoca godeva di notevoli finanziamenti. Più o meno contemporaneamente, cercammo di fare due libroni sul Fumetto italiano capaci di dare una decisa sterzata al mondo della critica: il "Dick Fulmine" e il "Tex", entrambi per Motta. Esperimenti in parte falliti sia per mia inadeguatezza (non ero un esperto né dell'uno né dell'altro) sia per il modo sbagliato in partenza di suddividere i compiti nell'ambito di uno staff, sia per lo scarso entusiasmo di Motta stesso.
"If", come ha fatto capire piccic, che era nella redazione iniziale, passò da pro-zine di extra lusso, nel bene e nel male espressione fedele di un gruppo con le idee chiare (il nostro), a rivistona in gran parte promozionale, benché sempre, secondo me, di notevole interesse. Prima chiusi io con lei, perché stavo iniziando a seguire altyri progetti miei, extra-fumetto, poi chiuse "If" perché Gianni perse prima l'aggancio con Cartoomics e poi fu letteralmente travolto, in tutti i sensi, dalla vicenda del Museo di Lucca.
La Guida al Fumetto è stata un'opera eccezionale: unico difetto, imho, ma esiziale, era di essere un progetto troppo ambizioso: gli errori erano tanti e inevitabili, avrebbero potuto essere corretti facilmente nelle edizioni successive, ma come si può pensare di rendere popolare un libro costosissimo, tutto patinato e a colori? Il modello da seguire sarebbe stato i "Tresors" o l'"Overstreet", naturalmente.
 
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170 replies since 17/11/2011, 13:51   6778 views
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