Donald |
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| CITAZIONE (NEARCO66 @ 19/11/2011, 09:16) abbiamo troppo spesso dato troppo importanza a particolari che poco hanno ache fare col fascino del fumetto, dando cosi' vita ad un processo del tutto controproducente di cui siamo i primi a farne le spese. Quoto. Per la maggior parte di loro, sia collezionisti "puri" che "collezionisti-studiosi", l'importante era possedere la più grande quantità di materiale, per avere un panorama editoriale completo, e certo non stavano a guardare una "seconda-edizione-bis" o cose del genere. Non erano poi neanche granché attenti allo stato di conservazione: rilegavano a tutto andare (a volte anche gli albi!) cosa assolutamente non condivisibile, intendiamoci, ma all'epoca considerata perfettamente naturale, proprio in nome della *leggibilità* del materiale, che non veniva quasi mai imbustato fascicolo per fascicolo... Dalla prima e dalla seconda generazione dei collezionisti è nata la storia e la critica del Fumetto: personaggi come Traini, già rammentato, o come Giovanni Gandini ("Linus") erano nati come collezionisti. Oggi la nostra passione è più autoreferenziale, fine a se stessa, meno volta a produrre qualcosa. Ma va bene anche così, è una grande passione, no? Non ha bisogno di spiegazioni!
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