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Tex: tabella riepilogativa/valutativa Edizioni Spillate 1/27

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Frugoli73
view post Posted on 15/4/2011, 09:49 by: Frugoli73
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Gentiluomo di Fortuna

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CITAZIONE (Kilobaid @ 15/4/2011, 02:12) 

A mio parere è inutile usare molti termini differenti per classificare sia la conservazione sia la rarità degli albi, perché in questo caso si arriva solamente a una confusione unica, di cui non ci si accorderà mai per classificarli. Le scale di classificazione non dovrebbero superare 5 livelli con reciprochi termini e dovrebbero essere considerati ed accettati da tutti senza alternativa, in modo che ogni collezionista abbia la stesso parere, visione e misura nelle valutazioni.
Qui di seguito riporto due scale con cinque livelli di valutazione sperando di essere il più veritiero possibile, naturalmente voglio sapere anche il vostro parere e consiglio personale.

- Conservazione -

Mediocre - Fumetti mal conservati, con evidenti difetti estetici, non collezionabili, ad eccezione di fumetti di comprovata rarità di reperimento.
Discreto – Con difetti meno marcati, ma sempre evidenti tipo segni di biro, abrasioni in costa o alle copertine, presenza di scotch, pagine con strappi, segni di rilegatura ecc…
Buono – E’ la più comune delle conservazioni, segni di invecchiamento, lievissime pieghe alle copertine, piccole macchie, segni di adesivo, scolorimento delle copertine, rifilatura ecc…
Ottimo – Nuovo, gli albi così classificati dovranno aver conservato la freschezza delle copertine e dei colori, lieve imperfezioni quali la tinteggiatura del bordo, leggeri segni di umidità ecc…
Edicola – Perfetto, copia nello stesso stato in cui era al momento della pubblicazione, integro di tagliandi, figurine e simili.

- Rarità -

1 Comune – Albi con altissima tiratura di stampa, con minimo valore collezionistico.

2 Non Comune – Sono gli albi che compongono la maggior parte le collezioni, però sempre con una certa difficoltà di reperimento.
3 Raro – E’ considerato raro quando la sua pubblicazione risale a periodi particolari (periodo bellico in cui la carta scarseggiava), oppure quando il prezzo di copertina era molto elevato (raccolte delle rese), oppure quando comunque sia di notoria difficoltà di reperimento.
4 Molto Raro – Il cosiddetto “Numero chiave”.

5 Rarissimo – Con tiratura in pochissime copie oppure numero unico.

(Questi livelli sono riportati nella tabella sottostante)

Per essere abbastanza completa è una tabella basata su 5 livelli però concordo con Claudio di tenere in considerazione i 3 livelli fondamentali; BELLO - OTTIMO - EDICOLA

Con la tabella quì sotto si possono dare i valori con il grado di Conservazione e Rarità. I valori inseriti sono di base, questi valori sono discutibili ed eventualmente da inserire. Sono partito come base con 1 che si può abbinare ad un valore in euro oppure ad un codice.

-12345
M12468
D246810
B4681012
O68101214
E810121416


Con questa tabella si può abbinare la Conservazione con Rarità partendo con il minimo di M1 ad un massimo di E5 dove in rosso è la Conservazione e in blu la rarità in modo da ottenere il valore.

Altro esempio: D3, B5, M4 oppure O3 che sarebbe come dire Ottimo-Raro con valore di 10.

Naturalmente questa tabella è da considerare come una mia idea di base, perciò tutti i livelli e i valori sono da valutare e concordare.


L'idea è ottima.
Per me ci sono solo due o tre considerazioni (ma a livello di disquisizioni, nulla di sostanziale):

1- Per la scala di conservazione penso risulti difficile recepire la differenza tra il buono e l'ottimo; gli altri stati sono descritti meglio e comunque più facilmente individuabili o immaginabili

2-per la scala di rarità, forse, data la vicinanza tra molto raro e rarissimo, direi di sostituire a "rarissimo" l'aggettivo "introvabile", forse è semanticamente più pregnante e segna una differenza che magari tra molto raro e rarissimo si percepisce meno.

3-l'idea della matrice è bella, però la vedo dura quando dobbiamo attribuire un valore (o anche un range di valori) ad un albo.
Ossia in una stessa collezione ci possono essere albi di pari rarità riconosciuta, conservati in modo uguale, però uno costa anche parecchio di più per vari motivi ( primo motivo mi viene in mente il numero 1 e altri numeri rari delle serie....magari rari a pari merito però l'1 tendenzialmente costa di più, a volte anche molto)
Cioè il simbolo associato all'incrocio di ascisse e ordinate è un valore attribuibile ad un albo, che lo descrive subito nel suo pregio collezionistico o importanza nell'ambito di una testata e la sua conservazione, ma il suo valore economico?

 
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