Vintage Comics

Jumbo il settimanale illustrato per ragazzi

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view post Posted on 23/5/2011, 17:24
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Spirito con la Scure

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CITAZIONE (Kilobaid @ 23/5/2011, 17:58) 
Massimo...per me il secondo è una ristampa.. magari contemporanea ma ristampa.. guarda l'ultima scritta in copertina dal nero diventa rossa e all'interno il secondo titolo "Terror Bill" dal blu diventa rosso.

E non solo, anche nella pagina di sinistra lo sfondo del titolo in alto da nero diventa blu, e la scrittina a fianco da nera diventa rossa. Difficile dire che sia una ristampa, forse una seconda tiratura a poca distanza, ma poi tutti gli altri numeri sono uguali, non ci sono più queste differenze..... Mi vengono in mente le famose tre varianti del Piedidolci, uno con prezzo rosso, l' altro con prezzo blu, il terzo senza prezzo.....
Ma probabile che fossero innocenti errori che all' epoca visto la manualità che c' era, non erano tutto sommato improbabili....
;)
 
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view post Posted on 24/5/2011, 07:35
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 23/5/2011, 17:16) 
CITAZIONE (furgosenior @ 21/2/2011, 00:00) 
dillo!
dillooooooooo!

...non l' ha detto.......
:(

Risistemando i Jumbo che avevo con quelli presi ultimamente, ho notato una curiosità sul n.125, che porta colori differenti nelle scritte dei titoli. Metto le foto per valutare bene questa curiosità. Il pezzo anomalo è quello con in copertina la scritta rossa. Sono varianti interessanti, anche se di difficile interpretazione. E comunque vengono entrambe in collezione !!
image

image

Beh... Se devo dire la mie, presumo che se uno deve essere ristampa, immagino sia quello più ben messo...
Quello malconcio, infatti, ha lo strillo in copertina rosso... e come ricorderete, anche tutti gli strilli nella mia Audace sono sempre rossi...

A quei tempi però, la colorazione non era per puntini, ma per passate sovrapposte...
Ne L'AUDACE, spesso mi è capitato di vedere scritte nere con un bordo rosso, (come de fossero state ricoperte)..
...quindi, nulla di più facile che siano antrambi originali, ma che uno sia mancante della sovracolorazione nera ..
 
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view post Posted on 24/5/2011, 07:48
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Spirito con la Scure

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Difficile dire che sia stata una mancanza di passata di colore, allora tutti gli altri titoli dovrebero avere la stessa diversità. Invece solo pochi e non tutti da rosso a blu, ma anche da rosso a nero. E poi non esistono ristampe di jumbo, non ne sono mai state fatte. Credo sia stata forse un prova di cambio colore poi lasciata cadere visto che nei numeri sucessivi hanno continuato con l' altra colorazione.
 
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view post Posted on 24/5/2011, 08:59
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 24/5/2011, 08:48) 
Difficile dire che sia stata una mancanza di passata di colore, allora tutti gli altri titoli dovrebero avere la stessa diversità. Invece solo pochi e non tutti da rosso a blu, ma anche da rosso a nero. E poi non esistono ristampe di jumbo, non ne sono mai state fatte. Credo sia stata forse un prova di cambio colore poi lasciata cadere visto che nei numeri sucessivi hanno continuato con l' altra colorazione.

Probabile...
A quei tempi la stampa era veramenre una cosa artigianale...
Una cosa è certa... non c'è più in vita nessuno che c'e lo possa testimoniare...

Forse Donald, o Lama sono in grado di dirci qualche cosa... HELP... ^_^
 
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view post Posted on 24/5/2011, 10:30
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Re del Delitto

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CITAZIONE (12Fabio6 @ 24/5/2011, 08:35) 
A quei tempi però, la colorazione non era per puntini, ma per passate sovrapposte...
Ne L'AUDACE, spesso mi è capitato di vedere scritte nere con un bordo rosso, (come de fossero state ricoperte)..
...quindi, nulla di più facile che siano antrambi originali, ma che uno sia mancante della sovracolorazione nera ..

Vi ricordo che in quel periodo la maggior parte delle tipografie non hanno ancora impianti avanzati con il rullo del nero.
Nelle stampe a colori, il nero è ottenuto con passate perfettamente sovrapposte di tutti gli altri colori.
E' per questo che ogni volta che c'è un leggero fuori registro si notano sbordature gialle, rosse o verdi.
 
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view post Posted on 22/6/2011, 07:56
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 24/5/2011, 11:30) 
Vi ricordo che in quel periodo la maggior parte delle tipografie non hanno ancora impianti avanzati con il rullo del nero.
Nelle stampe a colori, il nero è ottenuto con passate perfettamente sovrapposte di tutti gli altri colori.

Ciao a tutti!
Come state? Mi scuso per il mio interminabile silenzio... Ma sapete quale lavoro mi ha tenuto impegnato, in questi mesi! Partito non dico con poche pretese, ma con obiettivi realistici, il "librone" ci è letteralmente esploso in mano, prima con l'archivio di Guglielmo Emanuel (l'agente del KFS in Italia), poi con i ritrovamenti dell'Archivio di Stato, di quello della Fondazione Mondadori, della Biblioteca Nazionale; infine con il recupero, per la prima volta (sic!) dell'archivio privato di Federico Pedrocchi! Non vi dico quali e quante notizie totalmente inedite... Abbiamo dovuto riscrivere interi capitoli, più volte!
Vedo che in queste ultime settimane siete stati molto attivi! Bene! Provo a rispondere ad alcuni quesiti, qua e là, nei limiti delle mie conoscenze. Inizio con una precisazione riguardo questa affermazione di Procione. Quel che dice è vicino al vero, ma riguarda solo le stampe in TRICROMIA (Nerbini, principalmente; Universo - Intrepido; saltuariamente gli altri): in queste, il nero in effetti non c'è (per risparmiare un passaggio in tipografia) ma viene sostituito, almeno in casa Nerbini, dalla sovrapposizione del rosso al blu, NON con altri colori. Guardate bene i fuori registro de "L'Avventuroso" o di "Topolino" o anche un post del mio blog (qui) e vi sarà evidente.
"Jumbo" è stampato in quadricromia, come tutte le produzioni SAEV, e il nero è il nero.
Alla prossima!

Leonardo

CITAZIONE (12Fabio6 @ 24/5/2011, 09:59) 
CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 24/5/2011, 08:48) 
Credo sia stata forse un prova di cambio colore poi lasciata cadere visto che nei numeri sucessivi hanno continuato con l' altra colorazione.

Forse Donald, o Lama sono in grado di dirci qualche cosa... HELP... ^_^

Eccomi qua, fuori tempo massimo! :)
"Jumbo", confermo, non è mai stato ristampato. I giornali Anteguerra sono pieni di cose come queste: anche differenze molto più importanti (cfr. il numero 1 di "Topolino"!); ci sono numeri de "L'Avventuroso" sostanzialmente diversi, negli interni, spessissimo con scritte in nero che passano a colori, come in questo caso. La spiegazione credo sia semplice: le tecniche di stampa dell'epoca, ovvero stampa in piano con cliches di zinco ad impressione diretta, non consentivano di usare gli stessi impianti per alte tirature. Nei casi di giornali con alte vendite, gli editori erano costretti a rifarli anche più volte, per uno stesso numero di giornale, e piccole differenze fra l'una e l'altra tiratura erano frequenti. Nerbini risparmiava all'osso, sfruttando i cliches finché i retini si impastavano in una massa indistinta (bleah!) e molti collezionisti, ai tempi d'oro, ricercavano le "tirature di testa", specie degli albi (fatti con impianti riciclati dai giornali!) perché incommensurabilmente più belle.
L'Anteguerra è una giungla, amici! Splendida, ma inestricabile... Non abbiate pretese di censire TUTTE le varianti di qualsiasi cosa: ci abbiamo provato, in passato, ma è un'impresa impossibile! A mio modesto avviso, queste cose valgono come mere curiosità, a meno che le differenze tipografiche non siano così sostanziali (Piedidolci & Castello Incantato, per esempio) da giustificare il termine "prima edizione".
Ciao

Leonardo
 
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view post Posted on 27/6/2011, 22:05
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (Donald @ 22/6/2011, 08:56) 
CITAZIONE (procione_del_maine @ 24/5/2011, 11:30) 
Vi ricordo che in quel periodo la maggior parte delle tipografie non hanno ancora impianti avanzati con il rullo del nero.
Nelle stampe a colori, il nero è ottenuto con passate perfettamente sovrapposte di tutti gli altri colori.

Ciao a tutti!
Come state? Mi scuso per il mio interminabile silenzio... Ma sapete quale lavoro mi ha tenuto impegnato, in questi mesi! Partito non dico con poche pretese, ma con obiettivi realistici, il "librone" ci è letteralmente esploso in mano, prima con l'archivio di Guglielmo Emanuel (l'agente del KFS in Italia), poi con i ritrovamenti dell'Archivio di Stato, di quello della Fondazione Mondadori, della Biblioteca Nazionale; infine con il recupero, per la prima volta (sic!) dell'archivio privato di Federico Pedrocchi! Non vi dico quali e quante notizie totalmente inedite... Abbiamo dovuto riscrivere interi capitoli, più volte!
Vedo che in queste ultime settimane siete stati molto attivi! Bene! Provo a rispondere ad alcuni quesiti, qua e là, nei limiti delle mie conoscenze. Inizio con una precisazione riguardo questa affermazione di Procione. Quel che dice è vicino al vero, ma riguarda solo le stampe in TRICROMIA (Nerbini, principalmente; Universo - Intrepido; saltuariamente gli altri): in queste, il nero in effetti non c'è (per risparmiare un passaggio in tipografia) ma viene sostituito, almeno in casa Nerbini, dalla sovrapposizione del rosso al blu, NON con altri colori. Guardate bene i fuori registro de "L'Avventuroso" o di "Topolino" o anche un post del mio blog (qui) e vi sarà evidente.
"Jumbo" è stampato in quadricromia, come tutte le produzioni SAEV, e il nero è il nero.
Alla prossima!

Leonardo

CITAZIONE (12Fabio6 @ 24/5/2011, 09:59) 
CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 24/5/2011, 08:48) 
Credo sia stata forse un prova di cambio colore poi lasciata cadere visto che nei numeri sucessivi hanno continuato con l' altra colorazione.

Forse Donald, o Lama sono in grado di dirci qualche cosa... HELP... ^_^

Eccomi qua, fuori tempo massimo! :)
"Jumbo", confermo, non è mai stato ristampato. I giornali Anteguerra sono pieni di cose come queste: anche differenze molto più importanti (cfr. il numero 1 di "Topolino"!); ci sono numeri de "L'Avventuroso" sostanzialmente diversi, negli interni, spessissimo con scritte in nero che passano a colori, come in questo caso. La spiegazione credo sia semplice: le tecniche di stampa dell'epoca, ovvero stampa in piano con cliches di zinco ad impressione diretta, non consentivano di usare gli stessi impianti per alte tirature. Nei casi di giornali con alte vendite, gli editori erano costretti a rifarli anche più volte, per uno stesso numero di giornale, e piccole differenze fra l'una e l'altra tiratura erano frequenti. Nerbini risparmiava all'osso, sfruttando i cliches finché i retini si impastavano in una massa indistinta (bleah!) e molti collezionisti, ai tempi d'oro, ricercavano le "tirature di testa", specie degli albi (fatti con impianti riciclati dai giornali!) perché incommensurabilmente più belle.
L'Anteguerra è una giungla, amici! Splendida, ma inestricabile... Non abbiate pretese di censire TUTTE le varianti di qualsiasi cosa: ci abbiamo provato, in passato, ma è un'impresa impossibile! A mio modesto avviso, queste cose valgono come mere curiosità, a meno che le differenze tipografiche non siano così sostanziali (Piedidolci & Castello Incantato, per esempio) da giustificare il termine "prima edizione".
Ciao

Leonardo

Lo dicevo io che Leonardo sarebbe stato illuminante...
Certo, che lavoraccio ragazzi.... Rifare i cliches ogni tot numero di copie... :wacko:
Ci credo io che poi si trovano albi tutti differenti tra di loro...
Più artigianali di così.... :blink: :)
 
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21 replies since 18/2/2011, 22:13   752 views
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