CITAZIONE (Donald @ 10/11/2010, 14:55)
Io lo spero vivamente. Non sopporto di veder cadere nell'oblio queste meraviglie (magari non proprio queste ultime, che fumettisticamente parlando non sono certo il massimo...). Sarà perché sono, come dicono in tanti, un collezionista atipico, e ho sempre collezionato quel che mi piaceva, soprattutto per LEGGERLO e per studiarlo. A questo proposito, quando negli anni Settanta/Ottanta uscì la valanga di ristampe "anastatiche" (si fa per dire), gli storici ed esegeti "puri" che conoscevo bene e coi quali collaboravo, scuotevano la testa, compatendomi un poco... Mi trattavano da sciocco feticista, perché le disdegnavo e andavo a cercare o gli originali (quelli che vado mostrando) o le edizioni filologiche. E non riuscivo a far loro capire che la lettura - la fruizione, in generale - di un fumetto è data anche dalla qualità della stampa, così come l'ascolto di un brano musicale è ben diverso se usiamo un disco perfettamente rimasterizzato o un mp3 a basso bitrate. E che fra le stampe Anteguerra (e non solo) e le loro indegne ristampe c'era un abisso fatto di carta, di inchiostri, di impianti di prima generazione. Sul forum del Papersera si sono accorti che l'ultimo volume degli Anni d'oro di Topolino presenta la storia del Castello Incantato in qualità discutibile... Wolp, che ce l'ha, confronti con il Supplemento, e poi ditemi se non ha un senso, potendo, cercare quest'ultimo! Anche sul mio blog, nonostante le fotografie malfatte, penso che la differenza salti agli occhi.
Vabbé, scusate la divagazione.
Da anni, da quando misi per la prima volta gli occhi su degli originali di TOPOLINO anni Trenta, ho profuso energie e denaro per procurarmi le prime edizioni italiane di quelle storie (capolavori universali), con una particolare predilezione per la stampa di Vallecchi, a cui Nerbini affidò gran parte delle prime pubblicazioni. Poter leggere sulla stessa carta, con il grande formato, i colori e i tratti di stampa che affascinarono i ragazzi di quegli anni, non è come prendere un'edizione anastatica o una riedizione cronologica. La differenza è notevole se si è con il tempo affinato un certo gusto, che è più estetico che legato solo ai contenuti, che ovviamente sono gli stessi tra originale e anastatica. Certo, ho anche le anastatiche e delle ottime cronologiche, e se non avessi avuto le possibilità probabilmente mi sarei accontentato.
Mi ritengo fortunato ad aver avuto la possibilità di raccogliere quei giornali che per anni furono nei miei sogni "irraggiungibili" di giovane collezionista. C'è quel quid di emozione in più, che vale i tanti sacrifici fatti. Sto poi spendendo molte altre energie per pubblicare su un sito aperto a tutti le immagini in grande formato di tanti
originali , rari e non, di tutte le collane possibili, nella speranza che qualcuno, guardandoli magari per la prima volta, ne rimanga affascinato e incuriosito, perché questo campo del collezionismo resti vivo e conquisti nuove persone.
Quanto al Supplemento, Donald, non è nemmeno da chiedere... per me rimane la pubblicazione a fumetti più bella di tutti i tempi, per formato, carta, stampa, colori! Che fascino! Non a caso è stata la prima collezione veramente importante che ho completato.
Un'ultima considerazione: io credo che siano moltissimi (anche in questo forum) quelli che diventerebbero mega-collezionisti a 360 gradi se di colpo facessero una vincita al Superenalotto. Io stesso probabilmente comincerei a raccogliere anche testate a cui ora nemmeno penso.