andreaelle |
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| Ho seguito con attenzione il discorso, vorrei dire pacatamente la mia: il vero problema non è la distinzione tra anastatica o falso o produzione amatoriale ma è l'uso e il tipo di vendita/acquisto che se ne fanno; non colleziono tex quindi non entro nel merito di queste particolari edizioni ma per altri fumetti sono state fatte copie degli originali (ad es. diabolik e materiale corno libretto) oppure delle false varianti (spacciate per prova di stampa dell'epoca, per copie in edizione limitata fatte per qualche occasione, etc) e alcune volte chi li vende sa benissimo che cosa ha in mano e invece magari lo vende per originale o per appena ritrovato nella cantina del nonno (come a dire chi lo compra si assume i rischi) magari dicendo che ce ne sono poche copie quando invece continuano ad esserne prodotte. In quesit casi un albo che vale poco diventa un albo da centinaia e centinaia di euro, certo dal vivo tutto si riconosce ma non scordiamoci che a volte le foto possono "ingannare" (per chi compra a distanza e non ha la nostra conoscenza), che non tutti sono esperti e che molti (forse ingenuamente) credono a quanto viene detto dal proprietario del pezzo...
Tempo fa ho dato via (avendone troppi) alcuni diabolik falsi dichiarandoli come tali e prezzandoli come tali, in due casi chi li ha presi mi ha fatto capire che lo faceva come "investimento" (cioè so che non è originale, lo metto in vendita dicendo non so cosa sia, fatemi una offerta adeguata, e se qualcuno mi offre qualche centinaia di euro -sperando di aver fatto il colpaccio e poi di trovarsi in mano l'originale- peggio per lui), non credo che questo sia corretto, quando si sa cosa si ha in mano bisogna dirlo con chiarezza e trasparenza.
Diverso infatti è se chi propone dice chiaramente quello che ha in mano e lo vende come tale (al prezzo che vuole, poi il compratore decide se prenderlo o meno), anche io ho tantissimi falsi o produzioni amatoriali (prese perchè mi piacevano) ma chi me le ha vendute non me le ha spacciate per produzioni originali, tanto anche queste cose hanno un loro (piccolo) mercato, l'importante è non esser presi in giro (o a volte proprio "gabbati")... soprattutto in un mercato in cui le vendite a distanza sono tantissime (dal vivo tutto si distingue facilmente)...
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