CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 16/12/2021, 14:08)
Diciamo che è triste narrare il declino di un personaggio che ha avuto tanta gloria, ma è lo stesso destino di tanti nomi dello spettacolo ( attori, cantanti, gruppi rock ecc ) : alla fine viene sempre il declino e la vecchiaia, ed è il triste destino di quasi tutti, declino che può tradursi, tra le altre cose, anche con il decadimento di ideali e doti morali, come leggevo in un post precedente.
Un fumetto quindi molto realistico, una cosa che manca alla maggior parte dei personaggi a fumetti, senza dubbio triste ma reale.
Mah...il realismo non è necessariamente una qualità indispensabile per un fumetto e Ken Parker ne è la prova; "uomini bestie ed eroi" e "la terra degli eroi" sono palesemente metafumettische, "lily e il cacciatore" ha una lunga sequenza onirica, "dove muoiono i titani" ha risvolti paranormali...tutte rappresentazioni agli antipodi del realismo.
Il fumetto è, per fortuna, finzione e il ruolo del fumettista è intrattenere;
Gino D'Antonio per la rivista pubblicata da Bonelli, Orient Express, ha creato un fumetto breve, L'intervista, in cui riprende il personaggio di Pat MacDonald, che racconta ad una giornalista una storia su Custer.
Ora...se il fumetto fosse stato:
Quando la giornalista entra nella stanza Pat le lancia le feci addosso e scappa dalla finestra, e il fumetto prosegue alternando scene buffe di Brett e i cow boy del ranch che cercano di riprenderlo alla conversazione fra la cronista e Brenda che racconta il declino mentale del marito e la tragedia di occuparsi di un congiunto afflitto da demenza senile sarebbe stata un racconto realistico. Magari sarebbe stato anche un capolavoro di sceneggiatura, dialoghi e disegni; Questo non vuol dire che sarebbe stato gradito a tutto il pubblico pagante che ha comprato la rivista per ritrovare il proprio beniamino.
Poi tornerò sul concetto di
Credibilità.