Vintage Comics

Ken Parker

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view post Posted on 16/12/2021, 14:03
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Re del Delitto

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Condivido gli ultimi due post di Mr Z e di NK, eppure non posso sottolineare che di tratta di storia potente sia dal punto di vista narrativo che grafico. Se il protagonista non fosse Ken, ma un personaggio del quale non fosse noto il passato umano, sarebbe ricordata come una grande storia di west crepuscolare.
Epperò il protagonista è Ken.
 
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view post Posted on 16/12/2021, 14:08
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Diciamo che è triste narrare il declino di un personaggio che ha avuto tanta gloria, ma è lo stesso destino di tanti nomi dello spettacolo ( attori, cantanti, gruppi rock ecc ) : alla fine viene sempre il declino e la vecchiaia, ed è il triste destino di quasi tutti, declino che può tradursi, tra le altre cose, anche con il decadimento di ideali e doti morali, come leggevo in un post precedente.

Un fumetto quindi molto realistico, una cosa che manca alla maggior parte dei personaggi a fumetti, senza dubbio triste ma reale.

Edited by Marc O'bliterateur - 16/12/2021, 14:09
 
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view post Posted on 16/12/2021, 14:09
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Re del Delitto

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Sempre della serie "ricordi appena rivisti"...

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view post Posted on 16/12/2021, 14:50
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (il sassaroli @ 16/12/2021, 14:03) 
Condivido gli ultimi due post di Mr Z e di NK, eppure non posso sottolineare che di tratta di storia potente sia dal punto di vista narrativo che grafico. Se il protagonista non fosse Ken, ma un personaggio del quale non fosse noto il passato umano, sarebbe ricordata come una grande storia di west crepuscolare.
Epperò il protagonista è Ken.

Sembra paradossale, ma non lo è; Quando si racconta la storia di un personaggio con un carattere e un background già assimilato e radicato nel pubblico,l'aderenza al protagonista è molto più importante della storia e dei disegni, anzi è tutto;
 
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view post Posted on 16/12/2021, 16:04
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 16/12/2021, 14:08) 
Diciamo che è triste narrare il declino di un personaggio che ha avuto tanta gloria, ma è lo stesso destino di tanti nomi dello spettacolo ( attori, cantanti, gruppi rock ecc ) : alla fine viene sempre il declino e la vecchiaia, ed è il triste destino di quasi tutti, declino che può tradursi, tra le altre cose, anche con il decadimento di ideali e doti morali, come leggevo in un post precedente.

Un fumetto quindi molto realistico, una cosa che manca alla maggior parte dei personaggi a fumetti, senza dubbio triste ma reale.

Mah...il realismo non è necessariamente una qualità indispensabile per un fumetto e Ken Parker ne è la prova; "uomini bestie ed eroi" e "la terra degli eroi" sono palesemente metafumettische, "lily e il cacciatore" ha una lunga sequenza onirica, "dove muoiono i titani" ha risvolti paranormali...tutte rappresentazioni agli antipodi del realismo.

Il fumetto è, per fortuna, finzione e il ruolo del fumettista è intrattenere;

Gino D'Antonio per la rivista pubblicata da Bonelli, Orient Express, ha creato un fumetto breve, L'intervista, in cui riprende il personaggio di Pat MacDonald, che racconta ad una giornalista una storia su Custer.

Ora...se il fumetto fosse stato:
Quando la giornalista entra nella stanza Pat le lancia le feci addosso e scappa dalla finestra, e il fumetto prosegue alternando scene buffe di Brett e i cow boy del ranch che cercano di riprenderlo alla conversazione fra la cronista e Brenda che racconta il declino mentale del marito e la tragedia di occuparsi di un congiunto afflitto da demenza senile sarebbe stata un racconto realistico. Magari sarebbe stato anche un capolavoro di sceneggiatura, dialoghi e disegni; Questo non vuol dire che sarebbe stato gradito a tutto il pubblico pagante che ha comprato la rivista per ritrovare il proprio beniamino.

Poi tornerò sul concetto di Credibilità.
 
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view post Posted on 19/12/2021, 18:52

Giannizzero Nero

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Buongiorno! Sono appassionato di fumetti da più di cinquant'anni, innamorato di Ken Parker e dei suoi genitori dal 1977. So di entrare n questo forum con la leggerezza dell'elefante in cristalleria, e me ne scuso. Però davvero non riesco a comprendere il motivo di questo diffuso astio verso il capitolo finale della storia di Ken. O di trovare un colpevole, con Milazzo come maggiore indiziato... Fin dove arriva il mattino l'ho letto per caso. Me l'aveva comprato mia figlia ad una fiera del fumetto e me l'aveva fatto "dedicare" da Berardi. Da tanto tempo avevo perso familiarità con Ken, così l'avevo riposto in libreria e lasciato lì, diciamo per cinque anni. Una notte l'ho tolto dallo scaffale, l'ho letto e mi sono ritrovato a piangere... Non mi sono mai chiesto nessun "perchè", l'ho accettato così, storia e disegni. Ed ho riannodato i fili con Ken, con il suo e con il mio passato e presente. Buona serata
 
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view post Posted on 19/12/2021, 19:08
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Principe nel suo Giardino

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Benvenuto Valter, buon per te che ti sia piaciuto :)

È indubbiamente toccante
 
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view post Posted on 19/12/2021, 21:43
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Giannizzero Nero

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Bellissime parole... ken Parker è un monumento del fumetto italiano. Dovrebbero insegnarlo nelle scuole. Ho assistito qualche anno fa ad una conferenza con la presenza di Vittorio Giardino che a sua volta dichiarò questa frase... "chi non ha mai letto la saga di ken Parker non ha mai letto fumetti "
 
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view post Posted on 20/12/2021, 07:46
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Principe nel suo Giardino

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Dunque... ritornando al discorso di credibilità.

È credibile che Teddy abbia gettato la spugna ed abbia deciso di non vedere più il padre? No.
È credibile che il personaggio, che alla fine di Faccia di Rame è ancora spinto da obiettivi e sentimenti, sia diventato, il giorno dopo, il disilluso depresso dell'ultimo episodio? No.

Una cosa che ho notato è che la maggior parte degli apprezzatori del finale arriva da un esperienza di lettura in differita, anche di anni, rispetto al corpus dell'opera, mentre la maggior parte dei denigratori appartiene allo zoccolo duro che ha comprato la Mondadori e riletto la serie per gustarsi la cavalcata finale;
Forse per questi è più evidente lo stacco brusco e il buco di sceneggiatura che comporta quel finale.
 
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view post Posted on 20/12/2021, 08:05

Giannizzero Nero

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Buongiorno. Se non sbaglio tra la pubblicazione di Faccia di rame e quella di Fin dove arriva il mattino sono trascorsi 17 anni. E' plausibile che in tutto questo tempo Ken Parker (e prima di lui, Berardi&Milazzo) non abbia visto crescere fino ad un livello insostenibile la propria disillusione? Buona giornata
 
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view post Posted on 20/12/2021, 08:34
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CITAZIONE (mr.zinoviev @ 20/12/2021, 07:46) 
Dunque... ritornando al discorso di credibilità.

È credibile che Teddy abbia gettato la spugna ed abbia deciso di non vedere più il padre? No.
È credibile che il personaggio, che alla fine di Faccia di Rame è ancora spinto da obiettivi e sentimenti, sia diventato, il giorno dopo, il disilluso depresso dell'ultimo episodio? No.

Una cosa che ho notato è che la maggior parte degli apprezzatori del finale arriva da un esperienza di lettura in differita, anche di anni, rispetto al corpus dell'opera, mentre la maggior parte dei denigratori appartiene allo zoccolo duro che ha comprato la Mondadori e riletto la serie per gustarsi la cavalcata finale;
Forse per questi è più evidente lo stacco brusco e il buco di sceneggiatura che comporta quel finale.

Ottimo intervento, che condivido.
 
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view post Posted on 20/12/2021, 09:20
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Re del Delitto

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CITAZIONE (Valter Maggi @ 20/12/2021, 08:05) 
Buongiorno. Se non sbaglio tra la pubblicazione di Faccia di rame e quella di Fin dove arriva il mattino sono trascorsi 17 anni. E' plausibile che in tutto questo tempo Ken Parker (e prima di lui, Berardi&Milazzo) non abbia visto crescere fino ad un livello insostenibile la propria disillusione? Buona giornata

Sì, questo è possibile dal punto di vista umano, ma dal punto di vista contenutistico perderebbe di significato l'intera saga di lungo fucile: davvero può la prigionia portare un uomo come Ken a rinnegare tutti i propri principi? Sarebbe un gran brutto messaggio da lasciare ai lettori.
 
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view post Posted on 20/12/2021, 09:42
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Per par condicio, vorrei leggere un'avventura di Tex che scotenna un navajo al palo della tortura, e poi muore di setticemia per la ferita di una freccia scagliata per gioco da un papoose del villaggio indiano.

O, se preferite, muore in ospedale per la sifilide beccata in un bordello di New Orleans.

Buona giornata.
 
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view post Posted on 20/12/2021, 09:52
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Re del Delitto

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CITAZIONE (_Gianni_ @ 20/12/2021, 09:42) 
Per par condicio, vorrei leggere un'avventura di Tex che scotenna un navajo al palo della tortura, e poi muore di setticemia per la ferita di una freccia scagliata per gioco da un papoose del villaggio indiano.

O, se preferite, muore in ospedale per la sifilide beccata in un bordello di New Orleans.

Buona giornata.

Se la sceneggiatura la scrivesse Garth Ennis... :drool:
 
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view post Posted on 20/12/2021, 10:08
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (il sassaroli @ 20/12/2021, 09:20) 
CITAZIONE (Valter Maggi @ 20/12/2021, 08:05) 
Buongiorno. Se non sbaglio tra la pubblicazione di Faccia di rame e quella di Fin dove arriva il mattino sono trascorsi 17 anni. E' plausibile che in tutto questo tempo Ken Parker (e prima di lui, Berardi&Milazzo) non abbia visto crescere fino ad un livello insostenibile la propria disillusione? Buona giornata

Sì, questo è possibile dal punto di vista umano, ma dal punto di vista contenutistico perderebbe di significato l'intera saga di lungo fucile: davvero può la prigionia portare un uomo come Ken a rinnegare tutti i propri principi? Sarebbe un gran brutto messaggio da lasciare ai lettori.

Quello del messaggio è l'altro aspetto che non è andato giù a molti lettori.

Cmq...fra Faccia di Rame e l'epilogo sono passati 17 anni per gli autori, non per il personaggio;
 
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