Posts written by duck74

Si è non mi pare ne abbia venduti molti in 6

A mio avviso bisognerebbe distinguere tra "variant" (abbreviazione di "variant cover") e "variante" (che starebbe per "variante editoriale").

Rimanendo nel mio orto disneyano, un esempio della prima tipologia sono Topolino 3019 con copertina gialla o con copertina verde.

Esempio della seconda, TL 150 con giacca blu o bianca.

Questo (che non è stato inventato oggi come qualcuno continua a ripetere, ribadisco di averne una copia da parecchio tempo) non è né l'una né l'altra cosa.

A mio modesto parere è una prova stampata in vista della cover a specchio 3245 (quella sì per abbonati). "Vediamo se lo specchio funziona", si dicono, e così ne stampano un po' con il solo argento. Fuoriuscite di recente, guarda caso, assieme a delle copie del 3245.

Chiaro?

Falso.

Cioè la vuoi e la desideri e non ti interessa come chiamarla..??

Posseggo il n. 1 del Jacovitti della Hachette, una di quelle copie che furono messe in vendita solo in alcune edicole dell'hinterland di Milano la cui copertina differisce da quella del n. 1 che fu poi messo in vendita in tutte le edicole. Questa prima copia può essere considerata una variant perchè è stata messa in vendita regolarmente e consapevolmente ma secondo altri è invece una prova di stampa (e di vendita) perchè tale considerata dalla casa editrice. Nel caso del Topolino di cui parliamo si tratta di copie (20 se non sbaglio) che non sono mai state messe in vendita, che dovevano essere distrutte ed invece sono scampate e qualcuno ha avuto la felice idea di metterle all'asta. Come se le sia procurate non sappiamo. Comunque non possiamo parlare di variant perchè non c'era volontà iniziale a volerle considerare tali. Che poi ci sia gente che desideri per forza una copia del genere è un altro discorso, la vuole e basta e non gli importa se sia chiamata variant, prova di stampa, scampata alla distruzione, la vuole, la desidera, non gli interessa come chiamarla ed è questo per me l'aspetto da considerare della faccenda.

duck74 che ti devo dire, per me invece si può parlare di tutto, nel senso che anche questo post ha un suo perché, ad esempio Paolo ha postato qualcosa di cui non ero a conoscenza, ha cambiato la mia vita? assolutamente no, ma direi che come curiosità se ne possa disquisire tranquillamente, in fondo siamo qui anche per questo.

Ho postato solo le foto delle copertine esterne, altrimenti nella spiegazione non avrei detto che era il TL 3238...

Probabilmente perché vivi psicologicamente le aste come occasioni per fare buoni affari, confidando in concorrenti poco motivati (capita). Ma se ci pensi per uno che voglia assolutamente portarsi a casa il lotto cambia poco, perché ciò che conta è avere un massimale di spesa ben chiaro e spesso è superiore al prezzo di riserva. Mi è capitato con una tavola mesi fa: c'era un prezzo di riserva, ma era ben sotto la mia offerta vincente.

Come già esplicitato da Claudio, ha senso. Infatti la riserva costituisce il prezzo minimo al quale il proprietario accetta di vendere l’oggetto, la particolarità sta nel fatto che non viene espressa (se non nei casi particolari sopra citati). Il fine è quello di evitare un prezzo di vendita troppo basso in caso di scarsità di offerte o di non far sapere a quanto si era disposti a cedere in caso di molte offerte che superano di molto la riserva.
È uno strumento noto delle vendite all’asta, molto diffuso in passato e meno diffuso oggigiorno.