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Non ho fatto riferimento a tutte le testate esistenti, dato che le uniche che leggo sono l'Almanacco e Topolino (e di tanto in tanto i Grandi Classici).
Sull'Almanacco reputo i redazionali estremamente interessanti, cosi' come la scelta delle storie. Pubblicazione ottima a mio avviso (e direi che han fatto bene a ripartire dal numero 1, visto che non vedo molte somiglianze con quella passata, secondo me di livello inferiore).
Sul Topolino ho amato e amo le parodie citate (forse non tutte), ma il mio gusto si evolve nel tempo, quindi apprezzo anche le nuove interpretazioni dei nostri personaggi nelle varie saghe degli ultimi anni: "Gli evaporati", "Vertigo", "Doppio scherzo" etc tanto per citarne alcuni. Topolino é un po' più "dark" a mio avviso ed anche più "normale"; d'altro canto certe storie sono ridicole, ma ricordiamo che il pubblico che legge Topolino resta vario, anche se ridotto in quantità, quindi la redazione cerca di incontrare gusti diversi. E' a mio avviso utopico pensare che possa restare lo stesso fumetto di 60, 50 o 40 anni fa, é bene che evolva e che i nuovi autori abbiano spazio.
Per quanto riguarda gli editoriali, Bertani presenta il suo prodotto come tutti i manager del XXI secolo ma si mostra sensibile ai cambiamenti. I gadget piacciono e non a caso vendono. Poi anche lui prende le sue vacanze e quindi altri lo sostituiscono, come in passato immagino facesse Gaudenzio Capelli e tutti gli altri che lo hanno preceduto, credo..
Questa é la mia opinione, che mi ha spinto proprio di recente a tornare a leggere il Topo quasi ogni settimana (anche online).
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