Posts written by Aguirre

Allora.. ho visto tutte e tre le puntate e sinceramente secondo me sono molte di più le cose negative di quelle positive...

La prima puntata, alla prima visione, mi ha fatto letteralmente addormentare, così ho dovuto rivederla ...

Secondo me, in assoluto, la cosa che proprio non digerisco è aver voluto svuotare di ogni elemento dello spirito di Tolkien il personaggio di Galadriel ... (un po' come hanno fatto con il maggiore Motoko Kusanagi di Ghost in the Shell nella versione cinematografica con Scarlett Johansson, per intenderci)

Capisco la necessità di presentare il nome di un eroe famoso e gradito al pubblico, vista l'impossibilità per questioni di diritti commerciali, di utilizzare i tanti eroi del Silmarillion, ma così proprio si svuota e stravolge tutto...

Galadriel è diventata una sorta di terminator vendicativo che ha solo in mente lo scontro con Sauron per vendicare il fratello Finrod ucciso, una vendetta personale che nulla ha in comune con il bene della comunità...

Capirei se fosse un personaggio ex novo, magari conosciuto solo da quanti hanno letto le opere di Tolkien, oppure un personaggio di completa fantasia, avulso dallo spirito tolkieniano ma giustificabile con la necessità di azione... MA Galadriel oltre che ad essere una potente maga e non una guerriera, ha un'immagine e una personalità ormai fissata nella mente anche solo di quanti hanno visto la trilogia senza conoscere le opere scritte di Tolkien .. un simile stravolgimento è semplicemente assurdo.

Detto questo, come elemento di base, francamente non capisco l'utilità delle due puntate iniziali che vorrebbero fornire un'introduzione alla storia ma falliscono nel loro intento, nel senso che:

Per quanti conoscono solo la trilogia cinematografica vengono fornite informazioni cosi criptiche e astruse che risultano solo noiose... mi piacerebbe capire quanti hanno compreso che nel reame beato la luce non proveniva dal sole ma direttamente dai due alberi (lo dicono anche, in un brevissimo accenno)... oppure quanti si chiederanno perché gli elfi hanno lascito il reame beato per inseguire Sauron, quando il nemico era Morgoth... ma soprattutto come si fa a parlare di Feanor e dei silmarilli senza spiegare tutta la storia di sangue collegata ...

Per quanti invece conoscono le opere scritte, le due puntate iniziali sono non solo noiose, ma fortemente irritanti per la quantità di cose omesse, false o mischiate su livelli temporali distanti secoli, se non millenni che vengono raccontate ...
L'unica cosa gradevole (a parte l'arrivo sotto forma di metoara fiammeggiante di uno stregone - presumo Gandalf, ma ha poca importanza chi sia-) è la presentazione di una prima collettività dei futuri hobbit appartenenti alla stirpe dei pelopiedi inseriti anche nella corretta locazione geografica (Eriador) anche se dubito per il piano temporale...


Per quanto riguarda l'impatto grafico, sono rimasto molto deluso da Moria, la trilogia vince a mani basse e, forse perché è la prima volta che la vedo in immagini, mi è piaciuta molto di più Numenor.. decisamente meno gli effetti di luce sul mare e i ponti delle imbarcazioni ...

Purtroppo l'effetto videogioco hack and slash è sempre dietro l'angolo e la vicenda dello scontro con il mannaro (nella terza puntata) me lo ha confermato drammaticamente...

A vedaremmm le prossime puntate...

Edited by Aguirre - 13/9/2022, 19:33

In definitiva è quello che manca nei film rispetto ai romanzi: un adeguato sviluppo di alcuni personaggi, per non relegarli a mero ruolo di marionette ... in più c'è sempre il tocco "umano" di Tolkien che riesce a far emergere la complessità dei sentimenti e delle emozioni e della sofferenza e disperazione di questi grandi personaggi alla luce di una smisurata pietas per la loro sorte, il tutto con sapiente lievità...


Ottimo il neologismo Galadrienetor ...

Vedremo, quando mi deciderò a visionare gli episodi attentamente ---

Concordo che l'impatto scenico delle battaglie nel Signore degli anelli sia veramente memorabile (decisamente meglio della battaglia dei cinque eserciti de Lo Hobbit che appare confusionaria e divisa in episodi singoli incomprensibili) .. però è anche vero che al cinema su grande schermo è più facile descrivere le battaglie ...

Io, a suo tempo, mi sono aiutato con cartine, atlanti ( imperdibile quello della prematuramente scomparsa Karen Wynn Fonstad) e tanta, tanta immaginazione...,certo che poi vedere le immagini del film è stato una catarsi --

Anche se, io personalmente, se devo scegliere l'ambientazione che più mi ha lasciato incantato scelgo sempre Moria.


Solo una cosa mi lascia insoddisfatto: la spiegazione tattica della morte di Theoden con la manovra azzardata del vecchio re ... nel film proprio non la si percepisce.

Infine, trovo troppo ingeneroso come sia stato trattato Denethor l'ultimo sovrintendente di Gondor, capisco che serviva una sorta di capro espiatorio-... ma come dice Gandalf:

"...Nei suoi giorni di saggezza Denethor non immaginò di adoperarla (il palantir ndr), né di sfidare Sauron, conoscendo i limiti delle proprie forze. Ma la saggezza venne a mancare; e temo che quando crebbe il pericolo per il suo reame, egli guardò nella Pietra e fu ingannato; ciò accadde più di una volta, credo dopo la partenza di Boromir. Denethor era troppo grande per venire assoggettato al volere dell'Oscuro Potere, ma vide soltanto le cose che questi gli permise di vedere. Ciò che apprese gli fu indubbiamente più volte utile; ma la visione dell'enorme potenza di Mordor che gli veniva ripetutamente mostrata alimentò nel suo cuore la disperazione, a tal punto da sconvolgergli la mente..." (libro quinto, Il ritorno del re; - capitolo settimo. Il rogo di Denethor)

Anche qui, la sua morte nel film è completamente diversa - capisco la necessità della teatralità - ma il personaggio meritava maggior rispetto.

Certo, è una versione "monca" di Ralph Bakshi del 1978 celebre per "Fritz il gatto" e "Fire and Ice"

Sicuramente una tecnica mista molto suggestiva, ma troppo in anticipo con i tempi... non incontrò i favori del pubblico e quindi non ebbe seguito...

Anche in questo caso, molto discutibile l'esclusione dell'importante episodio relativo a Tom Bambadil

Se hai letto tutti i miei interventi avrai notato che non solo, ho detto di apprezzare la trilogia del Signore degli Anelli, ma anche che opere di diversi media sono da intendersi come diverse e con vita propria e da valutare con parametri relativi ai media stessi ...

Detto questo, SE, si vuole fare, ANCHE, un'analisi su quanto sia presente lo spirito, gli intendimenti, lo stile il gusto e gli obiettivi di Tolkien in un'opera che riporta comunque il suo nome e il titolo di una sua fatica allora è giusto ricordare che Tolkien detestava tutto quello relativo alla guerra e alle battaglie .. inciso fu un ufficiale nella battaglia delle Somme della Grande Guerra .. un vero carnaio , e la cosà lo segnò duramente nella sua esistenza. Quindi non c'è nessuna esaltazione fine a se stessa nella descrizione delle battaglie nelle sue opere, ma solo triste commiserazione per le vite spezzate unita a profonda pietas umana

Come sempre le analisi di un'opera dell'ingegno umano si possono fare a più livelli, senza per questo sminuirne la portata.. è una caratteristica poi dei capolavori reggere benissimo a fruizioni di puro intrattenimento come pure a quelle di speculazione ideale e di conoscenza ..

In Italia credo si possa citare tranquillamente "Il nome della rosa" di Umberto Eco come capolavoro che riunisce le suddette qualità ...

Infine i film NON si giudicano solamente dal loro successo, ma anche dalle qualità artistiche e di contenuto che esprimono ... altrimenti "I cancelli del cielo" di Cimino sarebbe considerato solo spazzatura ...

Edited by Aguirre - 10/9/2022, 19:28

Come detto film e opere narrative sono media differenti e hanno vita propria, dovrebbero essere valutati indipendentemente dalle loro fonti e per la loro coerenza interna, oltre che con parametri calibrati in modo specifico per ogni media ... non è neppure detto che una trasposizione del tutto fedele alla fonte letteraria sia poi congeniale al differente media utilizzato, magari compromettendo tutto il lavoro fatto .

Un esempio di ottimo lavoro di intrattenimento che però ha ben poco a che vedere con la fonte letteraria è "L'ultimo dei mohicani" diretto da Michael Mann con Daniel Day-Lewis .. dell'omonimo romanzo di James Fenimore Cooper c'è rimasto poco, ma come film e colonna musicale il risultato è stato eccellente...

Il problema sorge quando per motivi di marketing si vuole assolutamente identificarlo con il brand originale, allora in tal caso le critiche sono più che giustificate...

Come detto, mentre reputo la trilogia del Signore degli anelli un ottimo prodotto di intrattenimento e quanto meno una mirabile rappresentazione ambientale del mondo di Tolkien, considero Lo Hobbit una mera operazione commerciale fatta per spillare altri soldi sulla spinta emotiva della trilogia ... detto questo, il drago Smaug è veramente una gioia per gli occhi di ogni tolkieniano ...

Va da sé che se infine si vuole fare un paragone stretto tra opera letteraria e altro media con cui si è riprodotta la storia allora tutti i nodi vengono al pettine, basta dirlo prima ...


Per fortuna il 98% della popolazione mondiale non è colta come te altrimenti sarebbe stato un fiasco colossale.
Tuttavia, siccome la gente è abituata a esplosioni e combattimenti con i super effetti speciali, figurati se gli frega dei refusi storici o delle incongruenze con i testi dell'autore...
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Infatti una cosa stridente con lo spirito tolkieniano autentico è proprio l'abbondare di scene di guerra e l'esaltazione delle stesse ... nell'opera globale di Tolkien sono in realtà in minoranza, soprattutto se si pensa poi a quanto segnò Tolkien la Grande Guerra a cui partecipò ... di certo non vengono glorificate e magnificate come nei film, sono solo eventi tristi, purtroppo necessari che accadono ...

Ovvio, che il pubblico cinematografico attuale la pensi diversamente e si attenda principalmente solo quelle ..

Ti quoto in toto, soprattutto perché l'espressione "bevanda al gusto di tè" la uso tantissimo pure io, sia letteralmente ( in genere la percentuale di tè è ben poca cosa, niente in comune a un tè fatto con foglie vere) che in genere per bollare qualsiasi cosa che sia una blanda imitazione di un originale ...

Anche se il progetto Signore degli anelli è antecedente a Lo Hobbit in quanto vide la sua genesi durante il periodo di arruolamento per la Grande Guerra ...

Sui gusti personali non si discute... poi, un altro discorso è la sacrosanta critica all'opera.

Lo Hobbit è proprio stato un equivoco sin dalle fasi di presentazione: si è voluto farlo passare come un prequel del Signore degli anelli, ricalcandone atmosfere cupe e drammatiche quando invece per stile, lunghezza e target era completamente diverso!

Lo Hobbit è un racconto per bambini, scritto in un linguaggio semplice e scherzoso e commissionato dall'editore di Tolkien ben prima del Signore degli anelli ...il suo primo recensore, che ne garantì la pubblicazione, fu il figlio minorenne dell'editore che lo trovò splendido .... (ben diversamente andò poi, con il Signore degli anelli commissionato a Tolkien in seguito al successo di Lo Hobbit e che l'autore propose all'editore.... ovviamente, dato lo stile la cupezza e la complessità dell'intreccio narrativo NON piacque al figlio dell'editore e iniziarono i problemi ...)

Oltretutto nel film i personaggi sono stati trattati veramente con una caratterizzazione macchiettistica esagerata che ne sminuiscono l'importanza, i nani soprattutto ... per non parlare dell'assurdità della storia d'amore inventata di sana pianta tra un nano e un'elfa silvana di Thranduil.. quanto al nemico creato ex novo per trovare uno spunto narrativo di vendetta nella storia era già morto e sepolto da lustri ... e nulla centra con la vicenda della montagna solitaria ...

" Non riesco ad appassionarmi alla mitologia relativa ad una invenzione letteraria"

Anche su questa affermazione ci sarebbe molto da dire ...per sua stessa ammissione Tolkien voleva creare e donare al suo paese un poema epico che ne rispecchiasse origine, lingua e miti ... per fare questo ha studiato attentamente tutti i linguaggi anglo sassoni, norreni, del nord e tutti i poemi mitici collegati

Fatto questo ha creato un mondo con tante popolazioni usi, costumi, geografie . storia, mitologie e soprattutto lingue - era un docente di linguistica all'università - con tanto di pronuncia e grammatica, componendo poemi direttamente in queste lingue ... inventate? direi sì e no perché ovviamente dipendono dai sui studi approfonditi sulle origini delle lingue del suo paese...

Impossibile fare un paragone con le altre saghe fantasy che, per quanto splendide e magari coerenti nel loro mondo, al confronto con quella di Tolkien appaiono solo come dei contenitori vuoti, privi di quella struttura realistica e coerente per quanto fantasiosa e immaginifica --- le altre al massimo possono apparire come metafore della realtà

E poi, infine c'è anche la profonda religiosità cattolica di Tolkien che emerge prepotentemente nei suoi personaggi, ma con una lievità elegiaca che non sminuisce la sua poetica ..

Ribadisco il Silmarillion NON è un libro con un inizio e una fine, ma un raccolta di scritti che cercano di armonizzare la cronologia del suo mondo creato con quanto scritto negli anni da Tolkien... i racconti sono molto diversi tra di loro, per stile, soggetto, intensità e azione a seconda dello scopo ( introduzioni, appendici, poemi, narrazioni epiche in prosa oppure semplici racconti da tramandare) che l'autore si proponeva di raggiungere. Alcuni sono completi, altri sono incompleti e altri ancora solo abbozzati con un soggetto e poche pagine di prosa vera e propria.

Addirittura alcuni racconti si possono leggere come parti a se stante, senza inficiare nulla e on estrema piacevolezza e in effetti negli ultimi anni sono stati pubblicati libri con storie singole ampliate rispetto a quanto appare nel Silmarillion con tutti gli appunti inediti che compaiono nei tomi de La storia della terra di mezzo.

E' quindi normale che alcune parti siano più difficili e indigeste di altre senza poi contare che talvolta la coerenza va a farsi benedire perché fino alla sua morte Tolkien ha ripreso, migliorato e cambiato i suoi appunti e le sue storie per renderle ai suoi occhi più belle e complete...

I film sono belli e appassionanti ( a parte Lo Hobbit che a parte il drago e i paesaggi è terrribbile) ma vanno visti come una cosa a parte ... certo sarebbe difficile immaginare ambientazioni più azzeccate, ma sull'autenticità del vero spirito tolkieniano ci sarebbe parecchio da dire ...

Non posso che invitarti a riprendere in mano il Silmarillion e anche tutti gli altri volumi...in realtà in italiano sono stati pubblicati solo i primi tre volumi della Storia della terra di mezzo, però recentemente sono state pubblicate le storie di alcuni personaggi famosi integrando quanto apparso sul Silmarillion con gli appunti inediti che si trovano su La storia della terra di mazzo

A mio parere la tragedia di Turin turambar, la caduta di Gondolin o la storia di Beren e Luthien sono perle davvero senza prezzo superiori anche al Signore degli anelli e in parte compaiono nel Silmarillion...


E' vero che sono media differenti rispetto alla narrativa e a una serie tv così come a un film si chiede anzitutto una sua coerenza interna unita a ritmo, azione e a un interessante intrecciante narrativo, ma a tutto c'è un limite..

Galadriel è fondamentalmente una potentissima maga e vederla nei panni di una spadaccina da cappa e spada è decisamente limitante --


Il Silmrillion inizia con la creazione di Arda e si snoda attraverso ben tre ere anche se in realtà dovendo abbracciare tutta la cosmogonia di Tolkien dovrebbe arrivare oltre la quarta era -- alla fine del mondo quando ritornerà Morgoth e tutto finirà con la Dagor Dagorath .. come si legge ne La storia della terra di mezzo

Non ho ancora avuto il tempo di visionare le prime due puntate, MA:

Non sono assolutamente d'accordo con la faccenda degli elfi di colore, messi lì solo per il<politically correct ...così come per le donne nano senza barba .. se uno ha un minimo di conoscenza dell'universo tolkeniano ne capisce l'assurdità...


Il problema vero purtroppo - e spero di sbagliarmi - è nel voler rappresentare storie del Silmarillion non avendone i diritti e basandosi come fonte unicamente sulle appendici del Signore degli anelli e sulle ballate e canzoni in esso contenute ...

Già il voler far passare la serie come un prequel del Signore degli Anelli, deriva direttamente dal non poter nominare il Silmarillion...< poi un prequel avvenuto un'era prima .è semplicemente ridicolo.

Ho paura pure di vedere cosa hanno fatto a Galadriel, comunque sia, ne riparleremo dopo la mia visione.

Di niente ... è un intervento troppo bello per non ascoltarlo dalla sua voce (sottotitolata)

Ecco come lei stessa racconta quello storico incontro con Martin Luther King ...

...ahh, sono disponibili i sottotitoli in inglese ....

Uno dei miei miti nella mia ormai lontana gioventù


Ehhhh .... lei e il tenente Gay Ellis di UFO Shado facevano sognare!!!


Grazie per tutti quei bei sogni ...una prece ad memoriam.

Comprato solo per avere testimonianza storica del n° 1
Mi spiace dirlo, ma l'albo è una vera e propria ... merda, la colorazione è terribile.


Anche l'album delle figurine (copertine a colori) è ben misero, gli sfondi sono pietosi ... ben lontano, ad esempio dallo standard degli album Bonelli

Il credit a Magnus è relegato in caratteri minuscoli solo in II di copertina come realizzatore grafico del personaggio ...lasciamo perdere ...