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Mi è finalmente arrivato questo numero qui a Los Angeles e devo dire che è veramente una brutta storia. Ogni pagina sembra scritta a caso, senza un reale filo conduttore e con salti narrativi che vanno da un punto all'altro. Continuo a credere che se Max si diverte a scrivere queste storie, continuasse a farlo. Preferirei che Max diventasse il supervisore e passasse la penna ad altri, ma allo stesso tempo ho un senso di gratitudine nei suoi confronti (avrebbe potuto chiudere Alan molti anni fa e non penso ci faccia i miliardi) che mi fa dire "Max, decidi tu, io ti seguo)".
Devo comunque dire che mi sono accorto di come Max abbia da sempre usato narrazioni un po' sconnesse. Sto rileggendo in questi giorni i primi numeri nella versione di ristampe recenti pubblicate da Oscar Ink Mondadori (belle, peccato non ci siano le copertine). Il numero 2, il Dente Cariato, ad esempio, è un salto narrativo continuo. La storia inizia con Alan che "sequestra" due gangster non si sa perché. Questa sottotrama continua per 12 pagine. Poi fino a pagina 27 c'è un siparietto con il Conte Oliver completamente staccato dalla storia. Fino a questo punto non c'é nulla che riguarda la storia principale del "dente cariato". Il vero inizio della storia è a pagina 39 e ci sono cose un po' inspiegabili durante tutta la storia. Ad esempio il Conte Oliver che salva la situazione spuntando all'improvviso nella storia. |